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VITTORIA ASSICURAZIONI SUMMER NATIONS SERIES 2023, I PRECEDENTI TRA ITALIA E GIAPPONE

Italia |

Roma – Sabato 26 agosto si chiude la serie di test match dell’Italia in preparazione alla Coppa del Mondo, contro il Giappone. Chiunque voglia un posto tra i grandi, deve fare i conti con i nipponici, cresciuti tantissimo negli ultimi anni, e quella con gli Azzurri sarà certamente una sfida di grande livello.

I precedenti tra Italia e Giappone

Archiviofir RCH36360 prIl borsino delle sfide tra Italia e Giappone per ora è favorevole agli azzurri, che hanno vinto 6 partite sulle 8 disputate in totale. La prima sfida risale al 1976: l’Italia vinse 25-3 a Padova, con mete di Nello Francescato, Bonetti, Blessano, Marcetto e Rossi, insieme ai calci di Ponzi. L’Italia ha segnato 241 punti in totale, subendone 146.

La vittoria più larga degli Azzurri risale a un test match estivo del 2016: a Tokyo finì 52-6 per la squadra guidata all’epoca da Berbizier. Nonostante il primo vantaggio nipponico col piede di Ikeda, l’Italia dominò il match con una tripletta di Bortolussi, una doppietta di Mirco Bergamasco e mete di Sole, Dennis Dallan e Dellapé, a cui si aggiunsero le trasformazioni di Ramiro Pez. La miglior vittoria del Giappone risale invece al 2018 per 34-17, nella prima delle due partite della serie con l’Italia.

L’ultima sfida tra Italia e Giappone

Italia e Giappone si sono incontrate quindi l’ultima volta nel 2018 in una doppia sfida in terra nipponica. Le serie terminò 1-1, con i giapponesi che vinsero il primo test match e gli Azzurri il secondo. Nella prima sfida, la squadra guidata da Conor O’Shea chiuse il primo tempo sotto 17-14 (mete di Pasquali e Steyn), nella ripresa sembrò poter prendere la partita in mano salvo poi cedere negli ultimi 20 minuti per il 34-17 finale. Nel secondo incontro, invece, gli Azzurri dominarono segnando 3 mete: Benvenuti, Ghiraldini e Polledri. I giapponesi tornarono sotto, ma l’Italia riuscì a tenerli a distanza nel punteggio grazie ai calci di Allan. L’ultima meta di Matsushima arrivò a tempo quasi scaduto, e non bastò per ribaltare la partita, che finì 25-22 per l’Italia.