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ITALRUGBY, LA SFIDA CON L’INGHILTERRA: TUTTI I PRECEDENTI

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GSP16473 2022021425926797Dopo lo storico successo contro l’Australia, restano soltanto due tabù per l’Italia: uno è rappresentato dagli All Blacks, l’altro dall’Inghilterra. Il borsino contro la nazionale inglese, infatti, vede gli azzurri ancora a secco di vittorie su 29 partite. Oltre alle 23 partite del Sei Nazioni disputate dal 2000 al 2022, Italia e Inghilterra si sono incontrate 3 volte nella fase a gironi del Mondiale, una volta nel gruppo di qualificazione mondiale (1999) e in due test match, nel 1996 e nel 2019.

La prima partita ufficiale risale proprio al Mondiale 1991, con l’Inghilterra che vinse per 36-6. Le due squadre si rincontrarono 4 anni dopo, di nuovo alla Coppa del Mondo, ma questa volta gli azzurri andarono molto più vicini al colpaccio perdendo alla fine per 27-20. In teoria, tra i precedenti vi è anche un pareggio per 15-15 all’Olimpico di Roma nel 1986, in un test match nel quale però solo la Federazione italiana riconobbe il “cap”, e quindi non è inserito tra gli incontri ufficiali.

Le imprese sfiorate

Nonostante lo zero alla casella delle vittorie, più di una volta l’Italia è andata vicina a sfiorare l’impresa. Nel 2008 finì 23-19 per gli inglesi al Flaminio, con gli azzurri guidati all’epoca da Nick Mallett che restarono attaccati alla partita con grande coraggio, grazie ai calci di Bortolussi, e al 76’ Picone li riportò addirittura sotto il break, ma non bastò. Ad oggi, resta la partita col minor distacco nel punteggio tra le due formazioni.

L’occasione più ghiotta però risale al 2012: gli inglesi annaspano tra la neve dell’Olimpico, per la prima volta casa del rugby italiano, e gli azzurri prima rispondono ai calci di un giovanissimo Farrell con la meta di Venditti, poi trovano addirittura il sorpasso grazie all’intercetto di Tommaso Benvenuti, rimasto nella memoria collettiva tra i momenti più belli della nostra storia ovale recente.

Italia v Inghilterra, 2012: Roma e l’Olimpico sotto la neve (e la meta di Benvenuti)

Nella ripresa, Hodgson intercetta un calcio di liberazione di Masi e cambia l’inerzia della partita, con Farrell che ci mette del suo dalla piazzola e fissa il punteggio sul definitivo 19-15.

Un anno dopo, l’Italia ci riprova, questa volta a Twickenham: ancora Farrell muove il tabellone per un’Inghilterra che non riuscirà mai a sfondare il muro azzurro in 80 minuti, e che vincerà la partita proprio con i calci del mediano inglese, dall’altra parte un capolavoro di Orquera permette a McLean di segnare in bandierina la meta del -4, poi gli azzurri sprecano più di un’occasione prima per il sorpasso, poi per il possibile pareggio sul 18-11, punteggio con il quale la partita finisce.

La “fox”

È il 26 febbraio 2017, l’Italia è in una fase di ricostruzione ed è attesa a Twickenham da un’Inghilterra che punta apertamente al Grande Slam. I pronostici della vigilia sono impietosi, ma Conor O’Shea e il suo staff hanno una carta nascosta da giocarsi. Sfruttando una zona grigia del regolamento, i giocatori azzurri decidono di non entrare nei raggruppamenti: in questo modo non può esistere una linea del fuorigioco, e i giocatori azzurri possono andare oltre la linea del placcaggio a disturbare gli inglesi quanto e come vogliono.

La squadra di Eddie Jones va completamente nel pallone, arrivando persino a chiedere spiegazioni all’arbitro su come si debbano comportare.

Inghilterra v Italia, 2017: la ‘FOX’

E in un Twickenham ammutolito l’Italia segna prima con un drop di Allan, poi con una meta di rapina di Venditti che – come fatto con la Scozia nel 2015 – raccoglie un ovale che aveva colpito il palo e segna la meta del 10-5. Nella ripresa gli inglesi rimettono le cose a posto grazie a un paio di errori difensivi degli azzurri, che però non escono dalla partita e si riportano sotto grazie a una meta strepitosa di Campagnaro. L’Inghilterra riesce solo nel finale a prendere il largo, per un 36-15 finale che nei giorni successivi verrà messo in secondo piano dalle polemiche e dalle infinite discussioni su quanto accaduto in campo. Tutti i giornali del mondo, infatti, hanno dato più risalto a come gli inglesi sono stati messi nel sacco dall’Italia, più che al risultato. Risultato che però prima o poi dovrà arrivare, e gli azzurri sembrano avere tutta l’intenzione di portarlo finalmente a casa.