Auckland – Il conto alla rovescia verso il debutto della Nazionale femminile in occasione della Rugby World Cup 2021 si interromperà domenica 9 ottobre alle ore 12.45 locali (1.45 in Italia), quando al Northland Events Centre di Whangarei le Azzurre scenderanno in campo con gli Stati Uniti nel primo incontro della fase a gironi.
La rassegna iridata neozelandese inizierà ufficialmente il giorno precedente, sabato otto ottobre, e si concluderà sabato dodici novembre: nella pool B l’Italia affronterà anche il Canada (Waitakere Stadium, Auckland – Domenica 16 ottobre, kick off ore 12.45 ora locale / 1:45 ora italiana) e il Giappone (Waitakere Stadium, Auckland – Domenica 23 ottobre, kick off ore 12.45 ora locale / 1:45 ora italiana); gli incontri saranno trasmessi su Rai 2 e in simulcast su Sky Sport.
Una giornata piovosa ha accompagnato oggi il doppio allenamento della Nazionale femminile, la mattina in palestra e il pomeriggio in campo con i gruppi divisi per reparti.
Michela Tondinelli, Azzurra numero 33, terza atleta italiana di sempre per numero di caps – 87, preceduta solo da Sara Barattin e Manuela Furlan – è parte alla spedizione italiana in veste di assistente allenatore partecipante al CIP – Coaching internship programme, promosso da World Rugby con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di tecnici donne nell’alto livello.
Tondinelli – schierata in tre Coppe del Mondo, nel 1991, 1998 e 2002 – detiene il record di partite giocate (13) e di punti segnati in un unico match (19, Italia v Russia nel 1998) nell’ambito della rassegna iridata: oggi vive il quarto Mondiale in una nuova veste ‘ma l’emozione è la stessa, anche se le responsabilità sono diverse’, esordisce: ‘Prima c’era chi mi spiegava cosa dovevo fare, e ricevevo le pressioni dall’esterno; invece ora sono io a indicare alle ragazze come comportarsi, e a lavorare con il ‘materiale umano’. Ricordo che, da atleta, mi aiutava molto prepararmi alle gare in un ambiente il più possibile tranquillo: quando si è stanche o tese una parola detta male mina l’equilibrio. Sto provando a trasferire la mia esperienza da giocatrice nel nuovo ruolo, e credo che la serenità del gruppo sia prioritaria per giungere a dei buoni risultati. La preparazione a una Coppa del Mondo implica trascorrere un lungo periodo insieme, dovremo essere bravi a bilanciare gli impegni e a individuare i giusti momenti di riposo, fisico e mentale.
A proposito delle attività svolte quotidianamente, specifica: ‘Stiamo lavorando gradualmente per condurre il gruppo al giorno della partita nelle migliori condizioni, stando attenti sia ai carichi di lavoro sul campo che in palestra. Mi sento molto coinvolta e mi fa piacere quando le ragazze, sia le veterane che le più giovani, mi chiedono dei consigli. Spero di trasmettere loro il mio entusiasmo, mi piace ‘vivere’ la squadra. Mi auguro, inoltre, di poter dare un esempio positivo a chiunque decida di intraprendere un percorso lavorativo in ambito tecnico-sportivo, perché ci siano sempre più ragazze che possano giungere a ricoprire ruoli professionali che sembravano preclusi’.
‘Un aspetto che mi ha molto colpito in relazione al passato – prosegue – è l’innalzamento del livello tecnico delle squadre partecipanti, ma anche la grandissima attenzione mediatica garantita all’evento, aspetti che sicuramente aiuteranno la diffusione del Gioco e l’aumento di consapevolezza nei confronti del movimento femminile. Inoltre la possibilità di svolgere, con il supporto del comitato organizzatore, delle attività di legacy che permettano alle squadre di entrare in contatto con la cultura del Paese ospitante al di fuori dell’ambito prettamente sportivo, rende onore allo sport come attività formativa e contribuisce a far crescere degli atleti nel senso più pieno del termine’
‘L’unico consiglio che posso dare alle ragazze – conclude Tondinelli – è quello di viversi il presente con serenità, con la consapevolezza che ogni momento è unico, perchè ricorderanno questa esperienza per sempre’.
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