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Remo Zanatta, il ‘Grande Vecchio’

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Domenica, al Ferraris, un invitato molto speciale che viene da vicino (via Montenero è a 6’ a piedi dallo stadio) e da un tempo molto lontano: Remo Zanatta, 93 anni, il più anziano internazionale in vita, due volte azzurro nel ’54 nel breve volgere di pochi giorni, al fianco di Paolo Rosi, trevigiano, genovese da quasi ottant’anni quando la famiglia, originaria di Preganziol, seguì una lunga onda migratoria alla fine della seconda guerra mondiale. La scelta non cadde sull’Australia o sull’America, ma su Genova.
Andrea Duodo, neopresidente della Fir, consegnerà a Zanatta il cap – un berretto azzurro con una nappina dorata e il numero 141 – che Remo, che non era stato rintracciato, non aveva avuto nel 2013 nella cerimonia che a Roma aveva riunito generazioni di giocatori.
L’età è molto tarda, la sua capacità di attenzione ancora viva. Dentro, un mare di ricordi. Il trasferimento a Genova, la scuola interrotta alla seconda media, il lavoro inseguito per dare una mano in casa sino all’arruolamento in Marina. Remo finisce sul dragamine Fiordaliso e quando viene trasferito a terra, all’Autocentro di Roma, incrocia la sua strada con quella del rugby. Gioca, da centro, con la Roma e al termine del servizio militare torna a casa e va al Cus Genova, in quelle stagioni in serie B.
La primavera del 1954 è il suo momento più alto. Gioca nella seconda serie ma viene selezionato in Nazionale (primo trevigiano) per il doppio impegno contro la Spagna e la Francia. Il 19 aprile, a Napoli, stadio del Vomero, Paolo Rosi indossa la maglia n. 14, Zanatta la n. 12. In terza linea, Sergio Lanfranchi, uno degli “italien” che in Francia, a Grenoble, si sono fatti stimare. Finisce 16-6 e il via alle segnature è di chi diventerà la “voce” del rugby, dell’atletica e del pugilato.
Appena cinque giorni dopo, all’Olimpico di Roma, l’Italia affronta nella finale di Coppa Fira la Francia che nel 5 Nazioni ha ceduto soltanto al Galles, finendo appaiata in classifica ai gallesi e all’Inghilterra. E’ una Francia leggendaria, la squadra dei fratelli Prat, di Boniface, di Albaladejo. Quel 12-39, ultima partita di Rosi, segna la fine della breve stagione felice di Remo Zanatta, che domenica, 70 anni dopo, tornerà in scena.