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L’OMAGGIO DI FIR A DANILO ZANTEDESCHI, PIONIERE DEL RUGBY VERONESE

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Roma – Il rugby italiano ha salutato mercoledì 18 agosto, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena a Verona, il Presidente del CUS scaligero Danilo Zantedeschi, scomparso a settantasette anni.
 
In Federazione, Zantededeschi era stato membro supplente del Consiglio dei Revisori dei Conti durante il quadriennio 2008-2012, mettendosi a disposizione una volta di più dello sport che amava ed al quale aveva dedicato passione ed energia sin dagli Anni ’60.
 
Figura chiave nello sviluppo del Centro Universitario Sportivo scaligero, pilone e capitano a ventiquattro anni e poi Presidente del Club prima dei trenta, aveva avuto un ruolo chiave nella costruzione degli impianti verdeblù di Via della Diga che, nel 2010, avevano accolto gli allenamenti della Nazionale maschile in vista del test autunnale del Bentegodi contro l’Argentina.
 
Memoria storica e pioniere del rugby veronese, ovale d’oro con fronda per i quarant’anni di servizio, lascia in eredità allo sport cittadino un’eredità fatta di passione, impegno e capacità di tradurre in realtà concrete, con costanza e determinazione, progetti all’apparenza irraggiungibili.
 
Il Presidente federale Marzio Innocenti rivolge alla moglie Ebe ed alle figlie Chiara ed Erica le condoglianze di tutto il Consiglio e dell’intero rugby nazionale, privato di una figura poco avvezza ai riflettori ma capace di contribuire con una spinta propulsiva non comune alla crescita del movimento italiano.