
Gli Azzurri hanno svolto lavoro sul campo nella mattinata, con speed test, jump test e potenziamento delle skills mentre nel pomeriggio il focus è stato improntato sull’allenamento in palestra e, a conclusione di giornata, una riunione con il Dott. Marco Cardinale, Head Of Sports Physiology all’Aspire Academy in Qatar.
“Abbiamo fatto un mese di preparazione a giugno dove il “capo” era Pete Atkison con il mirino puntato sulla forma fisica. Da luglio – ha dichiarato Maxime Mbandà – abbiamo iniziato a dare un po’ più di spazio al rugby vero allenando skills individuali e iniziando a provare alcuni schemi in vista delle prossime partite. Dal mio punto di vista sto cercando di dare il massimo per provare ad entrare nella lista dei 31 giocatori che andranno a giocarsi il Mondiale in Giappone. Di certo chiunque farà parte della rosa sarà pronto per questo appuntamento a cui ogni rugbista sogna di partecipare”.
“L’alimentazione è una componente fondamentale nello sport in generale. Sono stato un ragazzino in sovrappeso e a 17 anni ho voluto dare una svolta alla mia vita rugbistica dando più attenzione a tutti gli aspetti, seguendo una alimentazione controllato e allenandomi con costanza. Vedevo in tv Sergio Parisse e Alessandro Zanni, due esempi per chi pratica rugby, e il mio obiettivo era quello di giocare un giorno insieme a loro. Ora spero di poter condividere anche l’avventura Mondiale insieme a loro” ha concluso la terza linea della Nazionale e Zebre Rugby Club.
Nel pomeriggio di domani in centro a Pergine Valsugana è in programma il saluto della cittadina trentina alla Nazionale Italiana Rugby che sarà presente al completo per una sessione di foto e autografi insieme ai propri supporters.
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