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LE DICHIARAZIONI DI O’SHEA DOPO IL 26 A 7 PER L’AUSTRALIA

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E’ un Conor O’Shea particolarmente arrabbiato quello visto in sala stampa subito dopo la fine del Cattolica Test Match contro l’Australia di Michael Cheika. Decisioni arbitrali non chiare e qualche errore di troppo nelle fasi decisive confezionano un risultato che il CT azzurro fatica a digerire vista la mole di lavoro messa in mostra dai suoi ragazzi.

 

“La sfida era giocare il secondo tempo con la stessa decisione messa nel primo, ma con maggiore precisione in fase di possesso. Il match di oggi è un passo avanti per la squadra sotto molto punti di vista, soprattutto attitudinale, ma sono arrabbiato perché nel primo tempo abbiamo avuto 3-4 chance fondamentali, quella di Tebaldi in particolare era indubbiamente meta e questo avrebbe cambiato gli equilibri del match perché l’Australia aveva in quel momento molto pressione addosso. Dobbiamo certamente focalizzare il lavoro sui nostri errori, ma la strada è quella giusta”.

“Riguardo rimessa laterale e punti d’incontro, al netto dei nostri errori concordo con Eddie Jones sul richiamo fatto alla necessità di trovare un unico metro interpretativo su certe situazione di gioco. Dobbiamo comunque guardare con lucidità a tutto quello che rientra nella nostra possibilità di controllo: le nostre decisioni di gioco, la disciplina, l’esecuzione, quelle sono le aree dove dobbiamo e possiamo migliorare, in vista degli All Blacks e del prossimo Sei Nazioni”.

“Con le nostre due franchigie di Pro14 c’è stato un incontro in settimana: lavorare allineati dal punto di vista degli obiettivi del gioco è fondamentale per il nostro successo a livello internazionale”