
I Centri di Formazione, infatti, rappresentano una tappa chiave del progetto tecnico FIR e del percorso di sviluppo individuale dei giovani che vi partecipano – come spiega il Responsabile Operativo del Progetto Elite Giovanile FIR, Maurizio Zaffiri: “Il progetto di formazione federale è ambizioso e prende spunto dal modello anglosassone che prevede due percorsi che viaggiano in parallelo: quello scolastico e quello sportivo, adattando il format ai nostri standard e alla nostra cultura. I ragazzi che entrano a far parte dei Centri di Formazione affrontano uno stile di vita impegnativo che mira a fornire ai giovani atleti i mezzi idonei per bilanciare al meglio il proprio tempo tra studio e allenamento, non tralasciando nessuno dei due aspetti. La formazione umana, prima di quella sportiva, è al cuore del nostro processo, anche se è pacifico che l’obiettivo ultimo sia quello di contribuire allo sviluppo delle qualità sportive degli atleti”.
“Per la parte scolastica noi mettiamo a disposizione degli atleti dei tutor che sono da supporto allo studio e, dove e richiesto, talvolta viene svolta attività one to one con i giovani. Tramite report, che vengono compilati da tutor con cadenza mensile e il controllo del registro elettronico da parte dei genitori, possiamo fornire un flusso di informazioni costanti con la sull’andamento scolastico dei ragazzi. Come detto la formazione umana è centrale e siamo felici di poter vantare un tasso di promozioni del 94% frutto della sinergia tra federazione e famiglie, che vede in maniera importante, alla base, l’impegno degli studenti-atleti” spiega Zaffiri
“Per quanto concerne gli incontri tra Centri di Formazione, possono considerarsi un momento di verifica interna, non finalizzata alla classica competizione dove il risultato è quello che conta, ma è, per i tecnici, una verifica importante su quello che è l’andamento del processo formativo e le fasi del gioco che vogliamo sviluppare in rapporto all’analisi delle massime competizioni internazionali U20 ( 6 Nazioni e Mondiale). La qualità del rugby espresso, in questa fase della stagione è da anteporre all’aspetto. Agli atleti viene offerta l’opportunità di confrontarsi ad un livello che speriamo possa prepararli nel miglior modo possibile all’attività internazionale di categoria”
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