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CENTRI DI FORMAZIONE PERMANENTE, ZAFFIRI: “MOMENTO IMPORTANTE NELLA CRESCITA DELL’ATLETA”

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img 6138Roma – La stagione dei Centri di Formazione Permanente U18 di FIR si accinge a vivere un primo momento di verifica del lavoro svolto con il calcio d’inizio, fissato per mercoledì 31 ottobre al Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” di Roma, della competizione riservata alle quattro strutture di formazione  giovanile della Federugby: a fronteggiarsi per primi il CDFP di Roma e quello di Prato, che inaugureranno una competizione il cui valore formativo supera, di gran lunga, quello meramente agonistico.

I Centri di Formazione, infatti, rappresentano una tappa chiave del progetto tecnico FIR e del percorso di sviluppo  individuale dei giovani che vi partecipano – come spiega il Responsabile Operativo del Progetto Elite Giovanile FIR, Maurizio Zaffiri: “Il progetto di formazione federale è ambizioso e prende spunto dal modello anglosassone che prevede due percorsi che viaggiano in parallelo: quello scolastico e quello sportivo, adattando il format ai nostri standard e alla nostra cultura. I ragazzi che entrano a far parte dei Centri di Formazione affrontano uno stile di vita impegnativo che mira a fornire ai giovani atleti i mezzi idonei per bilanciare al meglio il proprio tempo tra studio e allenamento, non tralasciando nessuno dei due aspetti. La formazione umana, prima di quella sportiva, è al cuore del nostro processo, anche se è pacifico che l’obiettivo ultimo sia quello di contribuire allo sviluppo delle qualità sportive degli atleti”.

 “Per la parte scolastica noi mettiamo a disposizione degli atleti dei tutor che sono da supporto allo studio e, dove e richiesto, talvolta viene svolta attività one to one con i giovani. Tramite report, che vengono compilati da tutor con cadenza mensile e il controllo del registro elettronico da parte dei genitori, possiamo fornire un flusso di informazioni costanti con la sull’andamento scolastico dei ragazzi. Come detto la formazione umana è centrale e siamo felici di poter vantare un tasso di promozioni del 94% frutto della sinergia tra federazione e famiglie, che vede in maniera importante, alla base, l’impegno degli studenti-atleti” spiega Zaffiri

“Per quanto concerne gli incontri tra Centri di Formazione, possono considerarsi un momento di verifica interna, non finalizzata alla classica competizione dove il risultato è quello che conta, ma è, per i tecnici, una verifica importante su quello che è l’andamento del processo formativo  e le fasi del gioco che vogliamo sviluppare in rapporto all’analisi delle massime competizioni internazionali U20 ( 6 Nazioni e Mondiale). La qualità del rugby espresso, in questa fase della stagione è da anteporre all’aspetto. Agli atleti viene offerta l’opportunità di confrontarsi ad un livello che speriamo possa prepararli nel miglior modo possibile all’attività internazionale di categoria”