
Dopo la sconfitta contro la Scozia ieri nella “Lion City”, la settima consecutiva dopo lo storico successo di novembre sul Sudafrica, gli Azzurri hanno passato l’ultima giornata a nord dell’equatore tra recupero, massaggi e l’analisi della partita contro gli highlanders, caratterizzata da una delle più alte percentuali di placcaggi messi a segno dall’Italia in un test-match, con il 97% dei 150 tackle tentati andati a segno.
Un punto da cui ripartire in vista dell’appuntamento che attende la Nazionale sabato prossimo, in occasione della quinta visita italiana nell’arcipelago del Sud Pacifico: dieci sino ad oggi i test disputati tra le due Nazionali, con bilancio in perfetto equilibrio, Fiji imbattute sul proprio suolo e vincitrici in trasferta nel 1999 a L’Aquila.
L’ultimo scontro diretto, vecchio di tre anni, è stato giocato proprio a Suva, con successo isolano per 25-14 mentre del 16 novembre 2013 è l’ultima affermazione italiana per 37-31 a Cremona, nel giorno dell’esordio in Nazionale di Michele Campagnaro.
Lunedì sera e martedì gli Azzurri si concentreranno sul recupero dal lungo trasferimento, con sedute leggere, massaggi e terapie, mentre mercoledì inizieranno a preparare la sfida sul campo.
Giovedì O’Shea ufficializzerà la formazione da opporre alle Fiji, battute per 37-14 dall’Australia ieri a Melbourne.
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