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FIR E SPORTRADAR INSIEME PER L’INTEGRITY DEL GIOCO

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sportradarVIA ALLA FORMAZIONE DEI CLUB D’ECCELLENZA PER LA PREVENZIONE AL MATCH FIXING 

Roma – Di anno in anno si registra una crescita significativa del mercato delle scommesse in tutto il mondo, nel rugby come in numerosi altri sport di squadra e individuali.

.Un aumento dei volumi di raccolta e delle forme e modalità di betting che va di pari passo con la sempre maggiore popolarità conquistata dai diversi sport.  Secondo gli ultimi dati elaborati da Sportradar, sono stati puntati, nel mondo, circa 200 milioni di euro sulla Rugby World Cup 2015.  Il Campionato italiano di Eccellenza ha generato un turnover – a livello mondiale – di quasi 20 milioni di euro, per una media di circa 150mila euro per ogni singolo match.

Per contribuire alla tutela dell’integrità del rugby e per garantire una adeguata formazione dei propri tesserati la Federazione Italiana Rugby ha varato il “FIR Integrity Tour” in collaborazione con Sportradar AG – società leader nel monitoraggio delle scommesse e nella lotta alle frodi sportive – e con il supporto dell’Associazione Italiana Rugbysti.

Un’operazione didattica che coinvolgerà in questa sua prima fase tutte le Società del Campionato Italiano d’Eccellenza, a difesa dei valori etici e per la prevenzione ed il contrasto di ogni forma di manipolazione dei match ai fini fraudolenti, attraverso specifiche e mirate attività di controllo e di formazione. La prima tappa dell’Integrity Tour è dedicata al Gruppo Sportivo Fiamme Oro, la squadra della Polizia di Stato, che oggi ha partecipato al workshop di formazione.

Un percorso inedito nel rugby: la FIR è la prima federazione sulla scena internazionale a varare un progetto che prevede workshop formativi per i propri affiliati.

Il fine è quello di diffondere e rafforzare la conoscenza dei rischi e pericoli connessi al match fixing, attività criminale che mina la credibilità dello sport sfruttando le nuove tecnologie e le opportunità legate al mercato del betting mondiale.

Oltre ai workshop educativi, Sportradar metterà a disposizione della Federugby il suo avanzato sistema di monitoraggio – il Fraud Detection System – per tenere costantemente sotto controllo i flussi di scommesse dei mercati globali sul campionato di Eccellenza, in modo da intervenire con tempestività in caso di movimenti anomali nelle giocate.

L’integrità del nostro sport – ha dichiarato il Presidente della FIR, Alfredo Gavazzi – è alla base dei nostri valori istituzionali. L’Eccellenza è il massimo campionato nazionale ed una tappa cruciale nel percorso di formazione: anche per questo, garantire una corretta educazione sul match fixing e sulla necessità di mantenere una positiva immagine di FIR e del rugby in generale è per noi fondamentale. SportRadar – ha aggiunto il massimo dirigente del rugby italiano – è una struttura leader nell’educazione e sensibilizzazione a queste tematiche e, nel corso dell’ultima Rugby World Cup, gli atleti della Squadra Nazionale hanno preso parte a degli incontri formativi ad hoc organizzati da World Rugby. Siamo orgogliosi di poter estendere questi appuntamenti anche alle Società dell’Eccellenza”.

“Circa 20 milioni di euro giocati sulla sola finale dei Mondiali di Rugby. E non si tratta soltanto del classico 1X2 – ha spiegato l’avv. Marcello Presilla, responsabile per l’Italia di Sportradar – ma di ben 233 tipologie di scommesse differenti, offerte dai bookmaker di tutto il mondo. Il rugby conquista anno dopo anno un sempre più ampio fronte di pubblico, affascinato dalla bellezza di questo sport e dai suoi valori, ed è normale che aumentino in modo significativo i flussi di scommesse, che provengono dai suoi stessi tifosi. Le scommesse in quanto tali non vanno demonizzate, ma occorre informare ed educare con precisione su questo tema tutti gli atleti e gli appartenenti al movimento sportivo. Siamo orgogliosi di iniziare questo nuovo percorso con la Federugby, che ringraziamo per la partnership e la sensibilità dimostrata su un tema così importante, con accanto l’Associazione Italiana Rugbysti.”.

L’Associazione Italiana Rugbisti non può che accogliere con favore questa iniziativa, volta ad aumentare la consapevolezza dei giocatori del massimo campionato. La scelta di sensibilizzare gli atleti del massimo campionato e le loro Società al tema del match-fixing conferma l’attenzione e la volontà della FIR di investire, non solo economicamente ma anche in formazione, nell’Eccellenza e sulle risorse umane che la animano” ha dichiarato il Presidente dell’Associazione Italiana Rugbisti, Stefano Di Salvatore.