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TRONCON: “CONTRO I WALLABIES A NORTH HARBOUR PARTITA BELLA E DIFFICILE”

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tronconstampaNelson (Nuova Zelanda) – Un pomeriggio di relax e recupero oggi per gli Azzurri, a cui lo staff tecnico diretto da Nick Mallett ha concesso un pomeriggio di pausa dagli allenamenti per visitare l’entroterra di Nelson e sfidarsi – avanti contro trequarti – in una partita di paintball prima di tornare a focalizzarsi, da domani, sul match inaugurale dell’11 settembre contro l’Australia. 

Prima di lasciare l’albergo all’ora di pranzo per il pomeriggio di libera all’Happy Valley Adventure, staff e giocatori hanno come ogni giorno incontrato la stampa presente al Rutherford Hotel di Nelson, quartier generale della Nazionale per la prima fase dei Mondiali.

“Stiamo entrando nel vivo della competizione – ha detto Alessandro Troncon, quattro anni fa mediano di mischia azzurro ed oggi tecnico dei trequarti – e l’impegno sul campo diventerà nei prossimi giorni sempre più importante e mirato alla gara di domenica contro i Wallabies”. 

 

“La squadra sta bene, c’è qualche acciacco che per i rugbisti è inevitabile ma anche chi nelle ultime settimane si è allenato a parte sta rientrando nel gruppo”. 

L’ex numero nove trevigiano, che compirà domani trentotto anni ed è con 101 presenze l’Azzurro più presente di sempre, si è concentrato brevemente sull’avversario di domenica a North Harbour (ore 15.30 locali, 5.30 in Italia, diretta Sky Sport 2): “Sicuramente abbiamo già parlato di come affrontare la partita con l’Australia a livello strategico: posso solo dire che siamo consapevoli di giocare contro la squadra più forte del torneo insieme alla Nuova Zelanda”.

“Questa Italia – ha aggiunto Troncon – ha tanti giovani di qualità come i vari D’Apice, Benvenuti, Bocchino. A North Harbour sarà un partita molto bella e difficile, che abbiamo intenzione di giocarci sino alla fine”.

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Intervista ad Alessandro Troncon by federugby

La geniale mediana dei Wallabies, con Cooper apertura e Genia numero nove, non è per Troncon l’unico aspetto da considerare in vista del match dell’11 settembre: “Sicuramente parliamo di due atleti di altissimo livello, ma è anche vero che hanno alle spalle una squadra che permette loro di esprimersi liberamente e senza timori. Il rugby è un gioco collettivo, loro possono dare pieno spazio alle loro grandi qualità di attaccanti perché il resto della squadra li mette nella condizione di avere la sicurezza e la fiducia per farlo”.

Da Troncon, in chiusura di conferenza, parole di elogio per i tre numeri nove Azzurri convocati per la Rugby World Cup: “Chi è qui al Mondiale è perché merita di esserci. Semenzato, Gori e Canavosio sono giocatori con qualità diverse, ma sono tre mediani di grande qualità e, per quanto riguarda Semenzato e Gori, per ovvi motivi anagrafici, con un grande futuro davanti. Oggi forse Fabio (Semenzato) ha un po’ di fiducia in più derivante da un maggiore impiego nella passata stagione in Magners League (l’attuale Rabodirect Pro 12 ndr) e questo può lievemente avvantaggiarlo, ma nessuno parte con la garanzia del posto”.

Il tecnico italiano glissa, infine, sui paragoni tecnici e caratteriali con Semenzato: “Alcuni dicono che mi somiglia? Di certo ha più capelli di me. Scherzi a parte, alcune caratteristiche sono simili ma non voglio entrare nel merito. Posso solo dire che Fabio è, come tutti, un grande lavoratore, un professionista che tiene molto al proprio lavoro ed al modo in cui lo svolge”.