©2023 Federazione Italiana Rugby

Torna indietro

PATARO’ CALVISANO CAMPIONE D’ITALIA 2017

Italia |

CalvisanoCampionedItalia 1

IL TRICOLORE NUMERO OTTANTASETTE E’ DEI BRESCIANI, ROVIGO BATTUTO 43-29

MATTEO MINOZZI, ESTREMO DI CALVISANO CLASSE 1996, E’ IL MAN OF THE MATCH

Calvisano (Brescia) – Nella Finale d’Eccellenza più emozionante degli ultimi anni il Patarò Calvisano conquista l’ottantasettesimo titolo di Campione d’Italia, il sesto della propria storia.

La Femi-CZ Rovigo abdica, dopo aver conquistato il titolo 2016, fermata sul 43-29 al PataStadium di Calvisano, pacificamente invaso oggi da oltre duemila supporters rossoblù e esaurito in ogni ordine di posto.

I Bersaglieri di Joe McDonnell, dopo una partenza brillante sostenuta da un piano di gioco intelligente, che li ha visti allungare sino allo 0-12 nei primi venticinque minuti di gioco con quattro centri dalla piazzola di Basson, si sono dovuti arrendere ad un Rugby Calvisano che ha saputo mantenere i nervi saldi anche in svantaggio oltre-break, ispirato da un Minozzi in grande giornata e che, nel secondo tempo, ha preso in mano il controllo delle operazioni allungando sino al 43-15 prima che due mete di Rovigo, in pieno recupero, rendessero meno amaro il passaggio di consegne tra le due squadre che hanno dominato la scena del rugby italiano nell’ultimo quadriennio.

La cronaca

I padroni di casa provano sin da subito a premere sull’acceleratore, mettono pressione sulla difesa dei Campioni in carica e conquistano due calci piazzati nelle prime fasi di gioco, optando in entrambe le occasioni per il calcio in rimessa laterale.

Rovigo riesce a difendere con efficacia, dimostra subito di aver impostato la gara su un massiccio utilizzo del gioco al piede ed al decimo minuto, alla prima visita nei ventidue metri avversari, apre le marcature con Basson che porta i suoi in avanti nel punteggio, 0-3.

Calvisano sceglie ancora la penaltouche al dodicesimo, imposta un maul avanzante ma viene fermata sui cinque metri, cerca il cambio di fronte cui Tuivaiti che però con un cambio di direzione si vede negare una meta già fatta e l’azione si chiude con un drop di Novillo che termina a lato.

Tra il diciottesimo ed il venticinquesimo, i Bersaglieri sembrano prendere il controllo del match con il piede chirurgico di Basson che al diciottesimo centra i pali da oltre cinquanta metri per lo 0-6, poi non sbaglia da facile posizione due minuti dopo ed al venticinquesimo, dopo un fallo in ruck di Panico.

In vantaggio per 0-12, Rovigo ha il colpo del ko pochi istanti dopo su un pallone di recupero sulla metà campo che però capitan Ruffolo non controlla con davanti a sé un’autostrada verso l’area di meta bresciana.  

Sarà un episodio decisivo.

Poco dopo la mezzora, con Calvisano in affanno, un calcio di liberazione di Minozzi che sembra destinato alla rimessa laterale rimbalza in campo, viene recuperato dall’ala bresciana Bruno che innesca la manovra di Tuivaiti, la cui percussione spiana la strada alla meta di Enrico Lucchin che riapre la partita. Minozzi riduce ulteriormente le distanze con la trasformazione del 7-12, riportando i suoi sotto break.

Due minuti e l’estremo di Calvisano assesta uno scossone al match: parte palla in mano dalla propria metà campo, evita tre avversari ballando sulle punte e serve Andreotti che, accorso in sostegno, va in mezzo ai pali. Lo stesso Minozzi trasforma dando ai suoi il primo vantaggio di giornata, 14-12.

Si va a riposo con i padroni di casa in vantaggio ed in apparente controllo del match, ma Rovigo è intenzionato a difendere sino in fondo il proprio titolo e sembra avere le energie e la qualità per riuscirci: al terzo minuto Chillon parte dalla base della mischia, trova il varco giusto e viene fermato ad un passo dalla meta. E’ punizione per i Bersaglieri e Basson rilancia il vantaggio ospite, 14-15.

I bresciani però non mollano, ottengono un piazzato sui dieci metri  e optano per la touche: la rolling maul che ne nasce è la cassaforte perfetta che Rovigo non riesce a violare e manda oltre la linea il numero otto Tuivati.

Minozzi, defilatissimo, trasforma il 21-15.

Al quarto d’ora della ripresa, dopo un insistito attacco di Rovigo, Minozzi colpisce i Campioni in carica sotto la linea di galleggiamento andando a recuperare un pallone non controllato dalla terza linea rodigina De Marchi: davanti all’estremo giallonero si spalanca l’autostrada e l’ex Azzurrino deve solo schiacciare in meta per poi trasformare il 28-15.

Si entra nell’ultimo quarto di gara e Calvisano prende il largo: Novillo serve Paz con uno splendido calcetto che manda il centro argentino in meta per il 33-15 che chiude il match, poi prima Minozzi dalla piazzola e poi Chiesa allo scadere piegano le residue residente del Rovigo.

Ma il 43-15 con cui si entra nelle battute finale è troppo pesante per Ruffolo e compagni, che onorano sino in fondo la sfida per il titolo e vanno per due volte in meta nei minuti finali, fissando lo score sul 43-29 conclusivo.

 

Calvisano (BS), PataStadium “San Michele” – sabato 27 maggio
Eccellenza, Finale
Patarò Calvisano v Femi-CZ Rovigo 43-29
Marcatori: p.t. 10’ cp. Basson (0-3); 18’ cp. Basson (0-6); 20’ cp. Basson (0-9); 25’ cp. Basson (0-12); 32’ m. Lucchin tr. Minozzi (7-12); 35’ m. Andreotti tr. Minozzi (14-12);  s.t. 3’ cp. Basson (14-15); 7’ m. Tuivati tr. Minozzi (21-15); 15’ m. Minozzi tr. Minozzi (28-15); 21’ m. Paz (33-15); 29’ cp. Minozzi (36-15); 40’ m. Chiesa tr. Minozzi (43-15); 42’ m. Barion tr. Basson (43-22); 43’ m. Biffi tr. Mantelli (43-29)
Patarò Calvisano: Minozzi; Bruno (3’ st. Chiesa), Paz, Lucchin, Susio (20’ st. De Santis); Novillo (30’ st. Dal Zilio), Semenzato; Tuivaiti, Archetti, Giammarioli (25’ st. Zdrilich); Andreotti (29’ st. Zanetti), Cavalieri; Riccioni (20’ st. Costanzo), Morelli (cap, 19’ st. Luus), Panico (3’ st. Rimpelli)
all. Brunello
Femi-CZ Rovigo Delta: Basson; Barion, Majstorovic, McCann (1’ st. Mantelli), Torres (19’ st. Biffi); Rodriguez, Chillon (30’ st. Loro); De Marchi, Lubian (29’ st. Cicchinelli), Ruffolo (cap, 5’-7’ st. Cicchinelli); Parker (29’ st. Ortis), Boggiani; Iacob (29’ st. Bordonaro), Momberg (29’ st. Cadorini), Muccignat (1’ st. Balboni)
all. McDonnell
arb. Mitrea (Udine)
g.d.l. Liperini (Livorno), Franzoi (Venezia)
quarto uomo: Brescacin (Treviso)
quinto uomo: Cusano (Vicenza)
TMO: Marrama (Milano)
Man of the Match: Minozzi (Patarò Calvisano)
Calciatori: Basson (Femi-CZ Rovigo) 6/6; Mantelli (Femi-CZ Rovigo) 1/1; Minozzi (Patarò Calvisano) 4/7
Cartellini:
Note: PataStadium esaurito, oltre 6000 spettatori. In tribuna la Vice-Presidente del CONI Sensini, il Presidente FIR Gavazzi, il CT della Squadra Nazionale O’Shea e l’assistente Giampiero De Carli.