Padova– Al termine della partita di Padova tra l’Italia e gli Springboks il CT Conor O’Shea insieme al capitano azzurro Sergio Parisse hanno risposto alle domande dei giornalisti nella sala stampa dello stadio Euganeo.
“È sempre molto difficile descrivere una partita così. Semplicemente c’è da dire che quest’oggi il Sudafrica è stato migliore di noi” ha dichiarato il CT Conor O’Shea “Quando ho visto i primi venti minuti ho pensato che erano i migliori finora giocati nei tre Test Match di questo novembre. Nel secondo tempo abbiamo pagato caro i tanti cambi di possesso anche quando eravamo in attacco. Ad oggi tutti sanno le difficoltà del nostro lavoro ed è difficile trovare le giuste parole. Sono però contento che nei prossimi anni avremo una squadra di livello che sta crescendo. Gli avanti Sudafricani sono molto forti ed è stato difficile contrastarli all’interno di questa partita. Sono sicuro che rispetto al gruppo di un anno fa abbiamo fatto dei grandi passi in avanti, ma dobbiamo ricordarci che continuiamo a giocare ad alto livello contro grandi squadre. In questo momento la parola chiave deve essere resilienza davanti alla sconfitta. Con questo gruppo stiamo percorrendo un viaggio incredibile e vogliamo fare la differenza in futuro con una profondità di squadra sempre maggiore. Il Rugby è sempre questione di energia messa in campo, ed oggi il Sudafrica ne ha messa più di noi. Rispetto all’inizio del nostro percorso il nostro sistema oltre che il fitness e la profondità sono molto migliorati. Ad oggi molti giocatori entrati in campo negli ultimi due anni hanno avuto una crescita incredibile. Vogliamo fare qualcosa di speciale per il rugby italiano e per farlo dobbiamo continuare a crescere”.
“Nel secondo tempo è stato particolarmente difficile muovere il pallone e ci siamo scontrati davanti ad un Sudafrica molto denso e compatto difensivamente, ma questa non è certo una giustificazione per noi” parole del capitano dell’Italia Sergio Parisse “Sappiamo perfettamente dove vogliamo andare, all’interno di un gruppo che si sta allargando. Non per ripeterci ma lungo il nostro viaggio ci saranno dei momenti buoni e altri meno, ma questo è un gruppo che sta crescendo. La settimana scorsa probabilmente con dieci minuti diversi contro l’Argentina potevamo vincere, così come potevamo perdere anche con le Fiji ed invece abbiamo vinto. Vedremo al termine della Coppa del Mondo a che punto saremo, ad oggi insieme a Conor e ai ragazzi siamo convinti di essere sulla strada giusta”.
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