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MIXAR, A ROMA L’ATTO CONCLUSIVO DEL PROGETTO ERASMUS+ GUIDATO DA FIR

Impegno Sociale News Rugby e disabilità |

Mixar

Roma – Con un seminario nella sala stampa dello Stadio Olimpico di Roma, la partecipazione di Società affiliate e giornalisti specializzati, la Federazione Italiana Rugby ha celebrato ieri sera l’atto conclusivo del Progetto MIXAR, la progettualità Erasmus+ della Comunità Europea che negli ultimi due anni ha visto l’organo di governo del rugby italiano impegnato al fianco degli altri stakeholders coinvolti per sviluppare un modello di formazione per allenatori mirato a promuovere il modello Mixed Ability, fondato sull’interazione di giocatori disabili e non su base paritaria nel gioco a pieno contatto.

Il Vice-Presidente federale Onorio Rebecchini, portati i saluti del Presidente Gavazzi, ha evidenziato la coerenza della progettualità con la visione del Gioco di FIR e i valori fondanti: “Questo seminario conferma come il nostro sport sia, prima che un grande spettacolo agonistico, portatore di valori e principi. Il Progetto MIXAR sposa appieno la nostra volontà di contribuire attivamente al processo educativo degli italiani, abbattendo ogni barriera nell’approccio alla pratica del rugby”.

La dott.ssa Daniela De Angelis, coordinatrice dei progetti di corporate social responsibility di FIR, è intervenuta per presentare alle Società intervenute le principali case history in cui oggi la Federugby è impegnata, dalla progettualità per la pratica del gioco nelle carceri al programma di integrazione di richiedenti asilo sino all’impegno al fianco di Save the Children per il contrasto alla povertà educativa.

I nostri Club – ha spiegato De Angelis – hanno posto negli anni le basi di iniziative di formidabile valore dal punto di vista dell’impatto sociale, come Federazione siamo intervenuti in sostegno per contribuire a dare organicità e attivare il networking tra realtà locali, lavorando al tempo stesso per rendere sostenibili realtà come Rugby oltre le sbarre o il progetto migranti, in entrambi i casi arrivando a porre in essere modifiche al regolamento sportivo per garantire una partecipazione reale di queste realtà alle nostre competizioni agonistiche. Il Progetto MIXAR, con lo sviluppo di un modello formativo per il gioco a pieno contatto integrato, garantirà un lascito importante non solo in Italia ma in tutta Europa”.

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Daniele Pacini, Responsabile Tecnico del rugby di base FIR e Project Manager del Progetto Erasmus+ MIXAR, ha dichiarato: “Rugby per tutti è lo strumento di promozione del gioco nel nostro Paese, l’abilitatore di una visione del nostro sport in cui il Progetto MIXAR si inserisce con piena legittimità per approccio e obiettivi. Guidare una progettualità di portata europea, all’interno del programma Erasmus+, ha rappresentato per FIR una grande opportunità, una sfida complessa e affascinante che ci ha permesso di creare una rete che continuerà ad alimentare il confronto anche una volta che il progetto, a fine anno, sarà formalmente concluso”.

In questi ventiquattro mesi, con PerFormare, IMAS, la Federazione spagnola e quella fiamminga, l’Università di Salamanca e i Sunday Wells Rebels abbiamo posto le basi per un linguaggio comune sul tema del rugby inclusivo, sviluppato azioni concrete come la guida per formatori, una ricerca scientifica, la rivista trimestrale dedicata al progetto. Soprattutto, abbiamo posto le basi per un’eredità che va ben oltre il lavoro degli stakeholders di progetto, creando consapevolezza nei nostri movimenti, portando in Italia quindici Club a svolgere attività di rugby integrato”.

“In futuro – ha concluso Pacini – il rugby integrato continuerà a promuoversi grazie al network che si è sviluppato in questi anni, e FIR proseguirà, così come le altre Federazioni coinvolte, a lavorare per realizzare ogni giorno la volontà di un gioco aperto a tutti, indirizzando la formazione specifica di tecnici e arbitri e inserendo un modulo dedicato al rugby integrato nei propri corsi formativi. Il cammino del rugby integrato, in Italia e in Europa, non è che iniziato”.

Oggi, presso il Campo dell’Unione, casa dell’UR Capitolina, un torneo di rugby integrato organizzato proprio dal Club bluamaranto porterà sul campo alcune delle realtà nazionali di rugby integrato, chiudendo con il più classico dei terzi tempi il Progetto MIXAR.