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L’IRB CONFERMA IL PROPRIO IMPEGNO NELLA LOTTA AL DOPING

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dondiDONDI: “INTEGRITA’ DELLO SPORT BASATA SU FAIR PLAY E PARITA’ DI CONDIZIONI, TOLLERANZA ZERO PER IL DOPING”

– Revisione del codice WADA da parte della commissione Antidoping 
– Il segretario generale della WADA delinea le priorità per il 2013
– Nel 2012 l’IRB ha portato a termine un esaustivo programma antidoping
– La formazione rimane un impegno importante

Durante la riunione annuale tenutasi a Dublino, la commissione Antidoping dell’International Rugby Board ha riconfermato il proprio impegno nella lotta contro coloro che fanno uso di sostanze proibite e conferma l’approccio comprensivo del rugby per quanto riguarda il controllo antidoping e la formazione.

La commissione, presieduta dall’ex presidente della Federazione Italiana Rugby Giancarlo Dondi, ha riunito una serie di esperti di settore per rivedere il codice WADA (World Anti-Doping Agency) e gli standard internazionali stabiliti dalla WADA, per prendere in considerazione gli ultimi sviluppi nell’ambito dell’antidoping, per verificare le attività antidoping portate a termine dall’IRB nel 2012 e gli obiettivi preposti per il 2013, con il fine di assicurare che il rugby rimanga in prima linea nella lotta contro coloro che assumono sostanze proibite.

La riunione di due giorni ha previsto l’intervento di David Howman, direttore generale della WADA, che ha delineato gli obiettivi della WADA per il 2013 e ha risposto ad alcune domande da parte della commissione.

Giancarlo Dondi, presidente della Commissione antidoping dell’IRB e membro del Consiglio dell’IRB ha dichiarato: “ l’integrità dello sport si basa sul fair play e sulla promozione di un approccio equo da parte di tutti; l’IRB e le 118 Federazioni membro sostengono pienamente la tolleranza zero nei confronti di coloro che violano le regole antidoping nel rugby”.

“Il rugby propone un programma di controlli antidoping dettagliato e rigoroso, oltre a programmi di formazione per gli atleti, con l’obiettivo di promuovere un sistema di riferimento imparziale ed equo, sulla base dei valori principali del rugby:integrità, disciplina, rispetto, solidarietà e passione”.

“Queste riunioni sono state estremamente produttive e anche se non si può mai riposare sugli allori quando si parla di antidoping, abbiamo certamente riconfermato il nostro continuo impegno nel proporre un programma antidoping all’avanguardia per il rugby mondiale.

Tenendo presente la questione del luogo di permanenza degli atleti, che è una considerazione fondamentale quando si parla di sport di squadra, la commissione ha valutato i cambiamenti proposti per quanto riguarda gli standard internazionali della WADA.

Si propone un approccio più armonizzato e pratico, che promuoverà i più alti standard antidoping tenendo presente le attività di squadra degli atleti che partecipano a uno sport di squadra e che potrebbero essere soggetti a eventuali controlli antidoping fuori competizione e senza notifica, in modo da raggiungere gli stessi obiettivi, evitando però gli ulteriori e rigidi requisiti inerenti al luogo di permanenza previsti nel caso in cui si sia inclusi nel Gruppo degli Atleti Registrati ai fini dei controlli antidoping (Registered Testing Pool) L’IRB continuerà ad applicare la notifica prestabilita di un’ora per i periodi fuori stagione o di infortunio, durante i quali gli atleti non sono coinvolti in attività di squadra, che permetterebbero il controllo degli atleti secondo i Testing Pool annuali.

Felipe Contepomi, ex capitano dell’Argentina e rappresentante della commissione atleti WADA ha dichiarato: “Speriamo che i cambiamenti proposti nell’ambito dei requisiti di informazioni sul luogo di permanenza portino ad un approccio più armonioso nel rugby a livello internazionale. Tali cambiamenti dovrebbero eliminare situazione nelle quali gli atleti sono sottoposti a diversi criteri rispetto ai propri compagni di squadra o a atleti che rappresentano un’altra nazione”.

“Le organizzazioni antidoping nazionali dovrebbero essere consapevoli della richiesta da parte degli atleti di armonizzare le regole sulla permanenza a livello internazionale e non solo all’interno del paese o regione nel quale vivono”.

L’esauriente programma antidoping e la campagna formativa dell’IRB sono stati elogiati dalla WADA; nel 2012 l’IRB ha sottoposto 1542 atleti a controlli antidoping sia in gara che fuori competizione in vari tornei ed eventi tra cui HSBC Sevens World Series, le partite di qualificazione per la Coppa del Mondo 2015 e i Test Match di rugby giovanile.

Sono emersi 21 casi di antidoping, pari all’1.36% dell’intero programma antidoping dell’IRB. Anche se le statistiche WADA per il 2012 non sono ancora state pubblicate, nel 2011 si sono registrati più di 6000 controlli nel rugby a livello internazionale, sia da parte delle agenzie nazionali antidoping che da parte delle federazioni, che sono risultati in 53 casi di violazione del codice.

L’IRB continua a essere impegnata anche nel portare avanti i test sul sangue, sia durante che fuori competizione. Dall’introduzione di questa procedura durante la Coppa del Mondo del 2007 in Francia sono stati fatti 482 test.

Il programma di controlli antidoping è avvalorato da un esauriente programma formativo intitolato Keep Rugby Clean che vede in prima linea i seguenti ambasciatori: Sam Warburton (Galles), David Pocock (Australia), Carla Hohepa (Nuova Zelanda), Heather Moyse (Canada & medaglia d’oro di bob), Felipe Contepomi (Argentina & Rappresentante Commissione Atleti WADA), Bryan Habana (Sud Africa), Cecil Afrika (Sud Africa Sevens) and Vincent Clerc (Francia). Nel 2012 l’IRB ha posto l’enfasi sull’aumento dei programmi educativi, divulgando la campagna Keep Rugby Clean anche a 1000 atleti del settore giovanile e a atleti del Rugby Sevens

N.d.R:

Membri della Commissione Antidoping dell’IRB: Giancarlo Dondi (Italia, Presidente), Tim Gresson (IRB), Dr. Ismail Jakoet (Sud Africa), Graeme Mew (Canada), Gregor Nicholson (Scozia), Prof. David Gerrard (Nuova Zelanda), Dr. Daniel Eichner (USA), Dr. Audrey Kinahan (Irlanda), Dr Felipe Contepomi (Argentina – Rappresentante Commissione Atleti WADA)

Further information:

Dominic Rumbles, IRB Head of Communications, +353-868-520-826, emaildominic.rumbles@irb.com