Categoria: Rugby oltre le sbarre
REBIBBIA OSPITA I VALORI DEL RUGBY TOUCH
di Maria Palombella (UR Capitolina) Non sappiamo quanto Mandela, nel suo celebre speech a Monaco nel 2000 avesse in mente la sua personale, interminabile esperienza carceraria nel dire “lo sport ha il potere di risvegliare la speranza dove prima c’era solo disperazione”. Se la disperazione è l’assenza di prospettiva, l’incapacità di vedere il futuro, vederlo “oltre le sbarre” è più difficile. La risposta della Fir è efficace e significativa: diversi anni fa, nelle carceri di Torino e Bologna nascono le squadre di rugby la Drola e la Dozza nell’alveo del progetto “Ovale oltre le sbarre”; partecipano al campionato federale C2 e consacrano la diffusione di questo sport e dei suoi valori in tutte le sue varianti, a seconda delle strutture a disposizione. (altro…)
Impegno Sociale | 13/02/2019
UN MINUTO DI SILENZIO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
L’interclub Zonta Italia ed il Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte Liguria e Valle d’Aostacon l’Associazione Ovale oltre le sbarre onlus, la squadra di rugby del carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino e la Federazione Italiana Rugbycontinuano insieme il programma di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Il 25 novembre, in occasione dellaGiornata Internazionale contro la violenza sulle donne,all’interno degli Istituti penitenziari è stato osservato il minuto di silenzio,come momento introduttivo delle iniziative adottate per aumentare l’attenzione verso un fenomeno sempre più preoccupante che deve essere superato con il contributo di tutti, uomini e donne. D’intesa e con il sostegno della Federazione Italiana Rugby, la cerimonia del minuto di silenzio, simbolo del rispetto e dell’attenzione verso le donne, sarà osservata anche su tutti i campi di rugby di ogni ordine e grado nelle giornate di campionato dell’8 e 9 dicembre. In particolare a Torino nella Casa Circondariale Lo Russo e Cutugno si terrà la partita della squadre dei detenuti ‘ La Drola’ e la squadra del Collegno. I capitani leggeranno, prima del minuto di silenzio, l’adesione alla campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. La campagna “Zonta says no”promossa daZonta International, l’organizzazione mondiale che ha come obiettivo il miglioramento della condizione femminile nel mondo, ha voluto coinvolgere con una presa di posizione forte il modo maschile per ribadire che la violenza contro le donne non è un problema solo delle donne. Per gli Zonta Club ogni giorno è 25 Novembre, purtroppo. La sensibilizzazione per porre fine alla violenza sulle donne è partita da questa data e si tinge di arancione il 25 di ogni mese che sarà l’Orange Day.
Impegno Sociale | 08/12/2018
AMATORI RUGBY TARANTO: RUGBY OLTRE LE SBARRE
Il progetto fra una società tarantina di prestigio, l’Amatori Rugby Taranto, e una rappresentativa di detenuti si concretizza, “terzo tempo” compreso, in un classico delle sfide con la palla ovale, sport nel quale spiccano lealtà, rispetto per l’avversario e delle regole. Quella disputatasi sul rettangolo di gioco dello stadio Iacovone è una gara combattuta. In campo, per la partita conclusiva di un ciclo di allenamenti all’interno della Casa circondariale di Taranto, due formazioni miste fra giocatori dell’Amatori rugby e detenuti. Per la cronaca finisce con la vittoria della formazione nella quale i detenuti sono in numero superiore. Un dettaglio, ma che spiega come gli “allievi” abbiano imparato la lezione dei “maestri” sul come meglio amministrare la palla ovale. Per andare oltre una vittoria, un dettaglio, appunto. Oltre una partita di rugby, come ricorda il progetto conclusosi con un “arrivederci”. Al di qua delle sbarre. L’iniziativa messa in campo è stata promossa dall’Amatori rugby Taranto d’intesa con la Direzione della Casa circondariale di Taranto, insieme con Delegazione provinciale Coni, Comitato pugliese Federugby, delegato provinciale FIR e il patrocinio della Presidenza della Federazione italiana rugby. Referente del progetto, la dottoressa Maria Roggero. C’è anche una mascotte all’interno della sfida, il piccolo Matteo, appassionato di rugby e della lealtà che circola in questo sport, dentro e fuori il rettangolo di gioco. Il corso svoltosi all’interno della Casa circondariale tarantina, è stato ideato e realizzato dall'Amatori Rugby Taranto, club presieduto da Ivan Zaccaria. Primo progetto in Puglia, secondo al sud solo a quello svoltosi a Napoli. C’è subito una curiosità che trapela a bordo campo: i detenuti inizialmente interessati a lezioni e allenamenti, non molto leggeri, perché coach e tecnici pare non abbiano fatto sconti a nessuno, erano sedici, in regime di semilibertà. Con il passare dei giorni e di un convincente “passa parola” gli allievi, nel complesso, sono diventati ventidue. (altro…)
Impegno Sociale | 12/07/2018
RUGBY OLTRE LE SBARRE, FIR LANCIA IL FILMATO UFFICIALE DEL PROGETTO
Roma – “Rugby oltre le sbarre”, il progetto che porta il gioco all’interno degli istituti di pena italiani per supportare il trattamento rieducativo dei detenuti attraverso la pratica del rugby e l’applicazione concreta dei valori istituzionali tipici della palla ovale, entra nella sua terza stagione. Rafforzato e legittimato dalla firma, avvenuta durante il 6 Nazioni 2018, del protocollo sottoscritto dalla Federazione Italiana Rugby con il Dipartimento di Polizia Penitenziaria, il progetto si propone come strumento di riabilitazione personale per le persone detenute, per re-integrarsi nella società civile, acquisendo o ritrovando l’abitudine al rispetto delle regole e dell’avversario. (altro…)
Impegno Sociale | 10/07/2018
“RUGBY OLTRE LE SBARRE”, PRIMA RIUNIONE DEL GRUPPO DI LAVORO FIR/DAP
Roma – Prima riunione del gruppo di lavoro sviluppato dalla Federazione Italiana Rugby e dal Dipartimento di Polizia Penitenziaria, a margine del protocollo firmato lo scorso inverno, per lo sviluppo della progettualità FIR “Rugby oltre le Sbarre” che vede ad oggi due Società composte da detenuti dei carceri di Torino e Bologna partecipare al Campionato Italiano di Serie C e altre svolgere regolarmente attività rugbistica all’interno di numerosi istituti di pena. (altro…)
Impegno Sociale | 26/05/2018
“OVALE OLTRE LE SBARRE”, FIRMATO IL PROTOCOLLO FIR/DAP
RUGBY IN CARCERE PER REINSERIMENTO SOCIALE E CRESCITA PERSONALE SQUADRE DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI PARTECIPANO AL CAMPIONATO DI SERIE C Roma – La Federazione Italiana Rugby, attiva da anni attraverso i propri Club e con un impegno diretto all’interno di numerosi istituti di pena di tutta Italia, ha sottoscritto oggi un protocollo d’intesa con il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria (DAP), denominato “Ovale Oltre le Sbarre”, che porterà ad ampliare ulteriormente la presenza del gioco nelle strutture di detenzione del Paese. Lo sport è un importante strumento di trattamento rieducativo e di crescita personale per le persone detenute, per re-integrarsi nella società civile, acquisire o ritrovare l’abitudine al rispetto delle regole e dell’avversario. Oggi, il progetto di FIR legato alle case circondariali vede due Club direttamente collegati agli istituti penitenziari per partecipare al Campionato Italiano di Serie C, grazie a una apposita normativa garantita dal Consiglio Federale, mentre numerose altre Società sono impegnate a diffondere il gioco ed il modo di essere tipico della palla ovale in numerosi istituti per adulti e minorili di tutta Italia. L’impegno nelle carceri ha un ruolo centrale nel programma di responsabilità sociale della Federazione Italiana Rugby, un impegno a cui oggi si affianca in via formale anche quello del DAP: a sottoscrivere il protocollo presso il Centro di Preparazione Olimpica del CONI di Roma, alla presenza del Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Capo Dipartimento del DAP, Santi Consolo e il Presidente della Federazione Italiana Rugby Alfredo Gavazzi. Presenti all’appuntamento anche il Consigliere Federale Stefano Cantoni, coordinatore di “Ovale oltre le sbarre” per la FIR, gli Azzurri Carlo Canna e Giovanni Licata in rappresentanza della Nazionale, l’ex internazionale Walter Rista e Stefano Cavallini in rappresentanza de La Drola di Torino e La Dozza di Bologna, due delle squadre di Serie C direttamente collegate ad istituti carcerari. “Il rugby è uno sport straordinario, capace come nessun altro di appianare ogni differenza sociale, di far percepire a chi lo pratica il senso di rispetto per il regolamento. Non è un caso che il nostro sport, nonostante le sue nobili origini, rappresenti oggi un formidabile strumento per agevolare il percorso di recupero dei detenuti. Siamo fieri del nostro progetto ‘Ovale oltre le sbarre” – ha dichiarato il Presidente della FIR, Alfredo Gavazzi – e felici che il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria vi abbia aderito con entusiasmo, conferendogli una legittimità ancora maggiore. Il Consiglio Federale è l’organo eletto dalle Società di tutta Italia non solo per amministrare il nostro sport, ma per promuovere i valori istituzionali su cui il rugby italiano si fonda, e siamo orgogliosi del percorso avviato e delle determinazioni assunte per far sentire a pieno titolo le squadre degli istituti di pena parte integrante del nostro movimento”. “Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria sostiene e promuove i progetti sportivi nelle carceri italiane ed è impegnato in un attento recupero degli impianti affinché in tutti gli istituti penitenziari in modo che lo sport possa diventare una pratica diffusa e occasione di una sempre maggiore partecipazione della società alla vita detentiva” ha dichiarato Santi Consolo, Capo Dipartimento Amministrazione Penitenziaria. “Lo sport in carcere offre alle persone detenute la possibilità di curare il benessere psico-fisico e di apprendere il rispetto per le regole e per l’avversario. Grazie al contributo di società e associazioni sportive, del Coni e delle Federazioni, nelle carceri italiane nel tempo si sono costituite vere e proprie squadre sportive, dal calcio, al volley al rugby, che partecipano a campionati ufficiali e che gareggiano con squadre esterne nelle strutture sportive degli istituti penitenziari. La sottoscrizione del protocollo con la FIR conferma e rafforza l’impegno per rendere il tempo della detenzione un’opportunità di cambiamento”. Per info Daniela De Angelis Coordinatrice Responsabilità Sociale FIR +39.06.45.21.31.25 presidenza@federugby.it Assunta Borzacchiello Direttore Ufficio Stampa DAP +39.06.66.59.13.38 assunta.borzacchiello@giustizia.it Andrea Cimbrico Responsabile Comunicazione & Relazioni Media FIR +39.32078.77.687 andrea.cimbrico@federugby.it
Impegno Sociale | 02/02/2018
SABATO E DOMENICA UN MINUTO DI SILENZIO PER DIRE NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE
Il prossimo 2 e 3 dicembre la FIR, aderendo per il sesto anno consecutivo al progetto “Zonta Says No”, volto a sensibilizzare l’attenzione sul tema della violenza sulle donne, ha stabilito di far osservare un minuto di silenzio su tutti i campi da rugby, dal Pro 14, all’Eccellenza, alla Serie A maschile e femminile, B e C. Il programma di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne promosso da Zonta International, organizzazione mondiale che ha come obiettivo il miglioramento della condizione femminile nel mondo, intende suscitare un movimento di opzione che porti a chiare prese di posizione contro la violenza sulle donne. L'idea è stata quella di coinvolgere in questo sforzo anche gli uomini, coscienti che la violenza sulle donne non è una questione di genere, ma riguarda tutti. (altro…)
Impegno Sociale | 30/11/2017
PROGETTO CARCERI: IL CENTRO DI FORMAZIONE U18 DI TORINO VISITA “LA DROLA”
ALLENAMENTO TRA ATLETI FIR E DETENUTI DELLA CASA CIRCONDARIALE DI TORINO Torino – Gli atleti e lo staff del Centro di Formazione Permanente U18 di Torino saranno protagonisti domani di un allenamento congiunto particolare insieme agli atleti de “La Drola”, la squadra della casa circondariale del capoluogo piemontese che milita, grazie al Progetto Carceri di FIR ed al pari di altre realtà analoghe, nel Campionato Italiano di Serie C. I ventisette atleti del Centro di Formazione torinese incontreranno in mattinata i detenuti-atleti de “La Drola” in un primo momento di socializzazione e dibattito, a cui farà seguito nel pomeriggio un allenamento congiunto sul campo da rugby allestito all’interno dell’istituto, che da lungo tempo collabora con l’associazione “Ovale Oltre le Sbarre” presieduta dall’ex trequarti della Nazionale, Walter Rista, da sempre attivamente coinvolto nella promozione del rugby quale strumento di recupero sociale.
Impegno Sociale | 07/03/2017
PROGETTO CARCERI, I RAGAZZI DI PORTO AZZURRO SABATO ALL’OLIMPICO
Roma – Il “Progetto Carceri” di FIR, che vede la Federazione impegnata a supportare i Club e le Associazioni impegnate a promuovere la pratica del rugby all’interno degli istituti di pena come mezzo di re-inserimento nella società, approda sabato allo Stadio Olimpico in occasione della partita contro l’Irlanda valida per la seconda giornata dell’RBS 6 Nazioni 2017. Quattro atleti detenuti nel carcere di Porto Azzurro, sull’Isola d’Elba, tesserati dalla Società Sportiva Elba Rugby, assisteranno in permesso premio alla partita accompagnati dal funzionario dell’istituto Paolo Maddonni e dai dirigenti e tecnici elbani: prima della partita è stata organizzata per loro una visita speciale all’interno dello spogliatoio dell’Italia, un accesso privilegiato per toccare con mano l’alto livello e trarre ispirazione per proseguire nel proprio percorso. (altro…)
Impegno Sociale | 09/02/2017
GIALLO DOZZA BOLOGNA R. E LA DROLA R. SI AFFRONTANO NEL CAMPO SPORTIVO DEL CARCERE DI BOLOGNA
Il 24 novembre a Bologna si compie una tappa importante per lo sport in carcere: protagonista il gioco del rugby Con una iniziativa promossa dai Provveditorati Regionali dell’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta nonché dell’Emilia-Romagna e Marche e dai relativi istituti penitenziari, sul campo del carcere La Dozza di Bologna, alle 14,30 del 24 novembre la Giallo Dozza Bologna Rugby ospita per una partita amichevole La Drola rugby del carcere Lorusso e Cutugno di Torino. La partita che vede fronteggiarsi le due squadre che partecipano al campionato C1 nelle rispettive regioni, è la prima che può disputarsi in trasferta ed ha il significato di un riconoscimento ai risultati delle attività sportive e di recupero sociale ottenuti a Torino da Ovale oltre le sbarre onlus dal 2010 e a Bologna da Giallo Dozza dal 2013, attraverso l’introduzione del gioco del rugby in carcere. Il progetto è appoggiato anche dalla Federazione Italiana Rugby che con il Progetto Carceri FIR vede tre Club direttamente collegati a Case Circondariali partecipare al Campionato Italiano di Serie C e numerose altre Società impegnate a diffondere il gioco e il modo di essere tipico della palla ovale in numerose case circondariali ed istituti di pena minorili di tutta Italia. La partita si inserisce inoltre nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione promosse in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne” che si svolge il 25 novembre. Proprio sui campi da rugby così come negli Istituti penitenziari del territorio nazionale da alcuni anni viene osservato infatti un minuto di silenzio in tale giornata che è diventata occasione di iniziative di sensibilizzazione e discussione sul tema nelle le carceri italiane. Giallo Dozza Bologna Rugby Tornare in campo: il rugby nella Casa Circondariale della Dozza di Bologna Il Progetto “Tornare in Campo” è finalizzato all’insegnamento del rugby all’interno del carcere della Dozza di Bologna, e al recupero fisico, sociale ed educativo di detenuti e giovani disagiati. Nato da un'iniziativa di Rugby Bologna 1928 prosegue con la presidenza di. Stefano Cavallini, il progetto coinvolge 40 detenuti e ha reso possibile la formazione della squadra “Giallo Dozza” che, nella stagione sportiva 2016-2017, disputa il Campionato nazionale di Serie C. Gli incontri sono tutti disputati all’interno della struttura penitenziaria. Sono previsti allenamenti quotidiani comprendenti attività fisica atletica, tecnica di base e specifica, attività didattica necessaria all’apprendimento dello sviluppo generale del gioco del rugby e all’interpretazione chiara del regolamento, nonché la comprensione dei valori del rugby. Il Progetto – sostenuto da Emil Banca, Macron e Illumia – è finalizzato alla progressiva interiorizzazione di valori quali l’osservanza delle regole, la lealtà, la solidarietà, il sostegno reciproco ai compagni, il rispetto dell’avversario. Uno spirito aggregativo e solidaristico per affrontare in maniera costruttiva le sfide sul campo e nella vita. I detenuti sottoscriveranno un codice etico comportamentale che prevede specifici meccanismi sanzionatori in casi di violazione, fino all’esclusione dalla squadra. Ovale oltre le sbarre Onlus Ovale oltre le sbarre Onlus nasce nel 2010 con l’obiettivo di perseguire – attraverso il gioco del rugby – il recupero fisico, sociale ed educativo di detenuti e giovani disagiati. Presieduta dall’ex rugbista azzurro Walter Rista, riunisce al suo interno sportivi, professionisti e imprenditori convinti che la diffusione dei valori etici del rugby presso le strutture carcerarie e le periferie metropolitane ad alto rischio devianza (opportunamente inseriti e valorizzati all’interno di specifici programmi di recupero e prevenzione) possa configurarsi quale elemento di rinforzo di percorsi finalizzati al reinserimento sociale dei detenuti e al contenimento del disagio giovanile. Associazione Sportiva La Drola Rugby La Drola (in dialetto piemontese drola significa “cosa strana”, “cosa buffa”) è la squadra di rugby del carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino, nata dalla collaborazione tra la direzione della struttura e i soci dell’Associazione Ovale oltre le sbarre Onlus. E’ stata costituita nel maggio 2011 sulla base di uno Statuto regolamentare, conforme ai regolamenti FIR. E’ formata da circa 30 detenuti di molteplici etnie e dalla stagione 2011 – 2012 milita nel Campionato Regionale Piemontese di serie C. Nella stagione 2015/2016 si è classificata seconda.
Impegno Sociale | 21/11/2016
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