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CARIPARMA TEST MATCH, CONTRO GLI ALL BLACKS SESSANTA MINUTI DI GRANDE ITALIA

Italia |

156585432L’Italia lotta senza risparmiarsi contro la Marea Nera venuta dal Pacifico: gli Azzurri di fronte agli All Blacks, la squadra più forte del mondo, giocano senza nessun timore reverenziale e riescono a mettere a segno anche una meta fortemente voluta e meritata. I 73.000 spettatori che hanno riempito l’Olimpico per tifare per la Nazionale non hanno fatto mancare neanche per un attimo calore e supporto, sospingendo gli Azzurri in attacco e sostenendoli nella lotta in difesa.

I primi minuti sono una fase di studio tra le due squadre, interrotta da un’azione di attacco insistita della Nuova Zelanda e fermata dall’Italia con un fallo che costa un calcio di punizione, trasformato dal mediano di apertura Cruden che, al 13’, marca lo 0-3. Gli Azzurri partono all’attacco ma la palla passa ai “Tuttineri” che trovano un varco nella difesa azzurra: al 17’ il capitano Kieran Read schiaccia oltre la linea e Cruden trasforma per il temporaneo 0-10. Solo tre minuti dopo, al 20’, ancora Cruden dalla piazzola fa 0-13. L’Italia però non abbassa la testa, attacca, sfrutta la supremazia in mischia chiusa, porta un attacco insistito ed efficace e al 26’ Sgarbi, nel tripudio del pubblico, segna la meta che Orquera trasforma per il 7-13. L’ultimo quarto d’ora del primo tempo è combattuto e ricco di capovolgimenti di fronte: le squadre a turno attaccano e difendono con foga, ma il risultato rimane invariato.

 

Il secondo tempo inizia con la Nuova Zelanda intenzionata a mettere al sicuro un risultato rimasto troppo in bilico, grazie alla grande prova offerta dagli Azzurri nella prima metà della partita. Al 4’ All Blacks in pressante attacco, difesa fallosa dell’Italia e Cruden dalla piazzola marca il 7-16. I campioni del mondo continuano a spingere e al 9’ Ma’a Nonu va in meta di potenza, Cruden trasforma e fa 7-23. Girandola di cambi e forze fresche per entrambe le squadre in questa ripresa dal ritmo un po’ più blando rispetto al primo tempo, ma sempre di ottimo spessore agonistico. Al 13’ Orquera muove il punteggio dell’Italia mettendo a segno un bel drop per il 10-23. La Nuova Zelanda attacca, gli Azzurri soffrono, il pubblico dell’Olimpico lo capisce ed inizia a cantare a squarciagola l’Inno di Mameli per farsi sentire dai suoi beniamini. La stessa cosa avverrà anche qualche minuto dopo, con l’Italia in attacco, per sospingere gli Azzurri in avanti contro il muro difensivo degli All Blacks. Il ritmo dell’incontro cala inevitabilmente ma, dopo diverse fasi di stallo, la Nuova Zelanda perfora di nuovo la difesa azzurra: Cory Jane al 30’ segna in velocità e Cruden trasforma per il 10-30. Passano solo pochi minuti e la Marea Nera è implacabile, nonostante l’Italia in difesa non si risparmi: dopo diversi cambi di fronte ed attaccando con grande potenza è Savea al 33’ a segnare in velocità vicino alla linea di bordo campo, Cruden da posizione molto angolata compie il suo unico errore odierno dalla piazzola e il punteggio è 10-35. Altri tre minuti di gioco e la coraggiosa ma stremata Italia commette un errore in difesa: la Nuova Zelanda approfitta subito del varco ed è ancora Savea a schiacciare in meta, stavolta in mezzo ai pali e la trasformazione di Cruden per il 10-42 non è difficile. Negli ultimi minuti il gioco rallenta da entrambe le parti e il fischio finale di Rolland sancisce il risultato finale di 42-10 a favore della Nuova Zelanda.

Persa la partita, agli Azzurri rimane indubbiamente la soddisfazione di aver lottato a viso aperto contro la squadra più forte del mondo e di averla saputa impegnare in diversi frangenti, sia in attacco che in difesa.

Sabato prossimo l’Italia disputerà il terzo ed ultimo Cariparma Test Match 2012: allo stadio Artemio Franchi di Firenze contro l’Australia.

Roma, Stadio Olimpico, sabato17 novembre 2012

Cariparma Test Match

Italia v Nuova Zelanda 10-42 (primo tempo 7-13)

Marcatori: p.t 13’ cp Cruden (0-3), 17’ meta Read tr Cruden (0-10), 20’ cp Cruden (0-13), 26’ meta Sgarbi tr Orquera (7-13).

s.t. 4’ cp Cruden (7-16), 9’ meta Nonu tr Cruden (7-23), 13’ drop Orquera (10-23), 28’ meta Jane, tr Cruden (10-30), 33’ meta Savea (10-35), 36’ meta Savea tr Cruden (10-42).

Italia: Masi (21’ st McLean), Venditti, Benvenuti, Sgarbi, Bergamasco Mi., Orquera, Gori (16’ st Botes), Parisse (cap), Favaro (6’ st Barbieri), Zanni (24’ st Bergamasco Ma.), Minto, Pavanello (19’ st Geldenhuys), Castrogiovanni (16’ st Cittadini), Ghiraldini (10’ st De Marchi), Lo Cicero (10’ st Giazzon).

all. Brunel

Nuova Zelanda: Barrett (13’ st Jane), Gear, Smith C., Nonu, Savea, Cruden, Smith A. (21’ st Kerr-Barlow), Read (cap), Cane, Messam, Retallick, Williams (13’ st Whitelock), Faumuina (6’ st Franks), Mealamu (2’ st Coles), Woodcock (24’ st Crockett). 

all. Hansen

arb. Rolland (Irlanda)
g.d.l. Joubert (Sudafrica), Allan (Scozia)
TMO: Whitehouse (Galles)

Note:

Man of the Match: Conrad Smith (NZL)

Spettatori: 73.000