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NICOLA QUAGLIO ED I MONDIALI U20: “MI ISPIRO A PERUGINI, L’OBIETTIVO E’ BATTERE GALLES E ARGENTINA”

Italia U20 |

QuaglioItaU20Nicola, Rovigo è una delle piazze storiche del rugby ed è una delle tre città che ospiterà il Mondiale Under 20, tu però sei l’unico rossoblù tra i pre-convocati. Pesa dover rappresentare una delle grandi piazze del rugby italiano davanti al tuo pubblico settimanale.

“Sicuramente rappresenta un grande impegno essere stato l’unico rossoblù convocato per questo pre-raduno. Rovigo è una piazza importante, dove la gente ne sa molto di rugby e quindi si aspetta un’ Italia capace di riuscire almeno a battere l’Argentina sul terreno rodigino. Tanti hanno visto le partite del Sei Nazioni, ci hanno detto che siamo una buona squadra e quindi, tutti attendono grandi cose da noi. Da parte mia c’è la speranza di riuscire a fare una bella figura”.

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VIDEO-INTERVISTA AL PILONE DELL’ITALIA U20 NICOLA QUAGLIO

Qual è il pilone sinistro italiano o della scena internazionale a cui ti ispiri maggiormente?

“Mi ispiro maggiormente a Totò Perugini, giocatore molto solido in mischia chiusa e anche molto presente sul gioco aperto”

Lo zio Doro è stato una leggenda del rugby italiano e rodigino. Qual è l’eredità rugbistica che ti ha lasciato?

“E’ una grande eredità. E’un grosso peso quello che mi hanno lascito zio Doro e papà Mauro che hanno rappresentato per anni i colori rossoblù. A volte è un peso giocare con questa eredità sulle spalle, ma non me ne faccio più di tanto un problema penso solo a dare il meglio di me stesso”.

Un tuo pronostico sul Mondiale di giugno. Dove può arrivare l’Italia e chi vince il JWC?

“Il nostro pronostico è fare bene, ci dobbiamo concentrare soprattutto sulle partite con il Galles e l’Argentina. Sono due squadre molto forti, però, come abbiamo visto nella partita a Reggio Calabria, il Galles è una squadra battibile se siamo bene determinati. L’Argentina è una squadra che non conosciamo direttamente, ma sappiamo molto bene come è il loro gioco. E’ una squadra molto aggressiva in mischia e sui punti di incontro, quindi sarà una dura battaglia anche quella”.

Quali sono oggi le peculiarità più importanti per un pilone sinistro e dove credi di dovere ancora migliorare nel tuo gioco.

“C’è ancora tanto da migliorare soprattutto perché a vent’anni sono ancora un pilone molto giovane.  Devo lavorare ancora molto sulla mischia chiusa perché è un punto cui si arriva a maturazione intorno ai 25-26 anni. Inoltre, devo cercare di giocare il più possibile nel campionato d’Eccellenza, nel quale, per adesso sto disputando solo qualche spezzone di partita. Dal prossimo anno cercherò di essere un po’ più presente nel massimo campionato”.

Cosa dobbiamo aspettarci dalla mischia italiana a questi Mondiali Under 20?

“Sicuramente un passo in avanti rispetto al Sei Nazioni. Dal mio punto di vista, in mischia abbiamo fatto una buona impressione, siamo stati in difficoltà con la Francia che ha avuto un pack molto forte che ci ha messo in difficoltà, però stiamo lavorando molto e penso che l’Italia farà una decente figura”.

Hai un messaggio al pubblico di Rovigo in vista di questo JWC?

“Il pubblico di Rovigo è molto caldo chiedo a loro di venire a sostenere l’Italia come fa ogni fine settimana con la Rugby Rovigo perché è il sedicesimo uomo in campo”.