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MARIA GRAZIA CIOFFI, DAL BIANCOCELESTE AL SOGNO AZZURRO

Italia Femminile |

mariagraziacioffiL’ala del Benevento Rugby in campo domenica al Pacevecchia contro la Francia
A pochi giorni dalla partita Italia-Francia del Torneo 6 Nazioni, in programma a Benevento il 13 marzo alle 14,30, la sannita Maria Grazia Cioffi, ala della Nazionale e del Benevento Rugby femminile, ci apre le porte del rinnovato campo Pacevecchia che domenica, per la prima volta nella sua gloriosa storia, ospiterà una Nazionale seniores.

Maria Grazia Cioffi (classe ’89), è figlia di papà Franco, storico capitano biancoceleste, e vanta già 15 caps con le Azzurre con cui ha partecipato al Torneo VI Nazioni (edizioni 2009–2010–2011), ai Campionati Europei (Stoccolma 2009 e Strasburgo 2010), ai Mondiali Seven (Dubai 2009), ai Campionati Europei Seven (Hannover 2009), al Torneo FIRA Seven (Mosca 2010), ed ai Mondiali universitari (Oporto 2010).

Maria Grazia, qual è il tuo stato d’animo a pochi giorni dall’esordio nella tua città?
“Quella della Nazionale, inutile ripeterlo, è sicuramente un’esperienza di grande valore. Non nascondo però che giocare in casa non è un fattore che riesce a tranquillizzarmi. Sicuramente tutti i tifosi biancocelesti ed il fatto stesso di essere sul campo in cui sono cresciuta, mi trasmetterà una grande carica ma allo stesso tempo anche un po’ d’ansia”.

L’Italia può battere questa Francia?
“Nella partita contro il Galles abbiamo cercato di dimostrare di essere comunque una squadra che ha voglia di vincere e credo che domenica scenderemo in campo con la stessa determinazione. Allo stesso tempo, so che la Francia non sarà un’avversaria facile da battere. Sta facendo un gran bel Sei Nazioni ed è sempre stata una squadra temibile.”

Cosa significa indossare la maglietta della Nazionale?
“E’ stata un’emozione che mi sono vista arrivare da un giorno all’altro. Il rugby era il mio sogno nel cassetto, quello che speri di realizzare ma che vedi sempre lontano. Vivere la Nazionale mi ha permesso di andare davvero oltre al sogno. Non posso di certo valutarmi tecnicamente, non mi compete, ma posso dire che solo adesso sto realizzando quello che ho conquistato. E’ stato significativo integrarsi con una realtà già molto solida e con delle compagne che hanno tanta esperienza. Spero solo che tutto possa continuare a migliorare”.

Da dove nasce la passione per il rugby?
“La mia passione per il rugby nasce da una scommessa alla quale poi non mi sono più saputa tirare dietro. Un ruolo importante lo hanno avuto, di sicuro, la testardaggine e la volontà che hanno accompagnato me e le altre ragazze del Benevento Rugby in questa bella avventura. Inutile dire che tutto il progetto del rugby femminile a Benevento è stato merito di un gruppo affiatato e di tutte le persone che hanno creduto in noi. A coronare questa avventura, poi, la convocazione in Nazionale che mi auguro possa arrivare anche a tante altre ragazze che, come me, credono in questo sport meraviglioso”.