
“La Francia schiera in campo uno dei migliori numero 8 al mondo (Picamoles, ndr) insieme a Parisse – ha esordito Simone Favaro nell’incontro odierno con la stampa – . Hanno una terza linea di tutto rispetto. E’ una squadra molto combattente. Sarà fondamentale per noi cercare di rallentare il loro gioco cercando di non far rallentare il nostro”.
Il numero 7 azzurro sposta il mirino sul modus operandi di Conor O’Shea: “Gli anglosassoni, a mio modo di vedere, hanno dimostrato di essere una spanna al di sopra degli altri nella gestione del lavoro nel rugby: sono i migliori e tutti hanno da imparare da loro. Conor va in questa direzione: è un manager che sa coordinare al meglio il lavoro dei suoi collaboratori. Ho una grandissima stima per lui: mi ero documentato prima del suo arrivo in Italia e sono rimasto impressionato dal suo modo di fare”.
Chiusura sui recenti risultati dell’Italia: “E’ molto più facile ripartire dalle vittorie piuttosto che dalle sconfitte, è naturale. La strada che abbiamo intrapreso, lo sappiamo, è lunga. Una volta trovata la struttura giusta non vedo perchè non dovremmo diventare dei vincenti: l’abbiamo fatto in tanti sport in Italia, lo faremo anche nel rugby”.
“Affrontare la Francia ha sempre un sapore particolare – ha dichiarato Edoardo Padovani – . Oltre ai punti validi per la classifica del torneo, in palio c’è il Trofeo Garibaldi che vogliamo portare a casa. Assenza di un mediano di apertura in panchina? L’eventuale cambio di ruolo a partita in corsa non è un problema. Sono sempre a disposizione per seguire le indicazioni dello staff”.
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Gli fa eco Carlo Canna, numero 10 di Italrugby: “Sabato sarà sicuramente una bella partita. I francesi amano il bel gioco e ci divertiremo in campo. I loro trequarti giocano molto bene e sarà bello affrontarli. Non vedo l’ora di scendere in campo davanti ai nostri tifosi. Il loro sostegno sarà il sedicesimo uomo in campo”.
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