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WORLD RUGBY CONFERMA LA CANDIDATURA ALLA RUGBY WORLD CUP 2023 DI QUATTRO PAESI

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  •        Quattro Paesi hanno espresso formalmente entro la data del 15 giugno il loro interesse ad ospitare la Rugby World Cup 2023
  •        La registrazione di tale interesse ad ospitare la competizione evidenzia l’importanza della Rugby World Cup
  •        RWC sta riscuotendo un notevole successo tra i governi e le Federazioni

Il processo di selezione per ospitare la Rugby World Cup 2023 continua a dare slancio al torneo di World Rugby con la conferma che quattro Federazioni hanno formalmente espresso il loro interesse ad ospitare la massima competizione rugbistica mondiale.

Francia, Irlanda, Italia e Sudafrica hanno confermato il proprio interesse entro il termine del 15 giugno, sottolineando l’importanza del marchio della Coppa del Mondo del Rugby che nell’edizione di Inghilterra 2015 si appresta ad essere un’edizione molto speciale. Un quinto Paese, gli USA, che avevo espresso interesse a presentare la propria candidatura, ha deciso di non procedere.

Bernard Lapasset, presindente di World Rugby, ha dichiarato: “Siamo molto felici per il forte interesse ad ospitare la Rugby World Cup 2023 da parte di Federazioni e Governi, il che evidenzia il fascino che ha la Coppa del Mondo, oltre al suo ritorno economico, sportivo e sociale. Non vediamo l’ora di avere ulteriori dialoghi dettagliati sull’evoluzione del processo di selezione.

Anche se la federazione degli USA non ha formalizzato la propria candidatura, è stato molto incoraggiante che inizialmente abbia manifestato il proprio interesse ad ospitare l’evento fiore all’occhiello del Rugby. Alla fine hanno deciso di concentrarsi su altri progetti imminenti, come ospitare la Coppa del Mondo di Rugby Sevens nel 2018, ma sono una Federazione ambiziosa non ho dubbi che in futuro ci sarà una loro offerta per ospitare la Rugby World Cup”.

La formalizzazione della candidatura è stata l’ultima fase di un processo che culminerà nella selezione del Paese ospitante del 2023 nel mese di maggio 2017, fase a cui hanno fatto seguito due giorni di incontri a Londra nel mese di giugno dove sono stati valutati i vantaggi economici, turistici e del rugby derivanti dall’ospitare la Rugby World Cup.

Il direttore della Rugby World Cup, Alan Gilpin, ha dichiarato: “I candidati ad ospitare la Coppa del Mondo hanno un anno di tempo per beneficiare di una conoscenza approfondita e di recepire tutti i dettagli per la preparazione della Rugby World Cup osservando quella del 2015, prima di confermare il loro intento nel giugno 2016. L’annuncio del paese ospitante della Rugby World Cup 2023 nel maggio 2017 darà sei anni per preparare l’evento e cercare di massimizzare i vantaggi e darà l’opportunità di osservare l’edizione del 2019 in Giappone, primo paese ospitante della Coppa del Mondo di Rugby in Asia”. 

Inghilterra 2015 farà da volano per l’edizione in Giappone del 2019, un evento che sbloccherà il mercato asiatico che è la casa del 60% dei giovani mondiali e dove si è registrato un aumento del 33% della partecipazione al rugby negli ultimi quattro anni. World Rugby è attualmente impegnata nella revisione del modello ospitante del 2023, in modo da dare ulteriori benefici alla Federazione ospitante e al gioco in generale. Tutti i candidati saranno obbligati ad aderire ad un rigoroso codice di condotta. 

Lapasset aggiunge: “La Rugby World Cup è il nostro fiore all’occhiello e deve continuare a ispirare, raggiungere e attirare nuovi partecipanti e pubblico, offrendo al rugby la piattaforma finanziaria per continuare la sua crescita record.

Ospitare dovrebbe essere un incentivo e uno stimolo per i paesi ospitanti e noi stiamo avviando una revisione del modello di ospitalità per rafforzare il legame tra il paese ospitante e World Rugby in modo da dare vantaggi a tutti in una nuova era del nostro sport”.