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MONDIALI U20, UN BILANCIO DEL TORNEO DALLE VOCI DEI 12 COACH

Italia U20 |

10007363 1031291870215181 6156166449171951539 oBrescia – Domani allo stadio “Zini” di Cremona e, nella mattinata, allo “Zaffanella” di Viadana andrà in scena l’atto conclusivo del World Rugby U20 Championship “Italia 2015”.

Prima della finalissima che vedrà scontrarsi i Baby Blacks con i campioni uscenti dell’Inghilterra, i 12 allenatori delle squadre hanno risposto a quattro domande per tracciare un bilancio della partecipazione a questo Mondiale che si avvia alla conclusione.


1)    È soddisfatto della prestazione della sua squadra in questo Mondiale? Cosa è andato bene e cosa, invece, proprio non è andato?

2)    Qual è stata la squadra rivelazione?

3)    Di quali giocatori sentiremo sicuramente parlare in futuro?

4)    Chi vincerà il titolo tra Nuova Zelanda e Inghilterra?



 

Queste le loro risposte.

Nicolas Fernandez Lobbe – Argentina
1) Sono contento di come abbiamo affrontato tutte le partite, finora, tranne quella con la Scozia. La squadra ha mostrato una buona attitudine durante i match; i ragazzi hanno saputo rialzarsi sempre anche dopo gli errori commessi. Però sono state troppe le penalità che abbiamo subito durante il torneo e, inoltre, abbiamo creato molte azioni ma ne abbiamo finalizzate ben poche.

2) La Francia che è arrivata in semifinale. Non succedeva da un po’ di tempo

3) Ioane della Nuova Zelanda

4) –

Adrian Thomson – Australia
1) Siamo abbastanza delusi di non aver raggiunto le finali, ma contenti comunque di aver vinto 3 partite su 4 disputate finora. Ce la metteremo tutta perché diventino 4 su 5.

2) La grande sorpresa è stata sicuramente il Giappone, ma anche la Scozia trovo che abbia giocato molto bene in questo Mondiale.

3) Ioane e Li della Nuova Zelanda e Howells dell’Inghilterra.

4) La Nuova Zelanda

Fabien Pelous – Francia
1) Sono soddisfatto della nostra prestazione, perché quello di quest’anno è il miglior risultato degli ultimi 6 anni.

2) La Francia.

3) Credo che sentiremo parlare del numero 8 della Nuova Zelanda, Akira Ioane, dell’estremo australiano Jonah Placid e del numero 2 della Francia.

4) La Nuova Zelanda

Allan Lewis – Galles
1) Bene la continuità diretta e la voglia giocare velocemente ogni pallone. Male per come abbiamo preparato fisicamente le prime due partite, nelle quali molti giocatori si sono infortunati

2 Il numero 9 della mia squadra, Tomos Williams, e Tevita Li della Nuova Zelanda.

3) –
4) Penso che vincerà la Nuova Zelanda. È un match in cui si scontreranno due squadre dalle caratteristiche molto diverse: l’Inghilterra è fortissima in mischia e nelle fasi di conquista, mentre i Baby Blacks hanno una linea dei trequarti incredibile, sia per capacità che per velocità.

Ryuji Nakatake – Giappone
1) Sono molto soddisfatto della prestazione degli avanti, specialmente nella mischia e nei maul. Ciononostante, il nostro primo placcaggio in difesa e la seconda fase in attacco non hanno funzionato molto bene.

2) Samoa.

3) Il capitano della mia squadra, Kosuke Horikoshi.


4) La Nuova Zelanda.

Jon Callard – Inghilterra
1) Sì, perché ritengo che la mia squadra abbia fatto registrare dei progressi dal Sei Nazioni a oggi. All’inizio del Mondiale sapevo che avevamo un altro 20-30% in più da dare in attacco e posso dire che stiamo raggiungendo adesso questo obiettivo.

2) Non penso ce ne siano, perché tutte le squadre sono state all’altezza della competizione ed è per questo motivo che i team arrivano a disputare un Mondiale con le più forti squadre del mondo, per misurarsi con i migliori. La sfida vera è con noi stessi, sulle nostre prestazioni e con il programma che abbiamo messo in atto per raggiungere certe performance.

3) È difficile individuare un singolo giocatore, perché è il lavoro del gruppo che consente ad alcuni di emergere. Molti dei miei ragazzi sono stati inseriti nei “dream team” alla fine di ogni turno di questo campionato, ma questi giocatori sanno bene che devono tutto al lavoro dei propri compagni di squadra. Penso che ci saranno molti ragazzi di questo gruppo che in futuro rappresenteranno l’Inghilterra nelle maggiori competizioni; ci vorrà del tempo, ma saranno in molti.

4) Preferirei non rispondere a questa domanda…

Nigel Carolan – Irlanda
1) Non siamo molto soddisfatti. Abbiamo prodotto molto volume di gioco, creato molte occasioni, ma non siamo stati capaci di capitalizzarle, perché spesso i ragazzi, quando sono stati messi sotto pressione, non sono riusciti a rimanere focalizzati sugli obiettivi. È un percorso di crescita e maturazione che dobbiamo ancora completare.

2) Irlanda.

3) Gary Ringrose dell’Irlanda. Ha qualità fisiche, tecniche e l’attitudine giusta per esordire rapidamente nell’alto livello seniores.

4) Nessun dubbio: Nuova Zelanda. È la squadra con più equilibrio fra i reparti. Potenti ed efficaci con la mischia, rapidi e letali con i trequarti.

Alessandro Troncon – Italia
1) No, sia dal punto di vista del risultato sia dal punto di vista del gioco. Tanto rammarico per aver perso un’occasione davvero importante proprio con Samoa nella prima partita. Bene a sprazzi l’attitudine al combattimento. Non abbiamo saputo cogliere le occasioni che si sono presentate nelle diverse partite.

2) Francia.

3) L’argentino Domingo Miotti e Akira Ioane della Nuova Zelanda.


4) Inghilterra.

Paul Galletta (team manager) – Nuova Zelanda 
1) Sono veramente soddisfatto del percorso fatto finora, anche perché ritengo che abbiamo giocato un buon rugby, sia dal punto di vista dello spettacolo che da quello della fisicità. Dobbiamo migliorare nella difesa dei maul.

2) Giappone.

3) Un giocatore della mia squadra: Blake Gibson.

4) “…Black”.

Semo Sititi – Samoa
1) No, soprattutto per la nostra prestazione nella partita contro il Giappone. Ora ci troveremo a dover disputare la “finale salvezza” contro i padroni di casa, che dalla loro avranno anche il pubblico a sostenerli. Sarà dura.

2) Visto che ci ha battuti, devo dire il Giappone

3) Il rugby è uno sport di gruppo e preferisco non fare il nome dei singoli, soprattutto per quanto riguarda i miei ragazzi. Penso che, comunque, sentiremo parlare in futuro di molti giocatori che hanno disputato questo Mondiale, perché ho visto tante ottime individualità.

4) È una partita secca e in 80 minuti ci si gioca tutto, per cui un pronostico penso sia abbastanza difficile da fare, anche se vedo la Nuova Zelanda leggermente in vantaggio sugli inglesi.

Sean Lineen – Scozia
1) Sono davvero molto soddisfatto: partita perfetta con l’Argentina, i primi 25 minuti fantastici contro la Nuova Zelanda, ottimo primo tempo con l’Australia. Siamo arrivati nei primi otto al Mondiale per la prima volta e questo é un grande risultato. Se avessimo continuato così come abbiamo iniziato, ora staremmo parlando di un risultato diverso.

2) Il Giappone. Erano considerati già sconfitti e invece hanno lavorato duro, sia sul fisico che sulla testa e alla fine hanno ottenuto una fantastica vittoria contro Samoa. Al prossimo Mondiale sicuramente daranno del filo da torcere a tutti.

3) Blair Kinghorn. È molto giovane, fisicamente dotato e può giocare estremo o mediano di apertura. Ha un calcio fantastico e una visione di gioco totale, ha un grande futuro davanti. Ma scommetterei anche su Zander Fagerson: gran pilone, ottimo ball carrier, praticamente titolare a Glasgow in una squadra che ha vinto il Pro12.

4. Sarà una grande finale: la Nuova Zelanda ha le individualità per vincere in qualsiasi momento, ma l’Inghilterra ha 15 giocatori che vogliono ripetere l’impresa degli ultimi due anni. Partita imperdibile, ne uscirà un bel rugby.

Dawie Theron – Sudafrica
1) Sono ragionevolmente contento della nostra performance; abbiamo vinto tre partite e perso contro i campioni uscenti dell’Inghilterra e questo, chiaramente, non ci ha fatto piacere.

2) In questa competizione non si può sottostimare nessuna squadra

3) Il nostro Thomas du Toit, che ha già giocato nel Super Rugby e con i Barbarians. È un giocatore dotato di grandi potenzialità di crescita ancora.

4) Vincerà la squadra che sfrutterà al meglio le occasioni di segnare e che commetterà meno errori.