Si avvicina il debutto dell’Italia alla 26esima edizione del Sei Nazioni, e la Nazionale Italiana si presenta all’appuntamento forte del miglior ruolino della sua storia in un anno solare: gli Azzurri hanno concluso il 2024 con un bilancio totalmente pari, forti di 5 vittorie, un pareggio e 5 sconfitte. Del resto, il 2024 è stato un anno speciale per tanti motivi, 3 su tutti che vanno ad inserirsi con pieno merito tra le statistiche della storia del rugby italiano: il miglior Sei Nazioni di sempre (2 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte), il premio di miglior giocatore del Torneo assegnato a Tommaso Menoncello – secondo italiano a conquistarlo dopo Andrea Masi – e l’inserimento di Sergio Parisse nella Hall of Fame di World Rugby.
Un po’ di storia
In 96 anni di storia e 551 incontri giocati, l’Italia ha ottenuto 205 vittorie, 15 pareggi e 329 sconfitte, mettendo a segno in totale 9818 punti e subendone 13207. Nel 2024 invece, l’Italia ha segnato 244 punti subendone 283. Nel corso della sua storia l’Italia ha conquistato 27 vittorie contro squadre considerate oggi di livello Tier 1: il primo grande successo arrivò contro l’Argentina nel 1978 a Rovigo, con gli Azzurri – guidati da Pierre Villepreux – che sconfissero i Pumas 16-9. Le ultime 2 vittorie contro una Tier 1 sono arrivate nel Sei Nazioni 2024: gli Azzurri hanno sconfitto la Scozia 31-29 in un Olimpico sold out, per poi fare il bis in trasferta battendo il Galles a Cardiff per 24-21, ottenendo peraltro la seconda vittoria di fila nella capitale gallese dopo quella del 2022.
La squadra Tier 1 battute più spesso è stata la Scozia con 9 vittorie, di cui 8 conquistate al Sei Nazioni. La vittoria più larga, a livello di distacco, della Nazionale Italiana risale al 18 maggio 1994: l’Italia sconfisse 104-8 la Repubblica Ceca. La peggior sconfitta della storia azzurra risale invece al 1999, quando il Sudafrica vinse 101-0 a Durban.
I numeri degli Azzurri
Il miglior marcatore della storia dell’Italrugby è Diego Dominguez con 983 punti (9 mete, 208 calci di punizione, 127 trasformazioni e 20 drop). Il secondo, nonché primo azzurro in attività, è Tommaso Allan con 507, frutto di ben 15 mete, 81 calci di punizione, 93 trasformazioni e un drop. Nel 2023 l’azzurro ha superato Stefano Bettarello, terzo in questa speciale classifica. Tra i giocatori ancora in attività al settimo posto c’è Paolo Garbisi, che in un anno ha guadagnato altre 3 posizioni (era decimo a inizio 2024) con 223 punti. Il prossimo da superare è Mirco Bergamasco, sesto a 256 punti.
Sergio Parisse, inserito meritatamente nella Hall of Fame di World Rugby, è il giocatore più presente della storia dell’Italrugby con 142 presenze, seguito da Castrogiovanni e Zanni, entrambi a quota 119. Parisse è anche l’azzurro con più partite giocate da capitano, 93, mentre l’attuale capitano Michele Lamaro è quinto in questa speciale graduatoria con 34 partite da capitano. Le altre posizioni sono poco distanti: il mai dimenticato Marco Bollesan ha guidato l’Italia per 37 volte, Massimo Giovanelli per 38 e Marco Bortolami per 39. Il giocatore in attività con più presenze totali è Tommaso Allan, che nel match con l’Argentina delle Autumn Nations Series 2024 ha raggiunto anche Fabio Ongaro nella classifica dei giocatori più presenti in azzurro, al 15esimo posto con 81 caps.
Il giocatore con più mete segnate è Marcello Cuttitta, a quota 26, seguito da Paolo Vaccari a 33 e dalla coppia formata a Carlo Cecchinato e Manrico Marchetto a 31. I primi in attività, con 15 mete, sono Tommaso Allan e Monty Ioane, undicesimi insieme a Mauro Bergamasco.
I numeri dell’Italia al Sei Nazioni
Dal suo ingresso nel Torneo delle Sei Nazioni, avvenuto nel 2000, l’Italia giocato 125 partite ottenendo 15 vittorie, due pareggi (nel 2006 con il Galles e nel 2024 con la Francia) e 108 sconfitte, con 1800 punti fatti e 4226 subiti. Gli Azzurri hanno battuto 8 volte la Scozia, 4 il Galles, 2 la Francia e una l’Irlanda. L’Italia ha vinto anche tre Trofei Garibaldi, conquistati battendo la Francia nel 2011 e nel 2013, mentre quello del 2024 – in seguito al pareggio di Lille – è stato assegnato a pari merito ad entrambe, che hanno tenuto il trofeo 6 mesi a testa. Per due volte un italiano ha conquistato il titolo di miglior giocatore del Sei Nazioni: Andrea Masi nel 2011 e Tommaso Menoncello nel 2024.
La vittoria più larga dell’Italia al Sei Nazioni risale al 2007: 37-17 a Edimburgo contro la Scozia, in un match rimasto nella storia per quelle 3 mete segnate nei primi 7 minuti di gioco, con Mauro Bergamasco a segno per la prima volta dopo soli 16 secondi. La peggior sconfitta, in termini di distacco, risale al 2001, quando gli Azzurri persero 80-23 in Inghilterra. Nel 2007 e nel 2013 l’Italia ha ottenuto il miglior piazzamento della sua storia, quarta con 2 vittorie: nel primo caso contro Scozia e Galles, nel secondo contro Francia e Irlanda. Anche se con un piazzamento inferiore (5° posto) a livello di risultati il miglior Sei Nazioni della storia azzurra è stato quello del 2024, perché alle 2 vittorie delle altre annate citate si è aggiunto anche il pareggio con la Francia. L’unica squadra del Torneo ancora mai battuta dagli Azzurri è l’Inghilterra.
Per quanto riguarda i premi individuali, per 22 volte da quando viene assegnato il premio di Player of the match è stato vinto da un azzurro: 5 volte da Sergio Parisse, 2 da Alessandro Troncon, Alessandro Zanni, Andrea Masi e Juan Ignacio Brex, una da Mirco Bergamasco, Fabio Semenzato, Martin Castrogiovanni, Luciano Orquera, Michele Campagnaro, Josh Furno, Luke McLean, Tommaso Allan e Tommaso Menoncello.
Sergio Parisse è il giocatore più presente della storia del Sei Nazioni, con 69 partite giocate, davanti a Brian O’Driscoll (65), Alun Wyn Jones e Rory Best (64). Per quanto riguarda gli italiani, Parisse è davanti a Castrogiovanni (60) e Zanni (54). Il primo azzurro in attività è Tommaso Allan, con 33 partite. Proprio Tommaso Allan nel 2024 è diventato il giocatore italiano con più mete segnate nel Sei Nazioni, 8, staccando Mirco Bergamasco e Sergio Parisse. Con i 12 punti messi a segno contro l’Inghilterra nella prima giornata del 2024 il trequarti azzurro è diventato anche il giocatore con più punti segnati in totale, 165, 2 in più di Diego Dominguez, che resta però l’azzurro con più punti segnati in una singola partita: ben 29 nel successo all’esordio assoluto nel Sei Nazioni 2000 contro la Scozia, battuta 34-20.
L’unico azzurro che ha fatto registrare un “full house” nel Sei Nazioni (almeno una meta, una trasformazione, un calcio di punizione e un drop nella stessa partita) è Carlo Canna, nel 2016 contro la Francia. Fuori dal Torneo, prima di lui ci erano riusciti Stefano Bettarello (nell’83 contro il Canada) e Diego Dominguez, contro l’Australia nel 1993 e contro il Sudafrica nel 2001. Nel corso di queste 25 edizioni, l’Italia ha avuto 8 capitani ufficiali: Troncon, Moscardi, De Rossi, Bortolami, Parisse, Ghiraldini, Bigi e dal 2022 Michele Lamaro.
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