Nel momento più importante il Benetton realizza il colpo più bello: batte Glasgow 33-5 con una partita perfetta e andrà a Limerick a giocarsi l’accesso ai playoff contro Munster in una vera e propria sfida spareggio. La squadra di Bortolami domina la partita di fronte a un Monigo in festa, che assiste a un match sempre nelle mani dei biancoverdi. Nulla da fare per la squadra di Franco Smith, che nella ripresa ha anche avuto diverse occasioni per rientrare in partita ma ha sbattuto contro una strepitosa difesa biancoverde. Niente da fare per le Zebre: a Dublino Leinster è furioso e scarica tutta la frustrazione per la sconfitta in Champions contro Northampton vincendo 76-5.
La partita perfetta
Se fino a questo momento la miglior prestazione del Benetton poteva essere associata alla grande vittoria di Champions contro La Rochelle, valsa uno storico accesso agli ottavi di finale di Champions, questa forse è anche un gradino sopra, per il valore degli avversari e per il modo in cui i biancoverdi hanno reso senza storia un match che sulla carta doveva essere punto a punto. Il devastante uno-due con cui il Benetton mette subito in chiaro le cose tra il 5’ e il 7’ è già il primo crocevia del match: la prima marcatura è specchio di concretezza e completezza, con avanti e trequarti che si alternano nell’azione fino allo splendido passaggio di Brex su Odogwu, solito grande finalizzatore. La seconda marcatura invece è una prova di forza, con un drive che non molla nonostante la prima difesa di Glasgow sia ottima e con Maila che con le gambe, col fisico e col cuore riesce ad arrivare in fondo. Di fatto, la partita si indirizza lì, perché Glasgow sbatte continuamente contro le ottime letture difensive dei biancoverdi e al 27’ prendono già il colpo del ko: non è un caso che l’azione parta dal solito inossidabile Ruzza, prima del capolavoro di Umaga per la meta di Smith, accompagnata dal boato di un Monigo sempre più 16esimo uomo.
Gestione
Se il primo tempo del Benetton è una prova di forza, il secondo lo è di difesa e gestione. Glasgow è e resta una grandissima squadra, e di conseguenza riesce a crearsi opportunità anche in partite in cui è perennemente sotto pressione. La difesa del Benetton però è da manuale: solo 18 placcaggi sbagliati in tutto il match, con Lorenzo Cannone che ne piazza addirittura 15. E poi c’è il solito Gallo, ovunque in mezzo al campo e solido in mischia. Il resto lo fanno i campioni in attacco, con uno scatenato Mendy che chiude il match con 7 carries, 2 clean breaks, 3 offload e 4 difensori battuti, e soprattutto con la meravigliosa corsa che ispira la meta di Menoncello, la quarta, quella che vale il bonus. A proposito di difesa, la marcatura nasce proprio da una salita difensiva perfetta di Menoncello, che fa scoppiare il pallone dalle mani di Jordan. A quel punto è fatta: Umaga – altro tra i migliori, ma è impossibile trovarne uno non sufficiente oggi – firma la quinta meta, poi Jones mette a segno quella della bandiera, ma il 33-7 finale è un segnale chiaro a chiunque aspiri un posto ai playoff: il Benetton c’è.
Zebre, nulla da fare a Dublino
Era senza dubbio la partita più difficile dell’anno, per l’avversario, per la trasferta (all’Aviva Stadium di Dublino) e per il contesto, considerando che Leinster veniva dalla clamorosa sconfitta in semifinale di Challenge Cup contro i Northampton Saints e che ha schierato lo squadrone delle grandi occasioni proprio per riscattare quella beffa. Gli irlandesi hanno messo subito la partita sul binario giusto con le mete di Kelleher e McGrath, per poi raggiungere il bonus al 26’ con Baird e Beauden Barrett, player of the match e autore di una grandissima prestazione. A quel punto, Leinster ha continuato a spingere furiosamente fino a fissare il punteggio sul 76-5 finale. Al netto della sconfitta, merito in particolare all’ottima partita di Trulla, Gesi e Stavile, come sempre una garanzia anche in un match così difficile.
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