Stefano MANCINI lascia l’attività arbitrale ed il prossimo Campionato di Eccellenza non lo vedrà più inserito nel Gruppo Arbitri Nazionale 1.
Il direttore di gara di Frascati (Roma), 50 anni compiuti ad aprile, ha deciso d’intraprendere la carriera di Osservatore Nazionale per mettere la sua esperienza a disposizione dei giovani arbitri, inoltre nel Consiglio Federale che si è svolto a Bologna, venerdì 28 giugno, è stato nominato componente della Commissione Nazionale Arbitri la cui presidenza è stata affidata all’ex arbitro internazionale Maurizio VANCINI.
Stefano MANCINI, uno dei più quotati fischietti italiani, ha diretto tre finali del Campionato di Eccellenza e la bellezza di 380 gare nei vari Campionati Italiani ci dice: “ Fa parte del mio modo di vedere e vivere lo sport aver preso questa decisione: meglio lasciare ora, dopo una stagione positiva, perché ci sono molti giovani arbitri promettenti”.
In campo internazionale l’arbitro di Frascati, oltre ad un test match Galles A v Uruguay A ed a numerosi incontri di 6 Nazioni Under 20 e Femminile, ha diretto trenta partite di Challenge Cup ed una di Heineken Cup.
“Ho iniziato ad arbitrare per gioco, a seguito di un infortunio subito in un incontro di rugby, Frascati v San Donà, a 27 anni, ho diretto 18 stagioni in serie “A” ed Eccellenza (252 partite in totale, comprese tre finali di Eccellenza, una di serie ”A” ed una Finale di Coppa Italia) – ricorda con orgoglio il fischietto di Frascati – ed ho partecipato a tre Mondiali Juniores Under 19. Questa è stata una stagione della mia vita di grandi soddisfazioni e riconoscimenti, ricordo con piacere anche il premio C.I.A.R. assegnatomi come miglior arbitro italiano nella stagione sportiva 2003/2004, ma è venuto il momento di lasciare. Ora però sono sicuro di iniziare un’altra parte della mia vita sportiva non meno emozionante”.
E si appresta a lasciare senza rimorsi, “ ho ricevuto molto dal rugby e ringrazio la Federazione Italiana Rugby per le opportunità che mi ha concesso. Voglio aggiungere un ringraziamento particolare alla mia famiglia per avermi in questi 23 anni di attività arbitrale supportato e motivato, a mia moglie Annamaria ed ai miei tre figli Francesco, Federica e Flavio”.
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