Le due squadre non sono ancora scese in campo, ma dalle formazioni Inghilterra-Italia è già la partita delle sorprese. Da una parte Borthwick manda in panchina Marcus Smith per puntare sull’esperienza e sul piede di Daly, dall’altra Quesada lancia Matt Gallagher con Capuozzo che ritorna estremo e Allan che parte dalla panchina. Nell’Italia si registra un altro ritorno importante, quello di Stephen Varney, che non veste la maglia Azzurra da Samoa-Italia del 5 luglio 2024. Rientra da un infortunio anche Monty Ioane. In totale sono 6 i cambi nell’Italia, 3 invece quelli dell’Inghilterra.
Il gioco al piede
Le scelte dei due allenatori lasciano intravedere una serrata battaglia al piede. Da una parte Borthwick ha rinunciato a Marcus Smith per schierare ad estremo Elliot Daly, dotato di grande esperienza e soprattutto di una lunghissima gittata, in grado di mettere in grande difficoltà le difese avversarie. L’ormai nota bravura di Freeman sulle palle alte, poi, rende ulteriormente possibile l’ipotesi di un’Inghilterra che calcerà tantissimo – come ha sempre fatto in questo Sei Nazioni – e proverà anche a riconquistare palloni nel gioco aereo. Dall’altra parte Gonzalo Quesada lancia Matt Gallagher, all’esordio nel Sei Nazioni, che proprio nella sfida tra Benetton e Connacht di sabato scorso è stato assoluto protagonista conquistando tantissimi palloni nel gioco aereo, oltre ad essere un estremo aggiunto in fase di copertura, dotato di un ottimo piede. Come spiegato da Borthwick, l’idea è di inserire Marcus Smith nel secondo tempo, quando le squadre saranno più stanche e concederanno più spazi.
Fiammate
Lo spostamento di Ange Capuozzo ad estremo cambia l’assetto offensivo dell’Italia, che fino a questo momento ha sempre giocato con un doppio regista. Il trequarti di Tolosa sarà più libero di agire, con Gallagher che presumibilmente gli darà una mano in fase di copertura consentendogli di cercare più spazi in mezzo al campo. Da questo punto di vista sarà fondamentale anche l’apporto di Monty Ioane, che avrà di fronte il forte – ma meno esperto – Sleightholme e proprio sull’uno contro uno può fare la differenza. In mezzo, Borthwick lancia Dingwall, che non gioca in Nazionale dallo scorso Sei Nazioni. Al suo fianco il solito Lawrence, la cui fisicità dovrà essere arginata dalla solidità della coppia Menoncello-Brex, che a sua volta sarà chiamata a mettere dei dubbi nella testa del reparto arretrato inglese.
Mediana
I calci dalla base e le iniziative personali di Alex Mitchell saranno due chiavi importanti del match di Twickenham, con gli Azzurri chiamati a rallentare il più possibile i palloni nel raggruppamento per non concedere possessi troppo veloci al 9 inglese che, però, non è perfetto in difesa: con 13 placcaggi mancati è il secondo giocatore per numero di errori dietro l’irlandese Prendergast. Dall’altra parte Quesada rilancia Stephen Varney, che manca dallo scorso luglio in azzurro e ha vissuto un periodo non facile: dopo essersi trasferito a Vannes a stagione in corso sta ritrovando minutaggio, sabato scorso ha trovato anche la prima meta in Top 14 contro Tolosa e adesso ha una grande occasione per riprendersi la maglia azzurra.
Sarà una grande sfida anche tra Fin Smith e Paolo Garbisi: due mediani talentuosi e capaci di grandi giocate. L’azzurro però ha maggiore esperienza internazionale e può contare anche su una concretezza difensiva ben oltre la media dei classici “10”, anche se il mediano di Northampton ha dimostrato di potersi caricare la squadra sulle spalle nei momenti più delicati.
Le fasi statiche
Per la sfida di Twickenham Gonzalo Quesada ha scelto un giocatore che la Premiership la conosce molto bene: Marco Riccioni, che con i Saracens gioca spesso titolare ed è sempre al fianco di Jamie George, suo tallonatore nel club. Stavolta, invece, se lo troverà di fronte, così come si troverà di fronte Ellis Genge in una sfida di altissimo livello. A sinistra Danilo Fischetti ha recuperato dopo la botta subita contro la Francia e sarà della partita, e di fronte ci sarà Will Stuart, che non salta una partita con l’Inghilterra addirittura dal Sei Nazioni 2023. Il pilone delle Zebre, però, garantisce un lavoro in mezzo al campo che pochi altri piloni possono fare, quasi da terza aggiunta. In rimessa laterale sarà una grande sfida tra Federico Ruzza e Maro Itoje, i due giocatori che hanno vinto più touche in questo torneo: 20 per l’azzurro, 15 per l’inglese. Fondamentali i lanciatori, con Lucchesi confermato nell’Italia e George che invece ritorna in campo dopo un infortunio.
In mezzo al campo
Quesada sceglie il dinamismo di Ross Vintcent, affiancandolo ai confermati Negri e Lamaro in una terza linea pronta a dare battaglia. Anche perché gli Azzurri dovranno tenere a bada le scorribande di Ben Earl, il più avanzante degli inglesi palla in mano, e soprattutto dovranno lottare duramente per garantire palloni di qualità alla propria mediana, perché gli inglesi sono maestri nel rallentare il pallone, in particolare con Itoje, lo stesso Earl e i fratelli Curry (Tom parte dall’inizio, Ben dalla panchina) che cercheranno in tutti i modi di mettere sabbia negli ingranaggi azzurri. Dall’altra parte l’Italia può contare su un pacchetto di avanti come sempre molto dinamico: Ruzza ha già fatto vedere contro la Francia di poter mettere in difficoltà le difese avversarie, Niccolò Cannone è una garanzia e dalla panchina (6+2) entreranno anche Zuliani e Lorenzo Cannone, due titolari aggiunti.
Le formazioni di Inghilterra-Italia
Inghilterra: 15 Elliot Daly, 14 Tommy Freeman, 13 Ollie Lawrence, 12 Fraser Dingwall, 11 Ollie Sleightholme, 10 Fin Smith, 9 Alex Mitchell, 8 Tom Willis, 7 Ben Earl, 6 Tom Curry, 5 Ollie Chessum, 4 Maro Itoje (capitano), 3 Will Stuart, 2 Jamie George, 1 Ellis Genge
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Fin Baxter, 18 Joe Heyes, 19 Ted Hill, 20 Chandler Cunningham-South, 21 Ben Curry, 22 Jack van Poortvliet, 23 Marcus Smith
Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Monty Ioane, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Matt Gallagher, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (Capitano), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Marco Riccioni, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Simone Ferrari, 19 Riccardo Favretto, 20 Manuel Zuliani, 21 Lorenzo Cannone, 22 Martin Page-Relo, 23 Tommaso Allan
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