IL CT A FINE TOUR: “CRUCIALI ZEBRE E BENETTON VINCENTI, LAVORIAMO INSIEME ”
Toronto (Canada) – Mentre il gruppo azzurro si appresta a lasciare Toronto all’indomani della vittoria sul Canada ed a fare rientro in Italia al termine del tour estivo, per il Commissario Tecnico Conor O’Shea, alla sua prima finestra internazionale al timone di Azzurra, è tempo di un primo bilancio.
Il tecnico irlandese ha colto due vittorie ed una sconfitta nel mese passato nelle Americhe, ma è più in generale lo spirito del gruppo e la voglia di lavorare mostrata da Gori e compagni ad averlo soddisfatto: “Sono molto contento. E’ vero che in ogni partita abbiamo sbagliato molto, ma è stata un’esperienza fantastica, importante per il nostro futuro. Abbiamo visto molti ragazzi giovani e, soprattutto, creato un ambiente positivo, di cui i ragazzi sono felici di far parte. Ma sono consapevole che rimanga moltissimo da fare”.
CLICCA QUI PER L’INTERVISTA A CONOR O’SHEA
Al suo fianco, nelle settimane di tour, O’Shea ha potuto contare non solo su Mike Catt come tecnico dei trequarti e su Giampiero De Carli per gli avanti, ma anche sui tecnici di Zebre e Benetton Treviso Gianluca Guidi e Marius Goosen: “Avere Marius e Gianluca con noi è stato fantastico, ed è fondamentale che le nostre squadre di PRO12 diventino vincenti. Dobbiamo lavorare insieme”.
Cinque gli esordienti scesi in campo nei tre test-match estivi: “A volte un infortunio di un giocatore è un’opportunità per un altro. Penso a Max Mbandà e Sami Panico, che hanno trovato il loro spazio così come i due Tommy (Castello e Boni ndr) e Seb Negri: tutti giovani per il futuro. E la leadership dei giocatori più esperti come Gori, Favaro, Geldenhuys è stata encomiabile”.
Una sconfitta di misura contro l’Argentina, due vittorie sotto il break contro USA e Canada: “In ogni gara ci sono stati aspetti positivi e negativi. La prestazione contro i Pumas è stata probabilmente la migliore, poi il trasferimento in Nord-America con trentadue ore di viaggio da Santa Fè a San Francisco ed il passaggio dall’inverno all’estate è stato difficile. Ma la squadra è stata fantastica, non si è mai lamentata, ha mostrato grande spirito”.
Uno spirito che, per il CT, gli Azzurri sono riusciti a riportare anche sul campo: “La squadra migliore, per me, è quella che sa reagire sotto pressione, nelle difficoltà. Prima di partire avevo detto di voler vedere giocatori mentalmente forti: posso dire che abbiamo questa capacità ed è l’indicazione più importante di questo tour. Abbiamo reagito alle marcature avversarie, a chiamate dell’arbitro dubbie, ai nostri errori. Il gruppo ha mostrato forza mentale”.
Adesso, per O’Shea, il rientro in Inghilterra, il trasloco in Italia insieme alla famiglia ed a novembre i Credit Agricole Cariparma Test Match contro All Blacks, Springboks e Tonga: “So che la squadra è forte abbastanza per essere competitiva. Davvero molto competitiva. Ed io non vedo l’ora di stabilirmi in Italia, di giocare una partita davanti al pubblico italiano. Spero di poter fare una grande differenza per il rugby in Italia. Sarà terribilmente emozionante”.
Completa la registrazione