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L’Italia verso l’Inghilterra, Ruzza: “Niente panico dopo la Francia. Stiamo lavorando su cosa non ha funzionato”

Italia Nazionali News |

L’Italia è in cerca di riscatto: la squadra di Quesada ha cominciato la preparazione al match di Twickenham contro l’Inghilterra (calcio d’inizio alle 16 di domenica 9 marzo, diretta Rai/Sky) e vuole rimettersi in carreggiata dopo la sconfitta con la Francia. La preparazione al match con gli inglesi parte ovviamente dalla revisione e dall’analisi degli errori commessi contro i Bleus, come spiega Federico Ruzza, seconda linea dell’Italia e del Benetton: “Il lunedì è stato dedicato alla revisione del match con la Francia, e poi siamo partiti subito con la preparazione della sfida con l’Inghilterra. Dovevamo fare chiarezza su alcune cose: magari è superfluo, ma dopo una partita dal risultato così sfavorevole è importante guardarsi in faccia, ripercorrere il match e capire cosa è successo. Chiaramente il risultato è molto brutto da vedere, ma non bisogna farsi prendere dal panico: disperarsi non serve a niente, è importante capire cosa non è andato bene e ritornare a lavorare bene come abbiamo fatto finora”.

Cosa non ha funzionato contro la Francia?

“Sicuramente siamo mancati in alcune situazioni importanti. Ci è mancata la precisione nell’esecuzione, nella circolazione difensiva, in alcune fasi statiche dove di solito siamo molto precisi e domenica scorsa invece siamo mancati. Abbiamo avuto difficoltà anche a livello fisico, e riguardando la partita è parso ancora più evidente come questo abbia permesso alla Francia di esprimere tutte le sue qualità, e a quel punto diventa difficile fermarli”.

Eppure l’Italia in alcuni tratti della partita è stata anche pericolosa. È mancata la continuità?

“È stata una partita un po’ strana rispetto magari ad altre sconfitte. Anche se nel primo tempo abbiamo commesso degli errori che hanno reso difficile poi fermare i francesi, avevamo mostrato qualità. Se c’è una cosa sicura è che abbiamo approcciato la settimana nel migliore dei modi, la concentrazione è altissima e dobbiamo lavorare su tutto ciò che è in nostro controllo, preparando la nostra esecuzione nei minimi dettagli: chiaramente poi la domenica hai un avversario davanti, ma più cose saremo in grado di controllare più saremo performanti negli 80 minuti”.

Come si affronta questa Inghilterra?

“È una squadra matura, che ha fatto un percorso importante e che dopo un periodo di difficoltà ha raggiunto risultati importanti. Sono una squadra molto pragmatica, sanno quando usare il pallone, come mettere sotto pressione l’avversario con il gioco al piede per poi sfruttare le grandi qualità dei loro interpreti, primo tra tutti Marcus Smith. Sarà fondamentale l’aspetto del territorio e del gioco al piede, perché sono molto bravi a guadagnare campo attraverso i calci”.

A proposito di interpreti, com’è battagliare in touche con Itoje?

“È molto stimolante. Bisogna trovare sempre delle soluzioni diverse, è bello preparare delle partite contro avversari così forti perché ti spinge a cercare sempre qualcosa di nuovo, ad andare oltre. Lui è un giocatore molto ‘scomodo’ e competente in tutti gli aspetti del gioco: è forte in touche, in attacco, in difesa. Inoltre è molto forte nella difesa del drive, sa come ‘sporcare’ il gioco con la sua intelligenza rugbistica. Affrontare giocatori come lui è molto stimolante”.