Il Rugby promotore di solidarietà ed integrazione, scende in campo contro ogni discriminazione e razzismo.
la FIR ha concesso delle deroghe alle regole Federali, che normalmente limitano la presenza di giocatori stranieri nelle squadre, assegnando a tutti i richiedenti asilo la formazione Italiana. Queste deroghe hanno permesso l’esistenza ufficiale di squadre composte soltanto da richiedenti asilo o squadre miste, ovvero formate da richiedenti asilo e atleti italiani:
Le Tre Rose Nere di Casale Monferrato e la 2° squadra di Varese - la prima composta essenzialmente da migranti richiedenti asilo, la seconda squadra mista - partecipano al Campionato Italiano di Serie C; il Rugby Valledora, giovane e attiva realtà di ragazzi migranti e il ‘’Progetto Invictus’’, dedicato all’inserimento dei migranti richiedenti asilo nel mondo del rugby.
Inoltre alcune società hanno partecipato al Bando per il Progetto promosso dal Ministero dell’Interno e dal CONI per favorire, attraverso lo sport, l’inclusione e l’integrazione dei giovani migranti di minore età sul nostro territorio, durante la loro permanenza nel sistema di accoglienza nazionale, che potranno praticare attività sportive presso le società del territorio, insieme ai coetanei italiani.
L’Associazione Culturale Acuarinto e l’Associazione Polisportiva Valledora in collaborazione con la Cooperativa Altroché hanno organizzato un torneo di rugby a 7 nel quale giocheranno tre squadre formate da richiedenti asilo. Le squadre che si sfideranno sono: Ass. Acuarinto- Valledora, 3 Rose di Casale Monferrato e Diavoli Rossi di Varese.
Il torneo si svolgerà presso Villa Govean, ad Alpignano, in data 14 luglio 2018 alla presenza dell'Assessore allo Sport Regione Piemonte, Augusto Ferraris, dell'Assessore alle pari Opportunità Regione Piemonte, Monica Cerutti, del Consigliere Regionale Nadia Conticelli, della parlamentare Daniela Ruffino, del Sindaco di Alpignano, Andrea Oliva, e del Vice Sindaco Giovanni Brignolo.
L’evento sarà aperto al pubblico gratuitamente. L’inizio delle attività sportive è previsto per le ore 15:00. Pertanto si ipotizza di iniziare i preparativi intorno alle 12:00 e di concludere entro sera.
Al termine del torneo gli enti promotori offriranno ai giocatori un momento di ristoro e la possibilità di condividere l’esperienza di gioco insieme.
L’iniziativa ha l’obiettivo di coinvolgere attivamente la cittadinanza in modo da richiamare un’attenzione positiva riguardo al tema dell’immigrazione, spesso presentato unicamente come problematica, e ha lo scopo di dare risalto alle risorse e alle potenzialità del fenomeno migratorio.
Lo sport, quale mezzo di comunicazione che non necessita dell’utilizzo della lingua, favorisce l’incontro e crea le condizioni affinché vi sia scambio e possibilità di stringere o rinsaldare i legami sociali tra persone che condividono lo stesso territorio.
Domenica 27 maggio, al campo del Ronzone, si è disputata una partita di rugby diversa da tutte le altre: il derby fra le prime due squadre multietniche italiane, le nostre Tre Rose e i Diavoli Rossi Varese.
È la seconda volta che queste due squadre si affrontano: la prima fu a Varese, lo scorso autunno, per festeggiare la nascita del club lombardo che, proprio come le Tre Rose, ha scelto di integrare attraverso lo sport i migranti e profughi giunti in Italia dall'Africa. Ci sarà ancora un terzo incontro, fra due settimane, domenica 7 giugno, a Varese.
Questi due club 'gemelli' erano stati inoltre invitati in primavera a Roma dalla Federazione Italiana Rugby per assistere alla partita del Sei Nazioni fra Italia e Scozia.Al Ronzone una partita di rugby diversa da tutte le altre: alla fine s'impongono i monferrini per 15 - 12, ma a vincere è la solidarietDopo
il rituale omaggio da parte del presidente Paolo Pensa dei Krumiri Rossi di Portinaro agli ospiti, la gara è cominciata e, nonostante il carattere amichevole, è stata combattuta e spigolosa, con qualche punta di nervosismo.
Alla fine a vincere sono state Le Tre Rose, 15 – 12, con due mete realizzate da George Rosa Tuniok e da Abdoul Garafarou Agandja. Ma il risultato conta poco: l'importante è che progetti di integrazione come questi si diffondano in tutta Italia, coinvolgendo anche altri sport e altre realtà.
Tre Rose Nere Casale contro Diavoli Rossi Varese. Detta così può sembrare una normale partita di Rugby. Domenica 26 Novembre ore 14.30.
La cosa strana, è che le due squadre sono composte esclusivamente da richiedenti asilo e da stranieri. Due progetti Multietnici partiti autonomamente, prima Casale, poi Varese, nel solco tracciato da un idea del Presidente delle Tre Rose Nere Paolo Pensa. Oggi Sondrio ed altre realtà su l’esperienza di Casale stanno avviando progetti similari.
Queste due realtà forniscono a circa settanta ragazzi, provenienti da Costa D’Avorio, Guinea, Mali, Nigeria, Liberia, Ghana, Albania, Perù, etc….la possibilità concreta di parlare di coesione tramite gesti veri, reali, lontano dalle polemiche urlate e strumentali.
Entrambe le squadre sono regolarmente iscritte ad un campionato FIR di serie C, grazie alle deroghe sui tesseramenti, entrambe le squadre, tutte le domeniche si misurano con squadre normali, composte da ragazzi sicuramente più fortunati di loro. Entrambe le squadre finita la partita, com’è nella migliore tradizione rugbistica si siedono a tavola con gli avversari per il terzo tempo.
Questo è un progetto che ha la speranza di poter aiutare i nostri atleti, tramite alfabetizzazione, rispetto delle regole, coesione, partecipazione, ed ha la certezza di poter educare noi alla convivenza.