MCKINLEY, FAVARO E CASTROGIOVANNI A "GIOCHI SENZA BARRIERE" |
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Impegno Sociale |
Giovedì 27 Giugno 2019 06:18 |
Un ragazzone bello e grosso corre dentro ad una struttura rotonda che costituisce una parte di quello che è un grande bruco di cartone, e rischia di romperla per portare la sua squadra alla vittoria. Ad un occhio molto attento potrebbe sembrare che alcuni dei suoi compagni di squadra non abbiano un arto, ma nessuno ci fa caso. Nel gioco precedente un altro ragazzo bello e grosso corre spingendo una carrozzina con dentro una ragazzina dai bei capelli biondi, Beatrice Vio, con la voglia di vincere a tutti i costi. Il ragazzone del bruco è l’Azzurro Ian McKinley, giocatore del Benetton Rugby, 8 presenze in Nazionale, ed esperto di “lotta alle barriere”; mentre il compagno di squadra di Beatrice – per gli amici Bebe (ormai per tutti) – è Martin Castrogiovanni, stella del Rugby del recente passato e della Tv del presente, competitivo e incredibilmente divertente.
Presenti all’appuntamento di quest’anno anche l’ex Azzurro Simone Favaro con una rappresentanza delle Fiamme Oro, a testimonianza di come il mondo del Rugby sia sempre sensibile nell’abbattere le barriere. La serata, intitolata quest’anno Wondermad – Siamo tutti stranamente normali, è stata presentata dal Trio Medusa, e ha visto parteciparvi star della TV, come Luciana Littizzetto, Paolo Ruffini e Rudy Zerbi, come giudici, e come Giorgio Pasotti, Martina Colombari, Diana del Bufalo, Frank Matano, come giocatori; e star del mondo dello sport, come Kristian Ghedina, Oney Tapia, Carlo Molfetta, Fabio Borini, Marco Mordente, Nainggolan Radja e Mirco Scarantino. I partecipanti, divisi in 8 squadre, si sono sfidati in tanti giochi sul prato dello Stadio dei Marmi che per l’occasione ricordava il mondo di Alice nel Paese delle Meraviglie, mentre i Clown in corsia hanno animato il pubblico sugli spalti. Prima di dare via ai giochi il saluto del Presidente del Coni, Giovanni Malagò, e del Presidente del Cip, Luigi Pancalli, evidenzia come il mondo dello sport italiano voglia eliminare ogni tipo di barriera; Malagò spinge correndo la carrozzina di Pancalli per arrivare prima sul palco. E ’un’immagine che rimane impressa pari a quella di Martin Castrogiovanni che per non essere eliminato dal gioco lancia Bebe Vio con tutta la carrozzina verso il traguardo, creando uno dei momenti più divertenti della serata. A sfida finita la squadra vincitrice è una sola, ma poco importa. Il sorriso sulla bocca degli altri partecipanti e del pubblico parla chiaro, si sono divertiti tutti, e nessuno, guardando le squadre sfidarsi, si è soffermato sulle protesi dei giocatori. A fine serata anche il pubblico scende in campo per festeggiare i vincitori e fare foto con i propri beniamini.
Intanto, Martin corre a destra e a sinistra per fare foto con ogni bambino, ragazzo o genitore che gli si avvicina. Siamo tutti stranamente normali. Ma non tutti siamo eroi, come chi ogni giorno si sveglia e non vede barriere, ma soltanto opportunità.
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