Roma – Le finali del Campionato Nazionale di Serie A Femminile e della Coppa Italia di Rugby a Sette Seniores ed Under 16 Femminile che ha incoronato il Sitam Riviera del Brenta Campione d’Italia ed assegnato a Polisportiva L’Aquila il Trofeo SenioRes e ad Accademy Noceto quello Under 16 della Coppa Italia, hanno calato il sipario sulla stagione nazionale 2011-2012.
Maria Cristina Tonna, responsabile FIR dell’attività femminile, traccia un bilancio a conclusione della due giorni che ha convogliato lo scorso week-end in Veneto oltre seicento atlete proveniente da dodici regioni: Lazio, Toscana, Umbria, Emilia, Abruzzo, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Sardegna, Liguria, Campania.
“E’ stata una due giorni incredibilmente densa, cominciando dalla finale Titolo di Paese del 28 aprile per arrivare alla grande festa che c’è stata nella vicina Casale sul Sile il giorno successivo. Oltre allo spettacolo offerto in campo dalle atlete, è stato particolarmente emozionante vedere così tante squadre provenienti da tutto lo Stivale ritrovarsi per un momento di sport, ma anche di convivio, di scambio e di esperienza”
“Oltre duecento atlete hanno assistito sabato alla sfida tra Benetton Treviso e Riviera del Brenta. Mi auguro che mantengano impresso nei loro cuori le emozioni offerte dalle due finaliste e che possano offrire loro un motivo in più per avvicinarsi al Rugby a XV”
“La Coppa Italia” – spiega la manager azzurra – “così come si legge nelle prime righe del suo regolamento, è una manifestazione di propaganda e sviluppo, un primo momento di approccio al rugby per chi non lo ha mai praticato. Molti lo mettono erroneamente in parallelo con il Seven ma non si possono far giocare delle principianti su tutto campo. Il Seven è una disciplina in cui la tecnica è di altissimo livello, non a caso è stato scelto per rappresentare il rugby alle Olimpiadi”.
“La cosa che mi inorgoglisce è che alcuni Paesi del 6 Nazioni si sono interessati al format tutto italiano della Coppa Italia, grazie al quale stiamo incrementando di anno in anno il numero delle tesserate. L’obiettivo della federazione è lavorare sempre più attivamente al fianco delle società per avviare quante più squadre possibile al Rugby a XV, anche se ci rendiamo conto che la situazione economica italiana non è delle migliori al momento”.
“Un sentito ringraziamento alle due società, Rugby Paese e Rugby Casale, che hanno organizzato le due finali con grande impegno e passione, mettendo le squadre nella condizione migliore per giocare e, dunque, divertirsi. Colgo poi l’occasione per ringraziare gli arbitri, i direttori di campo, i medici ed i volontari presenti domenica a Casale e lo staff tecnico della FIR”.
“Non posso non rivolgere, infine, i complimenti a tutte le ragazze che ho visto in campo: c’è chi ha vinto, chi ha perso, chi si è presa una rivincita rispetto alla passata stagione, ma tutte hanno lottato, si sono sacrificate per arrivare al meglio alle Finali!”
I numeri del week-end al femminile
49 squadre, di cui 30 Seniores, 11 Under 16, 8 Under 14
607 atlete
100 persone tra allenatori e dirigenti
4 campi di gara, divisi in 8 minicampi
117 partite giocate, di cui 80 Seniores, 21 Under 16 e 16 Under 14
25 volontari impegnati nell’organizzazione
16 direttori di gara (arbitri e direttori di campo)
4 medici
1 presidio 118
6 alberghi
780 pasti consumati
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