Dal primo luglio 2022, i sette Poli di Sviluppo rappresenteranno il primo passo del nuovo percorso tecnico federale, che va ad integrare la precedente progettualità per la formazione degli atleti d’elite attraverso un’aggregazione qualitativa degli atleti U17/U18 già a partire dalla realtà dei Club.
Il nuovo modello mira sia a trasferire verso i Club e la base le competenze acquisite da FIR negli anni che hanno caratterizzato la precedente progettualità delle Accademie, sia a perfezionare, attraverso i Centri di Formazione e le Accademie di Benetton e Zebre, il percorso dei migliori talenti verso l’alto livello, completandone la formazione in un contesto adeguato e rispondente alle esigenze di maturazione imposte dal rugby internazionale d’elite.
Al tempo stesso, con l’aggregazione dei Club per la creazione dei Poli, FIR si pone l’obiettivo di contribuire attivamente non solo alla formazione dei giocatori, ma anche all’evoluzione della cultura della formazione all’interno delle proprie Società, alimentando nel medio-lungo termine un circolo virtuoso volto a garantire un’ulteriore evoluzione dell’intero movimento, funzionale alla crescita armonica di tutto il rugby italiano.
I Poli di Sviluppo si prefiggono di accrescere ed aumentare il livello di interazione tra i Club dello stesso territorio, ponendo al centro la formazione dei giocatori, garantendo un monitoraggio più ampio e capillare dei talenti del territorio attraverso un costante e sinergico rapporto tra i tecnici federali e quelli dei Club presso cui i Poli hanno sede: l’attività dei Poli è prodromica a quella dei i Centri di Formazione U18/U19 di Milano e Roma, ed al passo successivo costituito dalle Accademie U20/U23 di Benetton Rugby e Zebre Rugby Club, dove i migliori talenti prodotti dal movimento potranno completare il proprio percorso.
I Poli di Sviluppo U17/U18 identificati dall’Area Tecnica di FIR sulla base delle candidature ricevute e della rispondenza ai requisiti richiesti sotto il profilo tecnico, logistico, impiantisco e di aggregazione territoriale sono per il 2022/23 Parabiago, Lumezzane, Rovigo, Parma, Jesi e Pesaro, Livorno, Firenze-Prato.
Ad essi si aggiunge, come progettualità speciale, il Polo di Sviluppo del Romagna.
“Coinvolgere e contribuire all’evoluzione dei nostri Club sotto il profilo delle competenze formative è un passo cruciale per garantire continuità alla crescita dei nostri migliori giovani da un lato e dell’intero movimento dall’altro” ha dichiarato il Direttore Tecnico di FIR, Daniele Pacini. “I Poli di Sviluppo mettono i Club identificati, e tutte le Società partecipanti al massimo campionato Peroni TOP10, nella condizione di lavorare insieme sul territorio e di farlo in sinergia con personale tecnico di FIR per una condivisione delle competenze, ampliando l’area di intervento ed il numero di atleti potenzialmente coinvolti nel percorso di formazione e specializzazione, ampliando la base della selezione e innalzando in prospettiva il livello qualitativo di un più ampio numero di atleti per il movimento. Siamo entusiasti della direzione presa dal progetto, che conterà sulla supervisione di German Fernandez quale Responsabile dell’Alto Livello giovanile e dalla possibilità di consolidare ulteriormente il rapporto tecnico tra la Federazione ed i Club, che costituiscono un asset strategico per il rugby italiano e per la sua crescita”.
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