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Consiglio Federale: Vaccari e Gualandri Vicepresidenti, al Salone d’Onore il saluto dei vertici CONI
Il Consiglio Federale della FIR si è riunito giovedì 10 ottobre presso la sede dello Stadio Olimpico di Roma, inaugurando la nuova governance presieduta da Andrea Duodo successivamente al rinnovo delle cariche dello scorso 15 settembre.
Il Consiglio ha proceduto in prima istanza alla nomina elettiva delle cariche istituzionali, con l’elezione di Paolo Vaccari come Vicepresidente Vicario e di Antonella Gualandri come VicePresidente, prima donna a ricoprire la carica nella storia della Federazione.
Successivamente è stato costituito il Comitato di Presidenza, di cui faranno parte il Presidente federale, i due Vicepresidenti, Carlo Orlandi in rappresentanza di allenatrici e allenatori e Leonardo Ghiraldini in rappresentanza delle atlete e degli atleti.
Nel pomeriggio i lavori del Consiglio si sono trasferiti presso il Salone d’Onore del CONI, accolti dalla VicePresidente Vicario del CONI Silvia Salis, che ha portato il saluto del Presidente Giovanni Malagò e ricordato la vicinanza del massimo organismo sportivo nazionale alla nuova governance, apprezzandone la visione inclusiva che questa si propone di attuare nel corso del mandato consiliare.
Il Consiglio, su proposta del Presidente federale, ha proceduto all’approvazione delle seguenti deleghe ai Consiglieri:
Paolo Vaccari - deleghe ai Rapporti istituzionali e all’impiantisticaAntonella Gualandri - delega alla ComunicazioneErika Morri - delega al Settore FemminileVittorio Musso - deleghe ai Campionati, ai Comitati Regionali, ai BilanciFulvio Lorigiola - deleghe al Legale&Giustizia ed ai Rapporti con la LegaGabriele Gargano - deleghe al Progetto Sud ed ai BilanciLeonardo Ghiraldini - deleghe ad Area Tecnica, Rapporti con Atlete e Atleti, Rapporti con GIRA e SostenibilitàSilvia Pizzati - deleghe ai Bilanci, Rapporti con GIRA, Rapporti con Atlete e AtletiCarlo Orlandi - deleghe ai rapporti con i tecnici e i direttori di gara, alla Didattica e alla Formazione allenatori
Sono state inoltre conferite deleghe a Gianni Fava, in qualità di membro esterno senza diritto di voto, ai rapporti istituzionali, domestici e internazionali, ed ai rapporti con la Lega Italiana Rugby.
Relativamente alla partecipazione in seno agli organismi internazionali, il Consiglio ha deliberato le seguenti nomine:
Consiglio World RugbyAndrea Duodo (di diritto), Andrea Rinaldo, Erika Morri
Commissione Gioco Professionistico World RugbyAndrea Duodo
Assemblea Sei NazioniAndrea Duodo (di diritto), Vittorio Musso
Board Sei NazioniAndrea Duodo (di diritto)
Rugby Committee 6 NazioniFrancesco Ascione
Consiglio Rugby EuropeFulvio Lorigiola
Board EPCRGianni Fava
PRO Rugby DACLeonardo Ghiraldini e Antonio Pavanello
I lavori sono proseguiti con il conferimento ai Consiglieri Ghiraldini e Pizzati di un mandato esplorativo per il riconoscimento dell’associazione Giocatori Italia Rugby Associati, al Consigliere Lorigiola ed a Gianni Fava mandato per il riconoscimento della Lega Italiana Rugby, e con le nomine delle principali Commissioni federali:
Commissione TesseramentiVittorio Musso (Presidente)Federico AlveràRoberto Musiani
Commissione ImpiantiPaolo Vaccari (Presidente)Roberto ZanovelloFrancesco AscioneFlavio Figuretti
Commissione Organizzatrice GareVittorio Musso (Presidente)Daniele PaciniMarco SantamariaGuido FelettiRiccardo Bonaccorsi
Commissione Medica FederaleFranco Badessi (Presidente)Niccolò Gori (Medico Federale)Donato VassalliEnrico Albanese
Il Consiglio Federale tornerà a riunirsi sabato 16 novembre a Genova e martedì 17 dicembre a Roma.
10 Ottobre 2024 - 3 ore fa
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Italia: senza Tounesi Raineri promuove Ranuccini e Veronese. Sudafrica: 7 cambi. L’analisi delle formazioni
Per l’ultima sfida del WXV contro il Sudafrica (sabato alle 14 a Città del Capo, diretta RugbyPass) il capo allenatore dell’Italia Nanni Raineri deve fare a meno dell’infortunata Tounesi e promuove titolari in terza linea Ranuccini e Veronese, con Francesca Sgorbini che si sposta a numero 8. In panchina ritorna Gaia Maris dopo il brutto colpo subito contro la Scozia, mentre rientra in lista gara Elena Errichiello, terza linea della Capitolina. Dall’altra parte invece il Sudafrica cambia ben 7 giocatrici rispetto al match contro l’Australia, perso di un soffio nonostante una grande rimonta: coach Swys De Bruin ritrova la capitana Booi in seconda linea e cambia in totale 5 ragazze su 8 nel pacchetto. In mediana ritorna l’esperta Tayla Kinsey accanto alla confermata Roos, mentre all’ala tocca alla pericolosissima Mabenge, 14 mete in sole 17 presenze.
I pericoli del Sudafrica
Ripensando alla sfida dello scorso anno sempre nel WXV, il Sudafrica in un anno è cresciuto tantissimo, e lo ha dimostrato nelle prime due partite: la prima vinta contro il Giappone, la seconda persa di misura contro l’Australia dopo essere stato a 50 centimetri dalla meta del pareggio dopo una grandissima rimonta. La squadra di De Bruin si affida, come da tradizione, a un pacchetto di mischia pesante a due centri potentissimi come Qawe e Mpupha, spesso lanciati in corsa per provare ad aprire le difese avversarie. Il resto lo fanno le capacità di impostazione di Nadine Ross e la velocità del triangolo allargato con Malinga, Mabenge e Webb.
La battaglia davanti
Come contro il Galles, l’Italia dovrà reggere fisicamente l’impatto contro avversarie così prestanti. Sarà importante non concedere calci di punizione che possano portare il Sudafrica nei 22 italiani, perché in quel frangente diventerebbe poi difficile difendere contro i continui pick&go delle Springbok Women, che hanno già fatto male a Giappone e Australia. La scelta di provare Francesca Sgorbini a numero 8 in questo senso garantisce ulteriore dinamismo alla terza linea azzurra, di fatto composta da 3 flanker. In questo caso la giocatrice di Romagnat sarà una vera e propria “regista” del pacchetto di mischia, mentre in seconda linea l’esperienza di Duca e Fedrighi servirà per cercare di imporsi in rimessa laterale.
Più difficile sarà il compito delle Azzurre in mischia e in mezzo al campo. Contro il Galles il pacchetto italiano ha tenuto bene, e Raineri ha confermato la prima linea composta da Turani, Vecchini e Seye, ritrovando anche Gaia Maris dalla panchina e confermando tra le ragazze a disposizione anche Stecca, decisiva nella mischia finale contro le gallesi. La chiave di questa partita sarà verosimilmente il breakdown. La contro l’Australia è partita proprio dal dominio nel punto d’incontro da parte delle Springbok Women, capaci di imporsi con delle potenti controruck e rendendo difficile da gestire ogni possesso delle Wallaroos.
Velocità
Nonostante la grande fisicità del Sudafrica, l’Italia può imporre la propria superiorità sia a livello tattico che atletico. La squadra di Raineri potrà sfruttare le invenzioni di Madia e Rigoni, il cervello (e i piazzati) di Sillari e la velocità di Granzotto, Ostuni Minuzzi e Muzzo per mettere in difficoltà una difesa sudafricana non perfetta, soprattutto dal punto di vista del posizionamento difensivo. In questo senso un gioco al piede riuscito potrebbe garantire tanto territorio e tanta pressione sulle spalle delle Springbok Women, che possono andare in difficoltà se messe spalle al muro. Per farlo bisognerà soprattutto diminuire gli errori di handling e provare ad aprire il più possibile il campo, mentre il Sudafrica cercherà invece di tenere le Azzurre quanto più vicine possibile al punto d’incontro. Sarà fondamentale anche la panchina: Raineri può giocarsi 3 carte di grande qualità fra le trequarti come Stevanin, Mannini e Capomaggi.
Le formazioni di Sudafrica-Italia
Sudafrica: 15 Eloise Webb, 14 Nomawethu Mabenge, 13 Zintle Mpupha, 12 Chumisa Qawe, 11 Ayanda Malinga, 10. Nadine Roos, 9. Tayla Kinsey, 8. Sizophila Solontsi, 7 Catha Jacobs, 6 Lusanda Dumke, 5 Vainah Ubisi, 4. Nolusindiso Booi (c), 3 Babalwa Latsha, 2 Lindelwa Gwala, 1 Yonela Ngxingolo
A disposizione: 16 Micke Gunter, 17. Sanelisiwe Charlie, 18 Nombuyekezo Mdliki, 19 Danelle Lochner, 20 Sinazo Mcatshulwa, 21 Aseza Hele, 22 Unam Tose, 23 Byrhandrè Dolf
Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Rigoni, 11 Francesca Granzotto, 10 Veronica Madia, 9 Sofia Stefan (c), 8 Francesca Sgorbini, 7 Alissa Ranuccini, 6 Beatrice Veronese, 5 Giordana Duca, 4 Valeria Fedrighi, 3 Sara Seye, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani
A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Emanuela Stecca, 18 Gaia Maris, 19 Alessandra Frangipani, 20 Elena Errichiello, 21 Emma Stevanin, 22 Sara Mannini, 23 Beatrice Capomaggi
10 Ottobre 2024 - 5 ore fa
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Nazionale Femminile, la formazione delle Azzurre per la sfida con il Sudafrica
Coach Nanni Raineri e il suo staff tecnico hanno scelto la formazione che sabato 12 ottobre, alle 14:00 affronteranno all'Athlone Stadium di Cape Town le padrone di casa del Sudafrica nella sfida conclusiva dell'edizione 2024 del WXV (partita visibile in diretta ru rugbypass.tv e app RugbypassTV).
Dopo la vittoria con il Galles, l'Italia giocherà contro le Springbok Women, che cercheranno di far valere il fattore casalingo e che saranno a caccia della prima vittoria nel torneo, dopo le sconfitte con Giappone e Australia.
Prima linea Azzurra confermata rispetto all'ultimo impegno; in seconda sarà Valeria Fedrighi ad affiancare Giordana Duca, mentre in terza linea il terzetto sarà formato da Beatrice Veronese, Alissa Ranuccini e Francesca Sgorbini. La capitana di giornata Sofia Stefan mantiene la maglia numero 9, con Veronica Madia che torna titolare in mediana. La linea dei trequarti rimane invariata: sulle ali Francesca Granzotto e Aura Muzzo, i centri saranno Beatrice Rigoni e Michela Sillari, con Vittoria Ostuni Minuzzi come estremo.
Da segnalare in panchina la prima convocazione in questa edizione del WXV per la terza linea della Capitolina Elena Errichiello.
Qui di seguito la formazione dell'Italia per la sfida col Sudafrica:
15. Vittoria OSTUNI MINUZZI (Valsugana Rugby Padova, 36 caps)14. Aura MUZZO (Villorba Rugby, 48 caps)13. Michela SILLARI (Valsugana Rugby Padova, 86 caps)12. Beatrice RIGONI (Sale Sharks, 78 caps)11. Francesca GRANZOTTO (Unione Rugby Capitolina, 15 caps)10. Veronica MADIA (Rugby Colorno, 51 caps)9. Sofia STEFAN (Capitana, Sale Sharks, 90 caps)8. Francesca SGORBINI (ASM Romagnat Rugby, 27 caps)7. Alissa RANUCCINI (Rugby Colorno, 9 caps)6. Beatrice VERONESE (Valsugana Rugby Padova, 21 caps)5. Giordana DUCA (Valsugana Rugby Padova, 51 caps)4. Valeria FEDRIGHI (Rugby Colorno, 57 caps)3. Sara SEYE (Ealing Trailfinders, 26 caps)2. Vittoria VECCHINI (Valsugana Rugby Padova, 30 caps)1. Silvia TURANI (Harlequins, 36 caps)A disposizione: 16. Laura GURIOLI (Villorba Rugby, 12 caps)17. Emanuela STECCA (Villorba Rugby, 13 caps)18. Gaia MARIS (ASM Romagnat Rugby, 31 caps)19. Alessandra FRANGIPANI (Villorba Rugby, 10 caps)20. Elena ERRICHIELLO (Unione Rugby Capitolina, 1 cap)21. Emma STEVANIN (Valsugana Rugby Padova, 18 caps)22. Sara MANNINI (Rugby Colorno, 3 caps)23. Beatrice CAPOMAGGI (Villorba Rugby, 18 caps)
Head Coach: Giovanni RAINERI
GLI IMPEGNI DELLE AZZURRESabato 12 ottobre 2024, ore 14:00, Cape Town, Athlone Sports Stadium, WXV 2 III giornata (diretta su rugbypass.tv o app RugbypassTV)Sudafrica v ItaliaDomenica 23 marzo 2025, ore 16:00, sede TBD, Guinness Women’s Six Nations I giornataInghilterra v ItaliaDomenica 30 marzo 2025, ore 16:00, Parma, Stadio Sergio Lanfranchi, Guinness Women’s Six Nations II giornataItalia v IrlandaDomenica 13 aprile 2025, ore 16:00, sede TBD, Guinness Women’s Six Nations III giornataScozia v ItaliaSabato 19 aprile 2025, ore 14:00, Parma, Stadio Sergio Lanfranchi, Guinness Women’s Six Nations IV giornataItalia v FranciaSabato 26 aprile, ore 13:15, Parma, Stadio Sergio Lanfranchi, Guinness Women’s Six Nations V giornataItalia v Galles
10 Ottobre 2024 - 8 ore fa
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Dall’Under 20 alla Nazionale Maggiore in 3 mesi: il sogno di Sara Mannini è diventato realtà
Tre mesi fa guidava l’Italia Under 20 in cabina di regia alle Summer Series di Parma, oggi è in Sudafrica a dar battaglia insieme alla Nazionale maggiore in un WXV che dopo il successo sul Galles ha preso una piega diversa rispetto al difficile inizio contro la Scozia. Sara Mannini è la rivelazione azzurra di questi ultimi mesi: “Sto bene, ho avuto un po’ di mal di gola, ma forse più perché dopo la vittoria contro il Galles ho sforzato un po’ troppo la voce (ride, ndr), adesso mi sta tornando” racconta la 19enne di Colorno.
Sara, hai perso la voce ma non l’entusiasmo. Quanto è stata importante questa vittoria per voi?
“Tantissimo, venivamo da un momento difficile, sentivamo la frustrazione dopo la sconfitta con la Scozia e aver vinto questa partita è stata una liberazione e una grande gioia. In modo particolare poi le ragazze che avevano giocato al Sei Nazioni contro il Galles, perdendo all’ultimo minuto, avevano tanta voglia di rifarsi e penso si sia visto”.
Tu invece come stai vivendo quest’avventura?
“È stato ed è tutto molto emozionante. Sto avendo la possibilità di vivere e capire a 360 gradi cosa significa essere in un gruppo di questo livello, allenandomi con ragazze di grande esperienza, e sono molto contenta della fiducia che gli allenatori e le compagne mi stanno dando in queste settimane”.
È successo tutto molto in fretta, dalle Summer Series di luglio all’esordio fino al WXV: ti sei resa conto di tutto questo?
“Non proprio (ride, ndr). È stata un’estate totalmente all’insegna del rugby. Anche se ho cambiato gruppo e soprattutto livello non mi sono ancora conto di quello che sta accadendo e di questo scalino che sono riuscita a fare. È stato tutto molto veloce, al punto da non avere nemmeno il tempo di pensarci troppo, per questo cerco di pensare solo al rugby e a fare bene. Il sogno è diventato realtà, e probabilmente me ne renderò davvero conto quando tornerò a casa e avrò tempo per pensare a tutti i momenti belli che sto vivendo qui”.
Come hai fatto a far convivere scuola e rugby in questi anni? Continuerai a studiare adesso?
“È sempre stato difficile soprattutto da quando a 17 anni mi sono trasferita a Colorno. Chiaramente il tempo e poco e gli impegni tanti, ma la passione superava sempre tutto e ho cercato di organizzarmi bene, di imparare a gestire meglio il tempo e fortunatamente le superiori sono andate bene. Cercherò di fare lo stesso con l’Università: mi sono iscritta ad ingegneria informatica ed elettronica. Non è stato facile anche perché sono di Pisa e poi ho colto l’opportunità di andare a giocare a Colorno, una realtà che mi è sembrata subito perfetta per me. Ho avuto l’opportunità di poter vivere a Parma con una famiglia che era amica dei miei genitori, ora invece vivo negli appartamenti del Colorno con le altre ragazze della squadra”.
Questa estate hai giocato apertura in Under 20, mentre con la Nazionale seniores giochi secondo centro. Quale ruolo preferisci?
“A Colorno ho giocato principalmente apertura oppure primo centro, che è un po’ il ruolo che si ricopre quando l’allenatore utilizza un doppio mediano, e anche in Under 20 ho giocato sempre apertura, quindi è un ruolo dove mi sento molto sicura, anche se in un gruppo che conosco molto bene come appunto Colorno o l’Under 20. Giocare secondo centro è stata un po’ una novità: inizialmente ero un po’ spaventata dal nuovo ruolo, perché ci sono compiti diversi e movimenti diversi, ma mi sta piacendo tanto soprattutto a livello difensivo. E poi accanto ho una giocatrice strepitosa come Beatrice Rigoni, che con Veronica Madia – che conoscevo già da Colorno – mi ha dato una grande mano a gestire un ruolo che non avevo mai ricoperto. Beatrice è una ragazza d’oro, avere accanto una che in campo fa delle magie poi è emozionante. Da piccola la guardavo in televisione e pensavo fosse un sogno irraggiungibile, invece ora gioco di fianco a lei. Questa è anche la dimostrazione di quanto la Nazionale sia importante per attirare e ispirare le ragazze che vogliono giocare a rugby”.
Per te è la Nazionale è stata un’ispirazione, e come ti senti adesso a stare dall’altra parte e ad essere tu stessa parte del messaggio che voi ragazze volete trasmettere?
“Credo ci sia una responsabilità quando si gioca in Nazionale, perché ci saranno bambine che – come me da piccola – sogneranno di far parte di questo gruppo. Anche se comunque sono la più giovane e l’ultima arrivata è comunque qualcosa che cominci a sentire nel momento in cui vesti la maglia azzurra, si percepisce. In questo mese sto iniziando a capire quali sono le dinamiche di gruppo, cosa significa sentire la pressione di partite così importanti, soprattutto in un torneo in cui per un mese stai tutti i giorni insieme: vivi degli aspetti che nei raduni di pochi giorni non tocchi e ti aiutano a maturare come giocatrice e come persona. È diverso rispetto a quando ho fatto i raduni del Sei Nazioni, perché comunque la mattina andavo a scuola e non sono stata così tanto a contatto con le altre ragazze come in questo mese”.
09 Ottobre 2024 - 1 giorno fa
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Serie A Elite, la stagione 2024/25 parte dalla “Guizza di Padova”
Duodo: “Subito i primi passi per riconoscere la Lega, guardiamo al futuro insieme”
Sabato 12 ottobre la Serie A Elite Maschile, il 27 ottobre la Serie A Elite Femminile: i due massimi campionati nazionali sono ia nastri di partenza, pronti per inaugurare la caccia ai titoli di Campioni d’Italia 2024/25.Padova e il “Memo Geremia”, casa dei Campioni d’Italia maschili in carica del Petrarca Rugby, hanno tenuto a battesimo il lancio della Serie A Elite, alla presenza dei vertici federali, della Lega Rugby che si appresta ad essere riconosciuta da FIR e da Rai Sport che per i prossimi due anni manderà in onda in diretta e in chiaro - anche in oltre 150 Paesi del mondo grazie al canale Rai Italia - la miglior partita settimanale della Serie A Elite Maschile.
Arletti: “Valorizzare i campionati, ricostruire il prodotto e riportare entusiasmo”Pescante: “Rai Sport crede nel rugby italiano, con Rai Italia la Serie A Elite in 150 Paesi”
L’evento di lancio della Serie A Elite 2024/25 è coinciso con la prima conferenza stampa del Presidente federale Andrea Duodo dopo l’Assemblea Ordinaria Elettiva del 15 settembre a Bologna: un’opportunità per celebrare la ritrovata unità d’intenti tra l’organo di governo del rugby italiano e i Club dei massimi campionati, basata su una visione condivisa di sviluppo e promozione delle principali competizioni domestiche.
PADOVA, ITALY - OCTOBER 08: poses for a photo during FIR Serie A Media Day on October 08, 2024 in Padova, Italy. (Photo by Francesco Scaccianoce/Federugby via Getty Images)
“Per me e per il Consiglio Federale è importante muovere uno dei primi passi ufficiali del nuovo mandato presentando la stagione della Serie A Elite e farlo avendo vicino il Presidente della Lega Giulio Arletti e alla presenza dei Presidente dei massimi campionati. Oggi guardiamo al futuro che ci aspetta insieme, la FIR ed i suoi Club che sono il motore del rugby italiano. A loro, a tutti loro, vogliamo dare nuove prospettive, impegnandoci per affiancarli in una crescita virtuosa del sistema rugby in Italia. Giovedì il Consiglio Federale si riunirà per la prima volta a Roma e muoverà immediatamente i passi necessari a riconoscere la Lega Rugby, la prima azione concreta per lo sviluppo del prodotto campionato. Nelle prossime settimane finalizzeremo anche i dettagli per la produzione e la messa in onda delle partite di Serie A Elite Maschile e Femminile, confermando il nostro impegno sia per lo sviluppo tecnico che commerciale delle due manifestazioni e affiancando la proposta di Rai Sport, che per i prossimi due anni continuerà ad operare al fianco di FIR, della Lega e del torneo maschile. I nostri campionati devono tornare ad essere un trampolino verso la Nazionale Maschile e continuare ad esserlo per la Nazionale Femminile, farlo in modo sostenibile ed essere parte di un modello virtuoso che abbia la crescita di tutto il movimento italiano. A tutte le atlete e gli atleti vanno gli auguri della Federazione per vivere una stagione indimenticabile, con il ruolo di protagonisti che spetta a tutte e tutti loro” ha detto il Presidente della FIR, Andrea Duodo.
Giulio Arletti, Presidente di Lega Rugby, ha detto: “La volontà comune di FIR e Lega Rugby è quella di guidare lo sviluppo e la crescita dei campionati di elite, massima espressione dell’alto livello domestico, valorizzandoli come prodotto e rendendoli pienamente sostenibili.La Lega nasce con l’intento di unire le forze, contribuendo a trainare tutto il rugby italiano verso un valore aggiunto sempre importante. Abbiamo un prodotto bello, vendibile, educativo, che dobbiamo comunicare di più e meglio.La Lega intende fare la propria parte, riportando entusiasmo negli stadi. Le opportunità ci sono, faccio un grande in bocca al lupo al Presidente Duodo che da subito si è posto insieme al Consiglio come interlocutore aperto e disponibile. Vogliamo che la gente torni a divertirsi nel seguire il nostro sport. Siamo all’inizio di un percorso di rinascita, un cammino che va intrapreso un passo dopo l’altro, con questa ritrovata unità d’intenti”.
Daniele Pacini, Direttore Tecnico della Federazione Italiana Rugby, ha detto: “I due campionati di Serie A Elite devono essere il faro del movimento, dobbiamo muovere un passo in avanti sotto il profilo culturale per affrontare le sfide di tutto il Paese: demografiche, economiche, geopolitiche. Ogni opportunità di confronto è importante e costruttiva per tutto il sistema-rugby in Italia, i Club sono il cuore del movimento nel nostro Paese come ovunque nel mondo ed è capitale rafforzare l’asse di collaborazione tra FIR e le Società di Serie A Elite, un momento fondamentale nel percorso di formazione dei giocatori di interesse nazionale”.
Riccardo Pescante, Vicedirettore di Rai Sport, ha sottolineato il lungo impegno dell’emittente di Stato al fianco della Serie A Elite: “La Rai crede nel rugby italiano e continuerà a lavorare per ampliare la propria offerta, nazionale e internazionale. E’ importante che anche il campionato possa sviluppare la propria comunicazione, diventando sempre più evento e andando oltre il campo, replicando il modello virtuoso che FIR ha promosso per le proprie Nazionali. Siamo impazienti di raccontare questa nuova stagione, gli ascolti sono cresciuti anno dopo anno e la recente visibilità garantita anche da Rai2 ha accelerato questa crescita. Quest’anno l’offerta si arricchirà con la messa in onda della nostra partita settimanale anche su Rai Italia, portando il massimo campionato maschile in 150 Paesi in tutto il mondo e contribuendo a quel percorso di rilancio e valorizzazione che la FIR e la Lega, insieme, si prefiggono”.
08 Ottobre 2024 - 2 giorni fa
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