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Sei Nazioni femminile 2025: i precedenti tra Galles e Italia
Il Sei Nazioni femminile dell’Italia si chiude contro il Galles: al Lanfranchi di Parma si giocherà la 25esima sfida tra le due formazioni, con le Azzurre che vogliono ritrovare un successo che al Sei Nazioni contro le gallesi manca dal 2022, dopo essersi sbloccate nella sfida di ottobre nel WXV 2024.
I precedenti tra Galles e Italia
Italia e Galles si sono incontrate 24 volte in incontri ufficiali: le Azzurre hanno ottenuto 9 vittorie, un pari e 14 sconfitte. Nel Sei Nazioni invece il bilancio è totalmente pari: 8-8 con un pareggio. L’Italia ha segnato in totale 293 punti, subendone 446.
Le due squadre si sono incontrate per la prima volta al Mondiale 1998, con vittoria del Galles ad Amsterdam per 12-10. La prima sfida nel Sei Nazioni, nel 2007, finì 24-0 per il Galles a Roma, mentre il primo successo azzurro risale al 2010: 19-15 a Bridgend.
La vittoria più larga delle Azzurre è il 22-5 di Padova nel 2015, mentre quella gallese risale alla Coppa del Mondo 2002: 35-3 a Barcellona. L’unico pareggio tra le due formazioni risale al 2019: a Lecce finì 3-3 con calci di Wilkins e Sillari, e quei 2 punti alla fine si rivelarono decisivi per conquistare il secondo posto. L’ultimo successo nel Sei Nazioni è arrivato nel 2022, con Michela Sillari che decise il match di Cardiff allo scadere per il 10-8 finale dopo la meta di Barattin. L’ultima vittoria in assoluto invece è arrivata ad ottobre del 2024, al WXV.
L’ultima sfida
Nel 2024 Galles e Italia si sono incontrate due volte. La prima a Cardiff nel Sei Nazioni, dove il Galles ha vinto in rimonta 22-10 una partita rocambolesca. Padrone di casa in vantaggio con Phillips al 15’ e superate due minuti dopo dalla meta di Ostuni Minuzzi con trasformazione di Rigoni, che nel finale di frazione allunga ulteriormente dalla piazzola per il 10-5 dell’intervallo. Nella ripresa arriva subito la risposta del Galles, che con Pyrs e il piede di Bevan ritorna in vantaggio. Al 15’ del secondo tempo Granzotto trova la meta del pareggio, mentre al 29’ quella di Stevanin vale il controsorpasso. L’assalto finale però premia il Galles, che segna con Tuipulotu a 3 minuti dalla fine e vince la partita con la trasformazione di George per il 22-20. Nella seconda sfida, giocata in Sudafrica al WXV 2024, sono state le Azzurre a prevalere dopo una grandissima battaglia terminata 8-5 per l’Italia, che passa in vantaggio all’11’ con Giordano e viene raggiunta al 32’ da Buck per il 5-5 del primo tempo. Nella ripresa Rigoni dalla piazzola firma il secondo vantaggio, poi è pura battaglia: le Azzurre difendono con i denti e con le unghie, resistono all’assalto gallese e portano a casa una grande vittoria.
22 Aprile 2025 - 2 ore fa
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URC: Benetton, vittoria mai in discussione. Zebre, un gran primo tempo. L’analisi della 15esima giornata
Il weekend di Pasqua ha regalato tante emozioni: il Benetton ha giocato una delle migliori partite della sua stagione, espugnando Johannesburg per 42-31 contro i Lions in una partita in totale controllo nonostante i 3 gialli subiti nel secondo tempo, a dimostrazione del pomeriggio di dominio totale dei biancoverdi. Questi 5 punti valgono il quinto posto in classifica a 3 giornate dalla fine, anche se la graduatoria è ancora cortissima (i biancoverdi sono a 41, ma gli Scarlets – al momento i primi esclusi – sono a 38) e quindi nulla è ancora sicuro. Ogni singolo punto sarà decisivo. Dalle Zebre è arrivata un’altra prestazione convincente: la squadra di Brunello ha mandato nel pallone i Glasgow Warriors secondi in classifica, con un primo tempo strepitoso a Parma, non valorizzato del tutto a causa delle due clamorose occasioni sprecate da Licata e Gregory. Nella ripresa, Glasgow è venuto fuori alla distanza vincendo 14-6: qualche rimpianto per le Zebre, accompagnato però dall’ennesima dimostrazione di quanto possano davvero giocarsela con tutti.
Benetton, 5 punti d’oro a Johannesburg
Una partita mai in discussione, nonostante i 3 cartellini gialli subiti in successione nella ripresa che hanno costretto il Benetton a giocare a tratti anche in 13. Basterebbe questo per elogiale la prestazione dei biancoverdi, che hanno battuto 42-31 i Lions estromettendoli di fatto dalla combattutissima lotta playoff. In una partita particolare fin dall’inizio, con la rarefazione dell’aria che ha ulteriormente estremizzato il gioco al piede, il Benetton ha fatto subito la differenza, con Umaga bravo ad avventarsi su un up&under non controllato per la meta del vantaggio. Il match è stato dominato dai trequarti del Benetton, che al 13’ hanno finalizzato la seconda meta con Mendy, e al 22’ ne hanno firmata un’altra con Marin (ottima partita la sua) dopo un’imbucata del solito onnipresente Odogwu, tornato in condizione strepitosa dopo il lungo infortunio che lo ha tenuto fuori. Il distacco è rimasto invariato con una meta per parte: Venter per i sudafricani, uno scatenato Mendy per i biancoverdi, poi nel finale è arrivato forse l’unico vero errore della squadra di Bortolami nei primi 40’, quando un rimbalzo imprevedibile ha mandato fuori strada tre biancoverdi permettendo a Louw di segnare.
Nonostante questo, il considerevole vantaggio dell’intervallo (32-17) e il costante dominio del gioco hanno permesso al Benetton di non far riaprire mai la partita ai sudafricani. Anzi, appena rientrati in campo i biancoverdi hanno colpito con un’azione ispirata ancora una volta dal solito Mendy, seguito dall’ottimo Alessandro Garbisi (player of the match in Sudafrica) e poi da Ruzza, che ha finalizzato il 39-17. Sembrava fatta, ma i biancoverdi hanno dovuto lottare ancora: sono arrivati 3 gialli in 13 minuti (Ruzza, Maile e Zilocchi) con il Benetton costretto a giocare quindi prima in 14 e poi addirittura in 13. Nonostante questo, la squadra di Bortolami non si è scomposta, vincendo la collisione ed evitando quindi che i Lions potessero avere abbrivio avanzante per allargare il gioco e sfruttare gli spazi. In inferiorità numerica il Benetton ha concesso una sola meta, a Van der Merwe, e anzi hanno messo dentro altri 3 punti con Umaga, tenendo sempre il match chiuso a doppia mandata. La marcatura finale di Pretoriusha spostato poco o nulla: il Benetton ha trionfato 42-31 in Sudafrica, contro i Lions, in una delle partite più belle della stagione biancoverde.
Zebre, che peccato
Un primo tempo di altissimo livello al cospetto della seconda in classifica di URC: con qualche occasione sfruttata in più, il match avrebbe potuto avere anche un finale diverso. Le Zebre hanno mandato in crisi i Glasgow Warriors con la solita grande partita fatta di difesa, imprevedibilità e combattività. Nonostante l’uscita immediata di Prisciantelli – uno degli uomini chiave della squadra di Brunello – per infortunio, le Zebre hanno tenuto sotto scacco la squadra di Franco Smith: il 6-0 dell’intervallo (due calci di Da Re) sta però strettissimo alla franchigia di Parma. Pesano, soprattutto, le due mete praticamente già fatte e divorate da Licata e Gregory, che hanno tenuto i Warriors in partita. La chiave della ripresa è stata poi l’ammonizione di Canali (fino a quel momento perfetto e devastante in mezzo al campo) per un placcaggio alto, e con l’uomo in più Glasgow ha trovato le due mete che hanno ribaltato il risultato con McKay e McDowall. Eppure, le Zebre hanno avuto ancora occasioni per ritornare in partita, e l’unico vero neo della prestazione di Parma è stato la rimessa laterale, dalla quale non sono arrivati i palloni di qualità che servivano. Un peccato davvero, perché Glasgow è riuscito a fare la differenza solo in quei 10 minuti in superiorità numerica, in una partita giocata benissimo dalla squadra di Brunello, che comunque conferma ancora una volta la sua competitività a tutto tondo, anche contro le squadre più forti dell’URC.
20 Aprile 2025 - 2 giorni fa
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Festival Sei Nazioni U18, le Azzurrine piegano la Scozia 24-5
Londra - Le Azzurrine U18 chiudono con un netto successo sulle pari età scozzesi la propria avventura nel Festival Sei Nazioni di categoria.Al Wellington College di Londra Blaskovic e compagne piegano la Scozia 24-5, in fondo a settanta minuti in cui l’Italia ha sempre mantenuto il controllo del gioco e del campo, prendendo fiducia minuto dopo minuto: la marcatura del secondo centro Kone, poco prima del quarto d’ora di gioco, ha messo la gara sui binari voluti dalle giovani di Diego Saccà.A riposo sul 7-0, l’Italia ha accelerato nella ripresa, con tre mete che nel volgere di appena nove minuti, tra il settimo ed il sedicesimo, hanno scavato il divario con la Scozia, costretta ad accontentarsi di una marcatura a tempo scaduto per muovere il tabellino.
Le Azzurrine chiudono così il percorso nel Festival di categoria con una vittoria sulla Scozia, un pareggio con il Galles e tre sconfitte con Francia, Irlanda e Inghilterra.
U18 Six Nations Festival Femminile 2025 – III giornoLondra, Wellington College, 19 aprile 2024Italia v Scozia 24-5Marcatrici: p.t. 13’ m. Kone tr. Pratichetti (7-0); s.t. 7’ m. Burchielli tr. Pratichetti (14-0); 9’ m. Petretti (19-0); 16’ m. Petretti (24-0); 35’ Mackay (24-5)Italia: Marini; Petretti, Kone, Blaskovic (Cap), Brusadin; Pratichetti, Rosini; Antonazzo, Floridia, Burchielli; Stafoggia, Carraro; Spampanato, Angeli, GiorgettiAltre entrate: Ardesi, Cortini, Coletto, Arquà, Ryanm Aifuwa, Buono, Busetto, Pilat, Agostinetto, Angelucci, Pietrobon, ZanattaScozia: Haddow; Giles, Brown, Waters, Mathieson; Mellanby, Comeford; Thomson (co-Cap), Down, Vaughan; Merryweather, Borthwick; Spence (co-Cap), Rae, MoffatAltre entrate: Sutherland, Nimmo, Lardner, Rudd, Vance, Rosie, Morrison, Mackay, Prokopenko, Husrath, Bird, Campbell, Foubister
19 Aprile 2025 - 3 giorni fa
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Sei Nazioni femminile: una grande Italia spaventa la Francia, ma a Parma passano 34-21 le Bleus
Una grande Italia sfiora l'impresa a Parma contro la Francia, gioca un primo tempo strepitoso chiudendolo in vantaggio, poi nella ripresa tiene contro il feroce assalto francese con la solita grande difesa, poi cede concedendo due mete negli ultimi 5 minuti per un 34-21 davvero troppo pesante per quanto si è visto in campo, con le Azzurre capaci di giocare 75 minuti alla pari contro una delle squadre più forti del mondo. Un match combattutissimo, con la squadra di Roselli capace di imporsi con il drive nonostante la differenza di 60 kg tra i due pacchetti di mischia e che è andata all'intervallo in vantaggio di 9 punti. Nella ripresa, nonostante il sorpasso francese, l'Italia è sempre rimasta in partita, sfiorando più volte il controsorpasso e cedendo soltanto nel finale concedendo due mete nate dalla necessità di rischiare il tutto per tutto. Nonostante il risultato finale, quella dell'Italia rimane una grande partita e un ottimo segnale in vista del match di sabato prossimo contro il Galles.
La cronaca di Italia-Francia
La Francia prova subito a dare una prima prova di forza in mischia ordinata, poi Vernier trova un bell'intervallo sul lato destro e serve Bourdon in sostegno. La numero 9 francese innesca la corsa di Grisez, che trova lo spazio per marcare la prima meta con trasformazione di Bourgerois. Un fallo in attacco su Seye vanifica poi la seconda azione francese, nata dalla combinazione tra Khalfaoui e Brosseau, poi Sara Cox ammonisce Fall per un placcaggio alto su Veronese. L'Italia si rende pericolosa in attacco, spreca un paio di opportunità a causa della furia francese nel punto d'incontro ma poi entra nei 22 con un bel drive avanzante: serie di pick&go con Turani e Veronese tra le più attive, poi Madia cerca Muzzo con un cross-kick leggermente lungo. C'era però un vantaggio, la squadra di Roselli va in rimessa laterale e stavolta va a segno con un'altra bella maul: Vittoria Vecchini finalizza, Sillari trasforma per il 7-7.
Ancora il drive azzurro mette in grande difficoltà la Francia, conquistando un altro vantaggio e arrivando fino ai 5 metri. Bitonci attacca in prima persona, poi le avanti erodono ancora terreno fino a quando Turani riesce ad andare oltre ma viene tenuta alta. Le Azzurre insistono ancora: ricezione di Fedrighi in touche con Vecchini che imposta un'altra maul. La Francia stavolta difende bene ma è costretta ancora a difendere ai 5 metri. Altra serie di cariche, la Francia si stringe tutta intorno al punto d'incontro e lascia spazi all'esterno: Bitonci e Mannini allargano su Madia che trova la corsa di Aura Muzzo. Seconda meta dell'Italia, con Sillari che trasforma per il 14-7.
Al 28' la Francia risponde con un'accelerazione delle sue, ancora partendo dalla mischia e poi insistendo con una lunga serie di cariche: Fall assorbe due avversarie con il movimento verso il punto d'incontro, poi Bourdon allarga su Bourgeois che marca la seconda meta. L'estremo francese colpisce il palo sulla trasformazione e l'Italia resta davanti 14-12. La squadra di Roselli risponde subito: grandissima carica di Veronese che rompe il primo placcaggio e si porta dietro Bourdon per 10 metri, la Francia è costretta al fallo con Brosseau che concede un'altra opportunità di lanciare una touche nei 22. Bello il lancio di Vecchini su Duca e altro avanzamento che porta le Azzurre a due metri dalla linea di meta, poi è ancora Duca ad attaccare per linee dirette ma viene tenuta alta.
La squadra di Roselli continua a dominare il primo tempo: calcetto di Madia a mettere sotto grande pressione Sansus, prima di tutte arriva Turani che conquista il tenuto e manda di nuovo l'Italia in touche. Il drive è subito avanzante, Veronese si stacca e va oltre ma viene ancora tenuta alta da Manae Feleu. La Francia continua a commettere falli e Madia riporta tutte nei 22, ancora una maul avanzante (con altro vantaggio), la palla passa da Vecchini a Turani che riesce a schiacciare sulla linea per la terza meta, con Sillari che trasforma per il 21-12 con cui si chiude il primo tempo.
Il secondo tempo comincia con una reazione francese furiosa: dal primo affondo arrivano i 3 punti di Bourgeois. L'Italia però risponde presente e con una serie di pick&go ritorna subito davanti, sfidando la Francia anche sul piano fisico. Ranuccini riesce ad andare oltre dopo un'altra bella maul, ma viene di nuovo tenuta alta. Roselli mette dentro Tounesi e Sgorbini per Duca e Ranuccini. La Francia cambia tutta la prima linea e si affida a una scatenata Fall e guadagna due calci di punizione in successione che le consentono di arrivare ai 5 metri. Bigot lancia su Fall, le Azzurre difendono bene sul drive, poi Mannini e Ostuni Minuzzi fanno un miracolo su Grisez lanciata verso la bandierina. È un assalto, chiuso però con il tenuto conquistato da D'Incà.
È il momento più difficile della partita, perché la Francia continua a spingere e al 54' marca in mezzo ai pali con Romane Menager. Bourgeois firma la trasformazione del sorpasso: 21-22. Roselli manda dentro anche Maris, Stefan e Rigoni per rispondere a una Francia che nella ripresa sembra poter prendere in mano la partita. Arbez salva miracolosamente su Ostuni Minuzzi, che aveva trovato uno splendido break a metà campo, poi Rigoni da continuità all'azione ma Riffoneau conquista il turnover che salva le Bleus.
La Francia, dopo lo scampato pericolo, ritorna in attacco e va per i pali con il piede della solita Bourgeois, che però colpisce male e spreca l'opportunità di allungare. La numero 15 francese ci riprova al 73' dopo un fallo di Sillari nel punto d'incontro, ma colpisce clamorosamente il palo. Marine Menager però continua a dare continuità all'attacco delle Bleus, coadiuvata dalla solita Fall e dalla neo-entrata Queyroi. L'Italia resta attaccata alla partita con i denti e con le unghie, argina la maul francese tenendo il pallone alto in area di meta, alla fine però la meta della Francia arriva al 78' con l'intercetto di Marine Menager dopo un'incomprensione tra Rigoni e Madia. Bourgeois trasforma per il 21-29. Nel finale l'Italia rischia il tutto per tutto alla ricerca del bonus e viene punita oltre misura dalla meta finale di Chambon dopo una fulminea ripartenza francese. Finisce 34-21 per la Francia, che conquista 5 punti.
Parma, Stadio Sergio Lanfranchi, 19 aprile 2025Guinness Women’s Six Nations – IV giornataItalia v Francia 21-34 (21-12)Marcatrici: p.t . 2’ m. Grisez tr. Bourgeois (0-7); 18’ m. Vecchini tr. Sillari (7-7); 26’ m. Muzzo tr. Sillari (14-7); 29’ m . Bourgeois (14-12); 39’ m. Turani tr. Sillari (21-12) s.t. 3’ cp Bourgeois (21-15); 15’ m . R. Menager tr. Bourgeois (21-22); 37' m. M. Menager tr. Bourgeois (21-29); 39' m. Chambon (21-34)Italia: Ostuni Minuzzi; Muzzo, Sillari, Mannini (18’st Rigoni), D’Incà, Madia, Bitonci (18’st Stefan); Giordano (Cap), Ranuccini (7’st Sgorbini), Veronese; Duca (7’st Tounesi), Fedrighi; Seye (18’ st Seye), Vecchini (23’st Spinelli), Turani (35’st Stecca)all. Fabio RoselliFrancia: Bourgeois; Grisez, M.Menager, Vernier, Boulard; Arbez (26’ st Queyroi), Bourdon- Sansus (20’ st Chambon), T.Feleu; Okemba (23’ st Champon), R.Menager (32’ st. Berthomieu); Fall-Raclot, M.Feleu (Cap, 12’st Escudero); Khalfaoui (12’ st Joyeaux), Bigot (12’st Riffoenau), Brousseau (12’ st Mwayembe).all. Gaelle Mignot
Arb: Sara Cox (RFU)assistenti: Maria Latos (GER); Zoe Naude (SARU)TMO: Dan Jones (RFU)Cartellini: 8’ pt Giallo a Fall (Francia)Calciatrici: Bourgeois (3/6); Sillari (3/3)Player of The Match: Madoussou Fall (Fra)Note: Giornata nuvolosa, 1916 spettatoriPunti in classifica: Italia 0; Francia 5
19 Aprile 2025 - 3 giorni fa
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FIR e Comune di Parma celebrano la memoria di Giancarlo Dondi nel novantesimo della nascita
La memoria di Giancarlo Dondi continuerà a vivere presso la “Cittadella del Rugby” di Parma, l’impianto che il past president della Federazione Italiana Rugby, scomparso lo scorso 31 marzo, aveva fortemente voluto e gestito dopo aver lasciato nel 2012 la guida dell’organo di governo del rugby italiano.
Sabato 19 aprile, in occasione del test-match tra Italia e Francia valido per la quarta giornata del Guinness Women’s Six Nations, la FIR ed il Comune di Parma hanno voluto rendere omaggio alla memoria del dirigente parmigiano, numero uno federale dal 1996 al 2012, in occasione del novantesimo anniversario della nascita.
Il Presidente della FIR Andrea Duodo e l’Assessore allo Sport di Parma Marco Bosi, affiancati dalla Centuriona Sara Barattin e da una rappresentativa della Squadra Nazionale Femminile, hanno svelato una targa celebrativa dedicata a Dondi prima del calcio d’inizio della sfida tra le Azzurre e le transalpine, simbolicamente posizionata nello spazio hospitality della tribuna del “Lanfranchi” da cui il Presidente Onorario era solito assistere agli incontri di Zebre e Italia Femminile.
Andrea Duodo, Presidente della FIR, ha dichiarato: “Il rugby italiano sarà per sempre grato a Giancarlo Dondi per la lucida visione che ha caratterizzato la sua presidenza, contribuendo in modo decisivo all’ingresso nel Sei Nazioni ed ai più alti livelli della governance mondiale. Avevamo deciso di festeggiare i novant’anni di Giancarlo con una cerimonia a lui dedicata, abbiamo voluto rimanere fedeli a questa volontà anche dopo la sua scomparsa. Le sfide tra Italia e Francia avevano un posto speciale nel suo cuore, non avrebbe potuto esserci un momento migliore per questa cerimonia che segna idealmente l’avvio dell’iter che abbiamo avviato insieme al Comune per intitolargli, come merita, questo impianto che aveva voluto e amato”.
L’Assessore allo Sport e Bilancio del Comune di Parma, Marco Bosi, ha detto: “Giancarlo Dondi è stato un grande dirigente sportivo e uno straordinario ambasciatore di Parma nel mondo. Ricorderò sempre con affetto i nostri incontri ed i suoi consigli illuminati quando, giovanissimo, iniziai la mia avventura di Assessore Comunale. Insieme alla Federazione lavoreremo perchè questo impianto possa essere un luogo dove far vivere concretamente il ricordo di un uomo che ha dato moltissimo al rugby ed allo sport italiani”.
19 Aprile 2025 - 3 giorni fa
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