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Quesada e Brex, la conferenza stampa post-All Blacks
Torino. Nella pancia dell’Allianz Stadium tocca come sempre al c.t. Quesada riassumere i temi di un match che la sua Italia ha saputo affrontare a testa alta, con una grande performance difensiva e qualche errore pagato davvero caro in attacco, cancellando il ricordo amaro dell’ultimo confronto al Mondiale francese. Accanto a lui il Capitano di giornata, un indomito Ignacio “Nacho” Brex.
Gonzalo Quesada: “Un mix di emozioni. Vedere la squadra battersi così contro la miglior formazione che gli All Blacks sono in grado di mettere in campo oggi mi rassicura, abbiamo cercato di sfruttare le palle buone da touche e contrattacco, ma purtroppo non ci siamo riusciti. Peccato, abbiamo lavorato tanto in questo mese, messo nel nostro piano strategico molti elementi nuovi per il futuro”.
Nacho Brex: “Rispetto al Mondiale l’attitudine mentale è stata completamente diversa, proprio lì avevamo capito che ogni minimo cedimento può trasformarsi in una dura punizione, questo non è accaduto questa sera, dobbiamo essere soddisfatti del progresso fatto, ma sappiamo che la strada per giocarcela con loro punto su punto è ancora lunga”.
GQ: “Abbiamo perso 17 palloni, loro 11, la palla era scivolosa e forse giocare così tardi qui a Torino a novembre, peraltro in uno stadio fantastico, è un elemento di cui tenere conto in futuro. Stiamo lavorando per essere una squadra difficile da affrontare, gli All Blacks hanno meritato completamente la vittoria anche se alcuni regali potevano essere evitati. Mi spiace molto per l’ultima meta, era evitabile".
GQ: “Per il Sei Nazioni abbiamo delle novità sul piano di gioco, la relazione con gli staff di Benetton e Zebre è ottima e questo è un elemento fondamentale per affrontare il percorso che ci porterà al primo match del Torneo con un calendario molto stretto”.
GQ: “Voglio ringraziare tutte le città che ci hanno ospitato in questo mese, in particolare Torino, che si è messa a disposizione in ogni modo. Un grazie speciale all’Esercito Italiano, e al pubblico naturalmente”.
NB: “La gente qui allo stadio è stata fantastica, dal campo sentivamo il loro sostegno nei momenti più difficili e davvero il contributo che ci hanno dato è stato importantissimo. A fine gara ho regalato i miei pantaloncini a un bambino, sono padre di due figli e so cosa possa significare, è sempre un piacere il momento del contatto col pubblico a fine partita”.
Non scontato il commento di Scott Robertson, head coach degli All Blacks: "Sapevamo che sarebbe stata dura con l'Italia, sono un team molto fisico e dobbiamo dare pieno credito alla performance di cui sono stati capaci, hanno giocato con una passione incredibile e la vittoria non è stata facile per noi anche per l'atmosfera che il pubblico ha saputo creare nei momenti più tosti della gara, specialmente quando difendevano sui loro cinque metri".
24 Novembre 2024 - 2 giorni fa
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Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series: a Torino gli All Blacks battono una grande Italia
A Torino l'Italia gioca una gran partita al cospetto degli All Blacks, che si trovano di fronte una difesa azzurra coriacea e aggressiva che tiene aperto il match fino al 70', quando Tele'a firma la meta che chiude i giochi dopo una serata non facile per i neozelandesi. La squadra di Quesada passa in vantaggio due volte con i piazzati di Paolo Garbisi, viene raggiunta dalla meta di Roigard e nel finale di primo tempo è Will Jordan a scavare il solco definitivo. Nella ripresa l'arrembaggio azzurro infiamma lo Juventus Stadium ma la difesa degli All Blacks tiene, pur con grande fatica. Nel finale segnano Tele'a, Menoncello e poi Barrett per il definitivo 29-11 con cui la Nuova Zelanda conquista l'ultimo test delle Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series.
La cronaca di Italia-Nuova Zelanda
L'inizio del match è molto spezzettato, la Nuova Zelanda fatica ad uscire dal proprio campo ma l'Italia non ne approfitta e commette 2 errori di handling al limite dei 22. Dopo 10 minuti passati a difendere gli All Blacks rispondono, ma Ruzza è bravissimo a penetrare nella maul neozelandese e a rubare palla, poi Page-Relo trova un grandissimo 50-22 e riporta gli Azzurri (oggi in maglia bianca) in attacco: Negri vince la touche e innesca la maul dell'Italia, gli All Blacks sono costretti al fallo e Garbisi segna i primi punti del match. Dall'altra parte Beauden Barrett risponde col piazzato del 3-3.
Sul calcio di rinvio, però, l'Italia ottiene subito un altro calcio di punizione per un'ostruzione di Aumua: Garbisi è preciso e riporta di nuovo in vantaggio gli Azzurri. Al 18' arriva anche una seconda opportunità per gli All Blacks, che però rinunciano ai pali e vanno in rimessa laterale. Ancora una volta la pressione italiana è furiosa e disinnesca l'attacco della squadra di Robertson. Tra i più attivi in difesa Lucchesi, Zuliani e Vintcent, ma è tutta la squadra di Quesada che mette sabbia negli ingranaggi degli All Blacks, che restano temporaneamente in 14 per un giallo a Scott Barrett per una pulizia irregolare su Fischetti.
Al 24' gli All Blacks trovano la meta del vantaggio, la segna Cam Roigard con una bella iniziativa personale: il mediano di mischia neozelandese vede il buco, elude il placcaggio di Fischetti e segna per il 10-6 con trasformazione di Beauden Barrett. La squadra di Robertson, una volta recuperato Scott Barrett, prova a spingere per togliersi l'Italia di dosso, ma al 35' uno strepitoso Ioane salva prima su Will Jordan lanciato in meta, poi dopo l'offload dell'estremo neozelandese su Sititi, l'ala di Lione va a prendersi anche il numero 6 degli All Blacks con l'aiuto di Zuliani. Alla fine del primo tempo è Will Jordan a punire gli Azzurri: l'estremo trova un primo varco al limite dei 22, gli avanti danno continuità all'azione e poi è di nuovo il numero 15 a finalizzare il passaggio di Beauden Barrett. Il primo tempo si chiude sul 17-6.
A inizio ripresa Quesada mette dentro Ferrari per Riccioni, e dopo 4 minuti Trulla salva provvidenzialmente su Tele'a. Poi si accende Ange Capuozzo, che squarcia la linea difensiva neozelandese e serve Ioane sul lato sinistro, la difesa degli All Blacks scala bene ma concede un fallo. Gli Azzurri vanno in rimessa laterale e vergono fermati con due falli di fila, e l'arbitro Brousset punisce Lienert-Brown con un giallo. La squadra di Quesada continua ad insistere, avanza con la maul ma gli All Blacks impacchettano il pallone e conquistano il turnover. Dall'altra parte invece è l'ottimo tenuto di Fischetti a interrompere l'avanzamento neozelandese.
La squadra di Robertson fatica a trovare soluzioni in mezzo al campo e si ancora alla mischia ordinata, unico fondamentale davvero dominante della loro partita: ne fa le spese Simone Ferrari, che al 67' viene ammonito per crolli ripetuti della mischia. Subito dopo, lo Juventus Stadium tributa una meritata ovazione a Sam Cane, che esce tra gli applausi firmando la sua ultima presenza con gli All Blacks. Subito dopo è ancora uno strepitoso Ioane a salvare su Will Jordan, ma al 70' alla fine gli All Blacks marcano con Mark Tele'a dopo un gran passaggio del solito Beauden Barrett. Nel finale l'Italia con una grande reazione trova la meta dell'11-24: la segna Tommaso Menoncello dopo un offload strepitoso di Zanon. Nell'ultima occasione però Barrett raccoglie un calcetto di Capuozzo e si invola in bandierina per il definitivo 29-11 con cui si chiude il match.
Il tabellino del match:Torino, Allianz StadiumVittoria Assicurazioni ANS Sabato 23.11.2024 - kick-off ore 21:10
ITALIA v NUOVA ZELANDA 11-29 (p.t. 6-17)
Marcatori: PT 11’ cp Garbisi (3-0); 14’ cp B. Barrett (3-3); 16’ cp Garbisi (6-3); 23’ m. Roigard, t. B. Barrett (6-10); 38’ m. Jordan, t. B. Barrett (6-17). ST 69’ m. Tele’a, t. B. Barrett (6-24); 75’ m. Menoncello, nt (11-24); 78’ m. B. Barrett, nt (11-29)
Italia: 15 Ange Capuozzo (66’ Riccioni), 14 Jacopo Trulla (71’ Zanon), 13 Juan Ignacio Brex (C), 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi (77’ Marin), 9 Martin Page-Relo (54’ A. Garbisi), 8 Ross Vintcent, 7 Manuel Zuliani (68’ Izekor), 6 Sebastian Negri, 5 Dino Lamb (65’ Ruzza; 74’ Lamb), 4 Federico Ruzza (51’ N. Cannone), 3 Marco Riccioni (43’ Ferrari), 2 Gianmarco Lucchesi (51’ Nicotera), 1 Danilo Fischetti (61’ Spagnolo)A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Mirco Spagnolo, 18 Simone Ferrari, 19 Niccolò Cannone, 20 Alessandro Izekor, 21 Alessandro Garbisi, 22 Leonardo Marin, 23 Marco ZanonHead Coach: Gonzalo Quesada
Nuova Zelanda: 15 Will Jordan, 14 Mark Tele’a, 13 Rieko Ioane, 12 Anton Lienert-Brown (61’ Havili), 11 Caleb Clarke 61’ McKenzie), 10 Beauden Barrett, 9 Cam Roigard (57’ Perenara), 8 Ardie Savea, 7 Sam Cane (C – 66’ Lakai), 6 Wallace Sititi, 5 Patrick Tuipulotu (51’ Vaa’i), 4 Scott Barrett (C), 3 Tyrel Lomax (54’ Newell), 2 Codie Taylor (50’ Aumua), 1 Ethan de Groot (51’ Tu’ungafasi)A disposizione: 16 Asafo Aumua, 17 Ofa Tu’ungafasi, 18 Fletcher Newell, 19 Tupou Vaa’i, 20 Peter Lakai, 21 TJ Perenara, 22 David Havili, 23 Damian McKenzieHead Coach: Scott Robertson
Arbitro: Pierre Brousset (FFR)Assistenti: Nika Amashukeli (GRU), Ludovic Cayre (FFR)Quarto Uomo: Filippo Russo (FIR)TMO: Tual Trainini (FFR)
Cartellini: 19’ giallo a S. Barrett (NZL); 50’ giallo a Lienert-Brown (NZL); 66’ giallo a Ferrari (ITA)Calciatori: Garbisi (ITA) 2/3; B. Barrett (NZL) 4/5Player of the Match: Will Jordan (NZL)Note: Serata fredda, terreno di gioco in perfette condizioni, spettatori 40.732. Ultima partita con gli All Blacks per Sam Cane
23 Novembre 2024 - 2 giorni fa
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Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series: la presentazione di Italia-Nuova Zelanda
La sfida più bella, ma anche la più difficile: Italia-Nuova Zelanda non è mai una partita come le altre. Gli Azzurri tornano a sfidare gli All Blacks a poco più di un anno di distanza dalla cocente sconfitta della Rugby World Cup 2023, quando i neozelandesi vinsero 96-17. Coach Gonzalo Quesada ha parlato in conferenza stampa di una squadra diventata più matura e consapevole in questo 2024, che si chiuderà per gli Azzurri proprio allo Juventus Stadium. L’ultima prova, la più difficile, dopo un’annata storica.
Come arriva l’Italia
In questo 2024 l’Italia ha vinto 5 partite, ne ha perse 4 e ne ha pareggiata una. Queste Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series non sono state facili: contro l’Argentina è arrivata una sconfitta pesante, anche se con un distacco maggiore rispetto al valore effettivo delle due formazioni, e contro la Georgia il primo tempo degli Azzurri è stato particolarmente impegnativo, con i Lelos bravi a sfruttare le uniche 2 occasioni create. Proprio il successo contro la Georgia, però, può rappresentare un’importante iniezione di fiducia: è stata vinta una partita difficile, che non si poteva sbagliare e piena di insidie, contro una formazione che aveva puntato tutto sul pomeriggio di Genova. Da qui bisogna ripartire per un match che Gonzalo Quesada ha definito “una tempesta”: sarà una grande prova di maturità per gli Azzurri.
Come arriva la Nuova Zelanda
Gli All Blacks hanno avuto un 2024 altalenante: prima una bella serie con l’Inghilterra, poi un Rugby Championship sottotono e infine delle Autumn Nations Series convincenti, nonostante la sconfitta di sabato scorso con la Francia. La Nuova Zelanda, nel complesso, ha vinto 9 partite e ne ha perse 4, di cui 3 in estate, ed è in netta crescita. La squadra di Robertson vorrà sicuramente riscattare la sconfitta di misura patita a Parigi, e infatti si presenta a Torino con la miglior formazione possibile. Starà all’Italia trovare le contromisure giuste e rendere la partita difficile agli All Blacks.
Tutte le informazioni per vedere Italia-Nuova Zelanda
La partita tra Italia e Nuova Zelanda, valida per le Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series, si giocherà sabato 23 novembre alle 21.10 allo Juventus Stadium. Il match sarà trasmesso in diretta tv su Sky Sport Uno e in chiaro su Tv8, è prevista la diretta streaming su Tv8.it e su NOW. L’arbitro del match sarà il francese Pierre Brousset, con assistenti il connazionale Ludovic Cayre e il georgiano Nika Amashukeli. Al TMO il francese Tual Trainini.
Le formazioni di Italia-Nuova Zelanda
Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Jacopo Trulla, 13 Juan Ignacio Brex (capitano), 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Ross Vintcent, 7 Manuel Zuliani, 6 Sebastian Negri, 5 Dino Lamb, 4 Federico Ruzza, 3 Marco Riccioni, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Mirco Spagnolo, 18 Simone Ferrari, 19 Niccolò Cannone, 20 Alessandro Izekor, 21 Alessandro Garbisi, 22 Leonardo Marin, 23 Marco Zanon
Nuova Zelanda: 15 Will Jordan, 14 Mark Tele’a, 13 Rieko Ioane, 12 Anton Lienert-Brown, 11 Caleb Clarke, 10 Beauden Barrett, 9 Cam Roigard, 8 Ardie Savea, 7 Sam Cane, 6 Wallace Sititi, 5 Patrick Tuipulotu, 4 Scott Barrett (capitano), 3 Tyrel Lomax, 2 Codie Taylor, 1 Ethan de Groot
A disposizione: 16 Asafo Aumua, 17 Ofa Tu’ungafasi, 18 Fletcher Newell, 19. Tupou Vaa’i, 20 Peter Lakai, 21 TJ Perenara, 22 David Havili, 23 Damian McKenzie
23 Novembre 2024 - 3 giorni fa
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Alperia nuovo top sponsor della Federazione Italiana Rugby
La Federazione Italiana Rugby (FIR) e Alperia hanno presentato la loro partnership all’Allianz Stadium di Torino dove, sabato 23 novembre, si disputerà il test-match conclusivo delle Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series tra la Nazionale Italiana Rugby Maschile e la Nuova Zelanda.
L’accordo presentato dal Presidente federale Andrea Duodo e dal DG di Alperia S.p.A. Luis Amort vede il più grande provider di servizi energetici dell’Alto Adige e una delle maggiori aziende italiane nel settore della green energy entrare nel panel dei partner FIR come top sponsor delle Nazionali Seniores per la stagione 2024/25, portando il logo di Alperia sul materiale di allenamento di Azzurre, Azzurri e Azzurrini U20.
Le Nazionali FIR verranno così supportate da una realtà in espansione sul territorio nazionale e che rivede nei valori del rugby molti dei propri valori aziendali, ampliando l’impegno che vede da tre anni Alperia S.p.A. affiancare il Comitato Regionale Veneto della FIR attraverso delle iniziative pensate per i piccoli della palla ovale, condividendo il terreno comune dei valori educativi.
Una collaborazione che andrà ben oltre la presenza sui kit da allenamento, ma che vedrà Alperia impegnata anche nel ruolo di “official green energy partner” della FIR, fornendo alla Cittadella del Rugby di Parma e ai Comitati Regionali energia da fonti rinnovabili in un’ottica di promozione della sostenibilità.Il Presidente federale Andrea Duodo ha dichiarato: “Garantire la piena sostenibilità della nostra Federazione e del nostro movimento è stato da subito uno degli impegni principali che abbiamo assunto come Consiglio Federale ci siamo impegnati a perseguire. La collaborazione con Alperia ci consente di garantire coerenza a questa nostra visione, lavorando con un brand di primissimo piano nel panorama delle energie rinnovabili. Siamo entusiasti di accogliere Alperia nel panel dei nostri top sponsor e di poterlo fare alla vigilia del test-match contro gli All Blacks, che conclude con uno straordinario evento di promozione del nostro sport la finestra internazionale delle Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series”.
Luis Amort, DG di Alperia, ha detto: “Siamo orgogliosi di annunciare questa nuova partnership con la Federazione Italiana Rugby, una collaborazione che nasce dalla profonda sintonia tra i valori fondanti della nostra azienda e quelli del rugby. Abbiamo scelto di affiancare la FIR perché crediamo fermamente che lo sport, e in particolare il rugby, incarni ideali che rappresentano anche la nostra identità: la sostenibilità, intesa come impegno a costruire un futuro solido e rispettoso delle persone e dell’ambiente; il rispetto reciproco, che in campo si esprime nel confronto leale e fuori dal campo guida il nostro lavoro quotidiano; e infine la forza del gruppo, il cuore pulsante del rugby, che ci ispira a collaborare e a crescere insieme, come una squadra, verso obiettivi comuni”.
22 Novembre 2024 - 4 giorni fa
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Autumn Nations Series: i precedenti tra Italia e Nuova Zelanda
A poco più di un anno di distanza dalla bruciante sconfitta di Lione tornano ad affrontarsi Italia e Nuova Zelanda. Coach Gonzalo Quesada lo ha detto chiaramente: “Non siamo quelli dei 90 punti del Mondiale”, e nella splendida cornice dello Juventus Stadium gli Azzurri faranno di tutto per riscattare quella sconfitta. Insieme all’Inghilterra, gli All Blacks sono l’unica squadra di vertice mai battuta dall’Italia, uno dei pochi tabù rimasti da rompere.
I precedenti tra Italia e Nuova Zelanda
Italia e Nuova Zelanda si sono incontrate in totale 17 volte, con altrettante vittorie degli All Blacks. La prima sfida ufficiale risale al 28 novembre 1979: a Rovigo, i neozelandesi passarono 18-12 con mete di Mexted e Fraser, due trasformazioni e un calcio di Hewson e un altro penalty di Wilson. Gli Azzurri andarono a segno con Bettarello dalla piazzola e con la meta di Nello Francescato. Si tratta della sconfitta col passivo meno pesante per l’Italia contro i neozelandesi. Nel 1999 invece, arrivò la peggior sconfitta azzurra contro gli All Blacks, che vinsero 101-3 nella partita che chiuse la Coppa del Mondo più difficile della storia italiana.
Il computo totale dei punti è di 169 per gli Azzurri contro i 981 della Nuova Zelanda. L’ultima partita è purtroppo il 96-17 di Lione, con gli Azzurri che subiscono il clamoroso uno-due degli All Blacks che nel giro di 2 minuti si portano dal 7-3 al 21-3, chiudendo i giochi già dopo 20 minuti. Per quanto riguarda le Autumn Nations Series, invece, l’ultima sfida risale al 2021: la prima dell’era Crowley, con gli Azzurri in piena ricostruzione bravissimi a tenere gli All Blacks sullo 0-0 per mezz’ora. Col passare del tempo venne fuori la maggiore concretezza dei neozelandesi, che vinsero 47-9, ma il punteggio venne unanimemente giudicato eccessivo per quanto visto in campo. Quella partita fu un primo importante segnale di fiducia che avrebbe portato poi alla costruzione del nuovo ciclo, arrivato fino a qui.
Il capolavoro di Fourcade
Quelle con gli All Blacks non sempre sono state sfide facili. Anzi, forse è la squadra che gli Azzurri tendono a soffrire di più. Eppure l’Italia ha saputo offrire prestazioni memorabili pur non riuscendo a portare a casa la vittoria. Una di queste risale al Mondiale 1991, quando la giovane Italia di coach Bertrand Fourcade (scomparso la scorsa estate) rispose colpo su colpo a una Nuova Zelanda che pensava di aver già messo la partita in cassaforte dopo un primo tempo chiuso 16-3. Gli Azzurri nella ripresa diedero l’anima, riaprendo la partita con la meta di Marcello Cuttitta e i calci di Diego Dominguez. Hewett prova a chiudere definitivamente i giochi, ma Bonomi rimette ancora il punteggio in discussione. Di fatto, gli All Blacks non sono sicuri di vincere fino all’80’, quando l’arbitro fischia per il 31-21 finale. Quella partita, nonostante la sconfitta, servì a gettare le basi di quello che sarebbe stato il grande ciclo dell’Italia negli anni ’90, fino alla conquista di un posto nel nuovo Sei Nazioni a partire dal 2000.
La bolgia di San Siro
C’è un’altra partita che più delle altre è rimasto nell’immaginario collettivo: è quella del 2009, quando in un San Siro strapieno gli All Blacks fecero una fatica incredibile per avere ragione degli Azzurri. L’Italia, guidata in panchina da Nick Mallett, passò in vantaggio con il piede di Gower e mise in croce la mischia neozelandese. Col passare dei minuti gli All Blacks riuscirono a ribaltare la partita, ma senza mai prendere il largo, e nel finale furono messi alle strette dal pacchetto azzurro. Il video di quell’assalto è diventato ormai un “cult” anche sul web: 10 minuti in cui gli All Blacks sono costretti a difendere coi denti e con le unghie contro un’Italia che forse avrebbe meritato di ottenere di più della semplice gloria. Finì 20-6, con qualche rimpianto per l’Italia e gli applausi di un San Siro in estasi.
22 Novembre 2024 - 4 giorni fa
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Partite
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31 Gen 25 alle 20:15
SCO (5)
GIO
ORE
MIN
SEC
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Guinness 6 Nazioni • Maschile
SCO
1 Feb 25
alle
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